Foto: Nei riquadri Domenica Pace e copertina del suo libro.

 

Alla giovane scrittrice pugliese Domenica Pace abbiamo chiesto di illustrarci le ragioni che l’hanno portata a scrivere il libro “Le Opere di Beneficenza e le Comunità”. Le sue riflessioni rappresentano un interessante contributo alla creazione di un nuovo Stato Sociale. 

 

Quello che mi ha spinto inizialmente a scrivere il libro “Le Opere di Beneficenza e le Comunità” è stata soprattutto la curiosità di sapere qualcosa in più in merito al vasto mondo della beneficenza. Un mondo verso il quale mi sono sempre sentita attratta anche se, come tante altre persone, ho sempre nutrito dei dubbi, delle incertezze e perplessità. Più volte, infatti, mi sono chiesto: Dove vanno a finire realmente le nostre donazioni? Di chi possiamo veramente fidarci? Come facciamo a distinguere le associazioni serie da quelle che invece se ne approfittano della nostra ingenuità e predisposizione ad aiutare il prossimo?

 

Ed è stato così che nell’ esaminare il significato più profondo del concetto di  beneficenza gradualmente il libro ha assunto il suo carattere di Guida per le persone sensibili alla necessità di migliorare le condizioni del prossimo ma che non vogliono alimentare una catena affaristica o addirittura di malaffare che purtroppo circonda  la beneficenza. Strutturalmente il testo è stato suddiviso in quattro capitoli, partendo proprio dalla storia della beneficenza (sempre da lì bisogna cominciare) per poi addentrarsi nell’approccio legislativo e filosofico. In questa ricerca ho cercato di ‘sapere qualcosa in più’ su come si muovono, ad esempio, grandi istituzioni come la Chiesa di Roma che, attraverso la Caritas italiana, manda i suoi aiuti internazionali, creando un collegamento con altre Caritas nazionali.

 

Una parte importante di questa ricerca è stata poi dedicata all’anno  2000, caratterizzato da molti eventi significativi: pensiamo alle alluvioni in Venezuela e Mozambico, alla siccità nei Corno d’Africa e nelle aeree limitrofe. All’epoca, bisogna riconoscerlo, la Caritas è sta una delle prime ad avviare una campagna di sensibilizzazione denominata “Fame di pane e di futuro”. Ma in questo contesto come si è mossa invece la parte laica? Chi ha rispettato l’etica del dono? Chi ha distribuito correttamente quello che è stato donato con il cuore?

 

E proprio a proposito di ‘cuore’ mi sono soffermata sul fatto che la stragrande maggioranza dei benefattori è portata a donare come un atto pietistico e compassionevole: un comportamento che psicologicamente annienta la personalità di chi vive il disagio. Il dono non deve, in sostanza, essere razionalizzato e controllato ma spontaneo ed espressione di un autentico comportamento volontaristico.

 

Questi sono, comunque, solo alcuni aspetti che riguardano la beneficenza, una realtà importantissima e serissima, se non altro perché ci sono troppe persone che vivono in condizioni di povertà o con un reddito estremamente limitato. Tutto ciò, come sappiamo, crea enormi difficoltà d’inserimento nella vita sociale e nel lavoro. Detto ciò, è evidente che stiamo vivendo in una società troppo individualistica, dove a primeggiare su tutto è il business. Non a caso le persone temono di tessere legami e non ci sono grandi alleanze.

 

In conclusione mi preme rimarcare che non ho voluto assolutamente scrivere un libro polemico ma solo dare un contributo analitico al fenomeno della beneficenza, proprio per renderla più trasparente e incisiva quale strumento capace di migliorare la qualità e l’efficienza degli interventi. Confesso che nel mio piccolo mi sono ispirata alla grande giornalista Oriana Fallaci, almeno nel proposito di sostenere le verità più scomode. In altri termini, nel far emergere alcuni fatti poco chiari sulla beneficenza ho semplicemente cercato di aiutare le persone ad avvicinarsi con maggiore consapevolezza a questo istituto, prendendo spunto proprio dalla consapevolezza del passato, utile per potersi immergere con più serenità e amore nel presente.

 

Nota: il libro ‘Le Opere di Beneficenza e le Comunità’, edito dal gruppo Albatros, è disponibile su Amazon e nelle librerie Feltrinelli al prezzo di copertina di 12 euro.

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