Foto: Schembri mentre intervista Diomede

 

Come si presenta il futuro delle radio e televisioni? Che ruolo stanno giocando le grandi società di telecomunicazioni nell’ambito del processo di concentrazione dell’informazione a livello mondiale? Per quale motivo il 90% delle emittenti locali italiane rischia di chiudere nei prossimi anni? In che misura la libertà d’informazione rappresenta un elemento fondamentale per la nascita di un nuovo ed efficiente Stato Sociale? Queste sono solo alcune delle 50 domande alle quali Antonio Diomede, Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) cerca di dare una risposta nel libro Radio e Tv al Bivio (acquistabile su Amazon, prezzo di copertina € 9,57).  La pubblicazione nasce in un momento molto delicato per l’informazione, sia in Italia che nel mondo. Stiamo, infatti, assistendo alla più grande concentrazione del potere mediatico a livello internazionale.

 

Oltre all’intervista con Diomede, curata dal giornalista Rainero Schembri, il libro contiene 47 articoli e interviste con personaggi importanti italiani e stranieri operanti nel campo del giornalismo, del sociale, della cultura, della produzione. Molti degli interventi riguardano il rapporto tra la libertà di stampa e i diritti sociali. Ma andiamo per ordine.

 

Nella prima parte del libro Diomede, descrive le varie tappe di un disegno politico che partendo da lontano rientra perfettamente in una logica internazionale voluta da alcuni grandi gruppi economici (operanti soprattutto nel campo delle telecomunicazioni) intenzionati a restringere notevolmente la libertà d’informazione, ultimo argine alla più grande concentrazione del potere politico ed economico della storia.

 

La grande ventata d’innovazione e libertà avviata in Italia verso la fine degli anni settanta con la nascita delle radio e televisioni locali rischia di svanire completamente nei prossimi anni. Le piccole e medie emittenti (circa 480 Tv e 1.200 radio locali) si trovano davanti a un bivio: o riescono a coinvolgere e ottenere il sostegno dell’opinione pubblica nella loro battaglia per la sopravvivenza o sono destinate a sparire in larga misura, a seguito di una serie di provvedimenti legislativi penalizzanti. E con loro verranno cancellati non solo migliaia di posti di lavoro ma anche una grande fetta del pluralismo informativo.

 

RADIO E TV AL BIVIO. Antonio Diomede intervistato da Rainero Schembri

Reperibile su AMAZON

Pagg. 162

EUR 9,57