Foto: Domenico Lai in Iraq.

 

Nell’immaginario collettivo le foto e i video dei soldati che si trovano nelle missioni all’estero suscitano sempre l’idea di avere a che fare con degli uomini duri, dei robot in armi, delle persone che non hanno cuore o tempo per sentimentalismi. Eppure, la realtà è completamente diversa. Un caso esemplare è rappresentato dal brigadiere sardo Marco Domenico Lai, in forza al nucleo investigativo del comando provinciale di Reggio Emilia.

 

Dopo essere stato nel novembre del 2004 in missione in Iraq, la sua vita e, soprattutto, la sua visione dei rapporti umani è completamente cambiata. “Stando”, ci dice, “a contatto diretto con le popolazioni vittime delle guerre, viene spontaneo il desiderio di dare un piccolo ma sincero contributo personale alle sofferenze delle popolazioni”. In effetti, Lai qualcosa ha fatto anche se, obiettivamente, qualcosa di inaspettato per un soldato. Ha scritto un brano musicale benefico che da diversi anni riscuote un grande successo sui social. Si chiama ‘Mister’: da come i bambini chiamavano i soldati italiani per avere semplicemente una bottiglietta d’acqua. “I loro volti”, racconta ancora Lai, “mi sono rimasti impressi in modo indelebile”. Per la cronaca, nel 2008 la REA (Radiotelevisioni Europee Associate) ha presentato il brano a Sanremo.

 

Il video Mister è comunque dedicato alla terribile strage di Nassirya, che ha provocato la morte di 19 persone, fra militari e civili (12 appartenenti all’Arma dei carabinieri, 5 all’esercito italiano e 2 civili), molti dei quali amici di Lai. Non a caso il brano porta la dedica: “Con questo messaggio musicale si vuole evidenziare la povertà del mondo, la cecità della dittatura e il valoroso contributo di chi per motivi umanitari o professionali si adopera per soccorrere questi popoli martoriati dai regimi”. Ogni anno Lai organizza un evento dedicato a quel tragico avvenimento (avvenuto il 12 novembre del 2003) . Quest’anno ci sarà un grande concerto che si svolgerà il 15 dicembre ad Alghero in Sardegna (prevista la partecipazione di Marco Baroni, Alberto Bertoli, figlio del grande cantautore Pierangelo  e vari artisti locali come Raimondo Dore, Sandro Multineddu, figlio di del cantautore Algherese Pino, Giampaolo Barceloneta, Pietro Migoni, Baschini Armando e tanti altri).

 

“Il mio pensiero”, dice Lai, “è rivolto soprattutto ai famigliari delle vittime di Nassyria; madri, padri, mogli, figli, sorelle, fratelli e nonni, a cui purtroppo, un tragico e ingrato destino, ha strappato, nel peggiore dei modi dalla vita terrena,  un loro caro. Con questo messaggio musicale  ho voluto  rimarcare gli scenari, a cui gli appartenenti delle varie Forze Armate,  devono assistere  e   l’animo con il quale prestano il  proprio dovere, consapevoli che  la sensibilità e il cuore, viene prima della stessa pistola e con sprezzo  del  pericolo, fino all’estremo sacrificio  per prestare soccorso a dei  bambini che ti chiedono semplicemente un po’ d’acqua da bere”.

 

Il progetto musicale di Lai ha goduto della collaborazione della Croce Rossa Italiana, dell’associazione benefica “Africa nel cuore” (presidente Francesco Melandri) nonché di Giancarlo Passerella (giornalista e scrittore) e Luca Frigeri (cantautore di Modena) che hanno collaborato a vario titolo alla produzione e alla promozione del Cd attraverso importanti concerti. Lai ha avuto, poi, la possibilità di esibirsi su RadioCanale4 (Casalbore – Avellino) nell’ambito del programma BigWave “Mister Music”. Inoltre il brano è uscito su U.d.U. Records, l’unica etichetta non profit italiana con sede a Firenze. Hanno collaborato, infine, anche i cantanti Alberto Bertoli e Marco Baroni. Da segnalare, in conclusione, che tutti i proventi del brano vanno a Paola Tilocca di Alghero, madre di 6 figli, nell’ambito di un  progetto di assistenza umanitaria portato avanti dall’associazione benefica Prodo presieduta da Efisio Ganau.

 

 

Video Mister