Foto: Marta Torbidoni. Nel riquadro: libretto commemorativo di Giuseppe Di Stefano. In primo piano José Carreras presente alla manifestazione organizzata da Opera in Piazza di Oderzo. 

 

In occasione della messa in scena dell’Opera Il Trovatore di Giuseppe Verdi organizzata da Opera in Piazza di Oderzo (Provincia di Treviso), buona parte della stampa italiana ed estera è rimasta favorevolmente colpita dal Soprano Marta Torbidoni. Da precisare subito che sul palcoscenico di questa manifestazione, giunta alla sua 28° edizione, sono calcati negli anni passati numerosi artisti di primissimo piano. Del resto Oderzo può vantare la collaborazione del Teatro Nazionale di Maribor (Slovenia) e dell’Arena di Verona.  Quest’anno, poi, Opera in Piazza ha commemorato il grande tenore Giuseppe Di Stefano, scomparso dieci anni fa: a questa cerimonia ha partecipato anche il cantante lirico di fama mondiale José Carreras che inevitabilmente ha portato con se radio e televisioni (addirittura dal lontano Brasile). E la Torbidoni non si è lasciata sfuggire l’occasione. Dice il soprano Maria Grazia Patella che, insieme al marito e tenore Miro Solman, promuove Opera in Piazza: “Abbiamo scelto la Torbidoni per il ruolo di Leonora con la massima convinzione. Si tratta, a nostro giudizio, di una delle grandi promesse della lirica italiana. Con la sua voce calda e suadente, la sua grande presenza scenica e una tecnica già abbastanza collaudata, nonostante la giovane età, la Torbidoni riesce a creare sempre una grande empatia con il pubblico”.

 

In effetti, per quanto apparentemente timida e riservata, una volta aperto il sipario la Torbidoni non mostra alcuna esitazione. Così è stato quando ha dovuto sostituire all’ultimo momento la notissima Mariella Devia (oggi la sua insegnante)  nel ruolo di Anna Bolena presso l’Auditorium di Tenerife in Spagna (maggio 2015). Da quel momento la carriera della Torbidoni è stato un susseguirsi di successi: dal teatro dell’Opera di Roma al Teatro Massimo di Catania, dal Teatro di Monaco di Baviera al teatro Municipal di San Paolo del Brasile, dal Comunale di Bologna al Reggio di Parma, ecc. Anche se ama soprattutto Il Trovatore, I Masnadieri e la Traviata, il repertorio della Torbidoni comprende molte delle opere classiche, alcune cantate nei teatri e in concerti con grandi artisti, come Leo Nucci, e sotto la direzione di maestri del calibro di Roberto Abbado. La Torbidoni ha vinto, inoltre, diversi premi, dalla 68° edizione del Concorso Europeo per Giovani Cantanti Lirici al Primo Premio Accademia Puccini e il Premio Franco Enriquez  a Sirolo nelle Marche.

 

Ma chi è veramente la Torbidoni fuori dalle scene?

 

Figlia unica, originaria di Montemarciano (meno di 10 mila abitanti in provincia di Ancona) chi la conosce da vicino la descrive come una persona estremamente semplice, un po’ timida, tutta dedita allo studio della musica. Anche se di indubbia bellezza, per ora preferisce restare single e vivere con la mamma. “I miei genitori”, dice, “amanti della lirica mi hanno sempre appoggiata e questo per me è stato molto importante”. Come per tutti i cantanti il suo sogno è arrivare al Teatro della  Scala di  Milano, “anche se le scale da fare”, dice con ironia, “sono ancora tantissime”. E in attesa di farle tutte, ogni tanto si riposa seduta sugli ‘scalini’ per leggere romanzi e buoni libri (ama molto lo scrittore brasiliano Paulo Coelho), nonché per ascoltare vecchie e nuove registrazioni di grandi cantanti lirici. Ma non c’è da ingannarsi: dietro l’apparente volto della figlia o della sorella che tutti vorrebbero avere, si nasconde un temperamento d’acciaio: cioè, la passionale e forte Leonora immaginata da Verdi proprio per il Trovatore.

 

Video sulla manifestazione organizzata a Oderzo con intervento di Marta Torbidoni.