Riportiamo di seguito la drammatica lettera che Antonio Diomede, Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate), ha mandato al Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in merito al Regolamento di riparto del Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali. Inoltre vengono chieste le dimissioni  

 

La REA (Radiotelevisioni Europee Associate) scrive a Di Maio una disperata lettera nella quale si ribadisce la urgente necessità di audizione già formulata il 6 luglio 2018 per scongiurare il licenziamento in massa di circa 2.500 lavoratori del settore radiotelevisivo locale, a fronte della pubblicazione delle graduatorie relative al Regolamento DPR 146/17 “Regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse del Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali”.

 

A nostro parere, sostiene il Presidente Antonio Diomede, il predetto Regolamento firmato dal passato Governo Renzi è stato confezionato su misura di quelle emittenti organizzate in lobby da Confindustria per spartirsi un bottino di oltre 100 milioni di euro/anno in barba al pluralismo informativo e alla libertà  d’impresa.  Fra le emittenti facenti capo alla nota lobby Confindustriale del settore il  “Gruppo Telenorba” riesce ad incassare inverosimilmente dallo Stato la favolosa cifra di circa 21 milioni di euro nei tre anni 2016/17/18. Seguono a ruota altri gruppi di minore entità che sommati accumulano oltre il 95% delle risorse disponibili formando così un autentico “cartello contributi statali”che fa da “asso piglia tutto” lasciando solo il 5% delle risorse alle piccole e medie radiotv locali facendole così fallire”.

 

Stando così le cose, sostiene Diomede, quelle graduatorie devono essere immediatamente bloccate per rivedere il Regolamento in modo tale da salvare i 2.500 posti di lavoro in gioco”. La REA confida che il Ministro Di Maio non si faccia abbindolare dalla lobby confindustriale e che convochi subito un Tavolo di lavoro. Intanto dal 1° agosto partono le prime lettere di licenziamento per mancanza dei fondi necessari per il pagamento delle retribuzioni e dei relativi contributi previdenziali ed assistenziali.

Roma, 28 luglio 2018

REA – Radiotelevisioni Europee Associate

 

Di seguito riportiamo anche il Comunicato Stampa nel qual vengono chieste le dimissioni del direttore generale del Mise Antonio Lirosi.

La REA chiede le dimissioni del direttore generale del Mise Antonio Lirosi. Ancora una scandalosa situazione per il Governo 5Stelle-Lega. Si tratta dei 100 milioni e passa del Governo Renzi che ha voluto regalare alla lobby della comunicazione televisiva locale della confindustria con il DPR 146/17, Regolamento assegnazione contributi alle radiotv’ locali. Ecco i fatti. Dal 2007 l’emittenza locale, la quale garantisce il pluralismo dell’informazione, è sotto attacco da parte del PD che si è fatto in Italia paladino della idea neoliberale per l’accentramento dei mezzi di comunicazione per meglio manovrare le masse con la politica del “pensiero unico”che conduce alla teoria “o con me o contro di me”.

Così prima con Gentiloni, ministro delle comunicazioni, poi con Renzi, Forza Italia fa un accordo per ridurre le emittenti locali a una trentina di soggetti che naturalmente dovranno essere solo le loro capeggiate da Telernoba. L’operazione “ammazza emittenti locali ” si svolgerà in tre fasi: 1) in occasione del digitale televisivo terrestre togliendo alle locali le migliori frequenze per assegnarle alle nazionali; 2) emarginarle ai numeri alti del telecomando in modo da farle sparire dal video; 3) emanare un Regolamento sui contributi statali a “misura” delle trenta emittenti prescelte dalla lobby confindustriale che si spartiscono circa 80 milioni di euro mentre alle rimanenti 400 emittenti tv e alle 1200 radio locali rimarranno solo le briciole per costringerle a chiudere battenti con la conseguenza dei 2500 licenziamenti in atto per non fallire. Il bottino lo fa il gruppo Telenorba che racimola la modesta somma di 21 milioni di euro per il 2016/17/18.

Tutto il marchingegno ha dei nomi e cognomi che faremo al Ministro Di Maio appena si deciderà a convocarci. Intanto la responsabilità maggiore, per aver sostenuto il progetto Renzi “ammazza emittenti locali” è del direttore generale Antonio Lirosi che di Maio farebbe bene a dimetterlo senza indugi per aver generato un vero e proprio disastro occupazionale nel settore.
Roma, 30 luglio 2018 REA – Radiotelevisioni Europee Associate

 

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