Foto: Ospedale di Chioggia. Nei riquadri: il Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben

e la presidente regionale Fincopp Bertilla Ugolin

 

Nell’ambito del Progetto REA (Radiotelevisioni Europee Associate) di costituzione di un Nuovo Stato Sociale, una particolare attenzione viene dedicata alla Sanità, in particolare alle iniziative avviate a livello locale. Questa volta, nel riportare un servizio inviatoci da Bertilla Ugolin (Presidente Regionale Fincopp) parleremo degli sforzi compiuti dall’Ospedale di Chioggia per arginare il grave problema riguardante l’incontinenza urinaria femminile.  

 

L’incontinenza urinaria interessa prevalentemente il sesso femminile arrivando a coinvolgere circa il 10% delle donne, e al di sopra dei 70 anni ne soffre quasi una donna su tre. Si tratta di un problema che il più delle volte viene vissuta con fatale rassegnazione da parte della donna ma, come spiegheranno gli specialisti dell’Ulss 3 Serenissima nella Giornata della Salute dedicata a questa problematica, gli specifici servizi dell’Ospedale di Chioggia sono in grado di offrire alla paziente con incontinenza urinaria una risposta piena, che va dalla diagnosi ai trattamenti chirurgici, fino alla sua riabilitazione. L’evento pubblico intitolato “L’incontinenza urinaria femminile, dalla diagnosi alla cura”, è previsto per venerdì 23 marzo presso la sala di attesa del poliambulatorio dell’Ospedale, a partire dalle ore 17.30. Dopo i saluti del Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben, interverranno: il fisiatra Andrea Roncato (Servizio di recupero e riabilitazione funzionale); il Primario di Urologia Giuseppe Tuccitto e il primario di Ginecologia e Ostetricia Luca Bergamini; la coordinatrice dell’ambulatorio di riabilitazione funzionale Monica Marangon e il presidente Aistom Veneto Nicodemo Doria. E’ previsto, inoltre, un mio intervento nella veste di  Presidente Regionale Fincopp.

 

“Promuoviamo iniziative come le nostre Giornate della Salute”, sostiene il DG Dal Ben, “che trattano temi e problematiche che interessano i nostri cittadini. Lo facciamo coi nostri medici che mettono in campo ogni giorno la loro esperienza e professionalità e con le associazioni di volontariato che sono nostre alleate nella prevenzione e nella promozione della salute”. Si ricorda che a Chioggia è attivo da circa sei anni un ambulatorio che vede coinvolti l’urologo ed il ginecologo e che si propone di affrontare in maniera multidisciplinare ed integrata il problema del prolasso dei visceri pelvici e dell’incontinenza urinaria nella donna. Questo ambulatorio ha un’affluenza di oltre 250 donne all’anno, provenienti dal territorio del Distretto di Chioggia, ma anche dal territorio limitrofo. Lo stesso ambulatorio è stato di recente potenziato con un servizio di riabilitazione del piano perineale che si occupa del trattamento di quelle donne per le quali non è ritenuto indicato l’intervento chirurgico.

 

A gestirlo è un’infermiera esperta per aver eseguito un Master universitario, la dottoressa Monica Marangon. Per questo servizio sono stati inoltre acquisiti degli apparecchi tecnologici di elettrostimolazione utili per permettere la completa presa di coscienza del proprio piano perineale. Per curare la incontinenza urinaria, quando non è sufficiente il trattamento di tipo conservativo che prevede, ad esempio, interventi sugli stili di vita, esercizi del pavimento pelvico, trattamenti farmacologici, ecc., si interviene con un approccio chirurgico di tipo multidisciplinare. Spiega il Primario Tuccitto: “La chirurgia per incontinenza urinaria e prolasso si avvale oggi di tecniche mini-invasive eseguite prevalentemente per via vaginale, in regime di Day Hospital e con un ritorno molto rapido alla vita quotidiana. Ogni anno vengono eseguiti in Urologia e Ginecologia oltre 50 interventi per tali problematiche. Nei casi più complessi vengono eseguiti in collaborazione con la Ginecologia interventi a cielo aperto o in laparoscopia secondo i casi. Ci sono infine alcuni versanti dell’incontinenza urinaria che coinvolgono anche il sesso maschile che in questi ultimi anni hanno ricevuto anch’essi una risposta diagnostico-terapeutica presso l’Urologia”.

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