Foto: sullo sfondo del Vaticano Vito Bruschini e la copertina del suo nuovo  libro

 

Il nuovo romanzo di Vito Bruschini, ‘Miserere’, è tutto incentrato sul secondo attentato a Papa Giovanni Paolo II, realmente messo in cantiere nel 1983 ma che, a differenza di quello compiuto il 13 maggio del 1981 dal terrorista turco Ali Agca, è rimasto pressoché sconosciuto all’opinione pubblica internazionale. La motivazione era la stessa: uccidere il Papa polacco che sosteneva e finanziava il sindacato polacco solidarnosc che ha dato un contributo fondamentale al crollo del regime comunista in tutta l’Europa. Anche i mandanti erano gli stessi: una frazione autonoma del KGB (il servizio segreto dell’Unione Sovietica). L’esecuzione ancora una volta è stata affidata all’organizzazione terroristica turca dei Lupi Grigi. A scoprire il piano è stata la polizia italiana anche se non ci sono dati certi sul luogo e sulla data in cui sarebbe stata compiuta l’aggressione. Comunque, questi sono i fatti. Ma veniamo al libro MISERERE, attentato in Vaticano, edito dalla Newton Compton Editori (378 pagine, costo Euro 9.90).

 

E’ veramente ammirevole come Bruschini sia riuscito a rendere ‘elettrizzante’ la lettura di un thriller dal finale scontato: infatti, anche se pochi sono a conoscenza di questo secondo attentato, tutti sanno molto bene che Giovanni Paolo II è morto nel suo letto, dopo una lunga e sofferta malattia. Ma oltre a informarci su un avvenimento quasi del tutto sconosciuto il libro ha il merito di far riflettere il lettore su 3 argomenti.

 

Come si costruisce una fake news dalle dimensioni colossali. Profondo conoscitore delle organizzazioni e dei servizi segreti Bruschini descrive nel libro come si sviluppa un efficiente sistema di depistaggio ideato, nel caso specifico, dal KGB per allontanare da sé ogni possibile sospetto. La trama si basa in parte su informazioni sicure e in parte su ipotesi intuitive ma concrete. Inoltre descrive l’animo e la granitica volontà di chi è chiamato a compiere una missione a qualsiasi costo, anche quella più brutale.

 

I peccati del Vaticano. Oggi si parla molto degli scandali sessuali connessi al Vaticano. Per quest’operazione di depistaggio il KGB avrebbe, invece, puntato sui traffici finanziari illeciti (basati anche sulla droga) per screditare i vertici della Santa Sede, facendo apparire l’uccisione del Papa come una vendetta della grande criminalità. Nella fantasia popolare, infatti, le ‘porcherie’ finanziarie dell’Istituzione colpiscono e diventano molto più credibili rispetto alle ‘porcherie’ individuali.

 

Ruolo carismatico di un Papa. Il ruolo giocato nel XX secolo da Papa Giovanni Paolo II ha dimostrato quanto possa incidere sulla scena internazionale un leader religioso carismatico pur non disponendo di alcuna Divisione militare, come osservato da Stalin a Potsdam nel 1945. Quindi, potenzialmente, il Papa rimane sempre un obiettivo a rischio. Forse nel XXI secolo non si farà più ricorso a un inaffidabile killer: appare molto più facile, infatti, distruggere una guida politica o spirituale con una serie e incisive notizie false.

 

Anche se basato su molte verità e ipotesi credibili, il libro Miserere (nome in codice dello stratega dell’attentato) rimane, ovviamente, solo un piacevolissimo romanzo con tutte le sue coincidenze di incontri e fatti, per l’appunto, romanzati, tra cui anche il finale, bello da immaginare ma difficile da credere. Anche in Vaticano.

 

Altre opere di Vito Bruschini editi dalla Newton Compton Editori:

Rapimento e Riscatto

La verità sul caso Orlandi

Il Monastero del Vangelo proibito

I Segreti del club Bilderberg

The Father. Il padrino dei padrini

Vallanzasca

La strage. Il romanzo di piazza fontana

Educazione criminale

I cospiratori del Priorato

 

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Il caso Emanuela Orlandi raccontato da Vito Bruschini