Foto: Manuel Santoro

Dopo un anno di lavoro sul versante europeo, siamo orgogliosi di confermare che il partito Convergenza Socialista (CS) è stato invitato al 5° Congresso del Partito della Sinistra Europea che si terrà a Berlino dal 16 al 18 Dicembre 2016. Sarò presente a questo evento in rappresentanza di CS. Il Congresso di Berlino sarà l’occasione per discutere ed analizzare problematiche importanti in Europa, individuando soluzioni da poter spendere politicamente nei diversi Stati dell’Unione.

Le minacce in Europa sono naturalmente di natura politica. Da una parte dobbiamo affrontare la supremazia culturale e politica del modello neoliberista su cui la stessa Europa è da tempo avviata e sul quale l’unione monetaria si basa. Il modello neoliberista auspica il superamento dei valori democratici nazionali attraverso l’implementazione di norme sovranazionali governate da entità non politiche, quindi non elette ma nominate. I cosidetti burocrati che anche in Europa agiscono nell’interesse dei pochi e, di certo, non dei tantissimi. Dall’altra parte, vi è l’emersione sempre più evidente di pulsioni populiste, sovraniste e di destra come rigetto al modus operandi delle istituzioni europee, alle modalità di conduzione oligarchica, alle politiche europee di austerità e di economicismo insensato.

Il rigetto a questa Europa è palpabile e non più arginabile. Il nostro compito è dare una diversa alternativa di Europa ai cittadini dell’Unione.

Il problema dell’Europa, quindi, rimane l’Europa stessa, le sue fondamenta, la sua organizzazione, i suoi processi, i suoi trattati, e la classe politica fatica a comprendere la crescente avversione dei cittadini europei anche in Paesi che tanto hanno avuto e ancora hanno dalla governace europea e dalla moneta unica. La classe politica europea forse ancora non si rende conto della potenziale forza e pericolosità dei populismi, dei sovranismi e della destra in crescita. In Italia, in Francia, nella stessa Germania.

È evidente, allora, che la strada da percorrere è obbligata se vogliamo evitare la certa implosione dell’idea di Unione Europea in un mondo sempre più multipolare. Il nostro obiettivo deve essere quello di lavorare ad una Europa politica, democratica, che abbia piena autonomia nei processi politici interni ed esterni. Tra una Europa ingessata e burocrate ed una prospettiva sovranista, populista e di destra abbiamo la via dell’Unione Europea politica e democratica per sbloccare la prima e scongiurare la seconda.