Foto: copertina del libro e Massimo Marzi

 

Se il format riuscirà ad andare in porto sarà una conquista rivoluzionaria: parliamo del progetto che Massimo Marzi ha elaborato nell’ambito del suo libro Il BeneGiornale  edito dalla Armando Editore. Si tratta di un volume ponderoso (303 pagine) in otto capitoli: Scenari mediatici: un cambiamento indispensabile; Comunità collettiva: miglioramenti possibili; La persona al centro di un nuovo sistema valoriale; relazioni e forme di comunicazione; Informazione: nutrimento per l conoscenza; Il tempo una risorsa preziosa: usiamolo bene; Copertura informativa a 360°. Format il BeneGiornale; il nostro rapporto con i media.

 

Le analisi di contesto sviluppate da Marzi  sugli attuali scenari mediatici dimostrano come sia necessario e urgente cominciare a promuovere e diffondere  buone notizie, esempi di umanità eccellenti, principi etici e valori che ai nostri giorni sono ignorati dal giornalismo omologato e distratto…occorre dire basta alla dilagante diffusione di notizie negative su omicidi, corruzione, disastri, violenze, atti terroristici, ecc. Dirigente d’azienda dal 1988 nel settore della multimedialità, Marzi ha acquisito una lunga esperienza nella gestione delle informazioni, nella comunicazione e nella formazione in campo militare e manageriale. Ora ha deciso  di implementare una nuova informazione “valoriale”e cross-mediale, capace di portare un profondo cambiamento (positivo ed ottimistico) dei contenuti da trasmettere  attraverso tutti i media: radio, televisione, web, stampa, telefonia mobile ecc.

 

Cosa l’ha spinta ad avventurarsi in un campo così complesso e difficile?

 

Mi piacciono le sfide, sono un uomo di fede, amo la ricerca  e sono abituato ad occuparmi  di innovazione e progresso; la mia idea è partita dal disagio indotto dai moderni palinsesti dei “TELEGIORNALI”  e dalla evidente percezione  che il  mondo dell’informazione  è monopolizzato dalle cronache del peggio; purtroppo  oggi la televisione racconta una sola parte della vita: si dedica alla realtà “negativa” e ignora quella positiva. L’immagine che esce ed è reiterata dai media è quella di un Paese in mano a delinquenti, a corrotti e corruttori, a persone ignobili e indegne. Invece, la situazione è completamente diversa. La stragrande maggioranza delle persone è responsabile, onesta, paga le tasse, lavora con impegno e dedizione. Il problema è che queste persone non fanno, come si suol dire, notizia, non hanno voce né spazio nelle cronache quotidiane… tutto questo “sbilanciamento informativo” sta producendo dei danni  significativi  sul clima sociale e sui comportamenti  relazionali.

 

In che senso?

 

Dare un’immagine falsata e parzializzata della realtà comporta automaticamente da parte della gente un senso di sfiducia, di negatività, di impotenza. Gli effetti possono essere catastrofici soprattutto sulla psiche dei giovani. Se cresce la convizione che chi è onesto è stupido e che contro la prepotenza dei disonesti non si può fare nulla, insieme alla rassegnazione si alimenta nuova criminalità ed il dilagare  della nostra incurabile furbizia . Gli esempi che vengono dall’alto non sono incoraggianti  per questo occorre divulgare anche tutto quello che di bello e buono esiste nella nostra società: dobbiamo mettere in moto un circolo virtuoso di azioni esemplari e  reazioni  di buon senso. Voglio dire, se è vero che violenza genera violenza, è altrettanto vero che la valorizzazione delle buone azioni crea quel clima di fiducia, di speranza e volontà  indispensabili per contribuire a migliorare il senso civico ed i rapporti interpersonali.

 

In estrema sintesi, il suo format si propone di raccontare le buone azioni 24 ore su 24. E’ così?

 

Non 24 ore su 24  ma ogni giorno sui media per diffondere “quanto basta”  per alimentare la speranza, sviluppare  una volontà di miglioramento, suggerire con esempi eccellenti le giuste vie da seguire per conquistare il benessere individuale e collettivo…le pagine del libro raccontano  i dettagli di questo ambizioso e strutturato progetto.

 

Comunque più che raccontare le singole buone azioni, la mia intenzione è quella di mettere in rilievo tutti i processi sociali, tecnologici e culturali positivi che potrebbero nascere o che sono già nati ma che non trovano il loro spazio e sostegno proprio per il clima di paura e sfiducia che tiene bloccato l’intero Paese. Dire come stanno esattamente le cose, nelle loro giuste proporzioni, ridimensionare quella sensazione che tutto è negativo può determinare un’inversione di tendenza con esiti molto incoraggianti. L’attuale sfiducia generalizzata, induce ad esempio molti giovani a rischiare di intraprendere un’attività lavorativa all’estero, con tutti i problemi pratici ed affettivi connessi, obbligando ad abitudini e modi di vita spesso completamente diversi, piuttosto che poter essere riconosciuti ed inseriti adeguatamente nel proprio Paese.

 

Concretamente, considerando la mentalità esistente, che possibilità di successo prevede per l’affermazione del suo format?

 

Il suo dubbio è fondato nel clima di “inerzia al cambiamento” a cui dobbiamo sottostare tutte le volte che cerchiamo di migliorare qualcosa in questo Paese.  Io  penso sempre in modo positivo, so che niente riesce al primo tentativo e che comunque dopo un periodo di gestazione i buoni progetti  riescono ad avere applicazione e a conquistare il successo. Non ho certezze, ma posso affermare a seguito di contatti preliminari  che per fortuna esistono  menti illuminate disposte a investire sul BeneGiornale (la faccia migliore dell’informazione) completamente alternativo agli attuali MaleGiornali. Ho in corso diverse trattative e sto scoprendo che ci sono tantissime persone orientate al bene comune con la  volontà di mettere nell’impresa B.G. cuore, intelligenza e capitali.

 

Spero di poter dare presto la prima grande notizia positiva: cari italiani ecco finalmente il vero BeneGiornale  che aspettavamo, che ci meritiamo e che sa raccontare  anche le nostre numerose virtù.

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Video consigliato su youtube: Il Seme di un nuovo Stato Sociale

 https://www.youtube.com/watch?v=WqI_YhRpNpU