In questo articolo il Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) Antonio Diomede illustra gli obiettivi che la direzione dell’Associazione ha deciso di perseguire nel 2019 insieme alla ‘storica’ difesa della libertà e del pluralismo dell’informazione. Foto: Diomede mentre viene intervistato davanti a Montecitorio. 

 

É abbastanza noto l’impegno svolto nel 2018 dalla REA per difendere la libertà e il pluralismo dell’informazione, soprattutto delle Radio e Tv locali. In estrema sintesi, dopo una serie di iniziative (articoli, video, interpellanze) contro la legge Ammazza emittenti (DPR 146/17), il 2 ottobre è stata organizzata una grande manifestazione sotto il Ministero dello Sviluppo Economico alla quale hanno partecipato un centinaio di emittenti locali.

In seguito sono stati coinvolti diversi deputati e senatori di varie estrazioni politiche, al fine di cambiare in Parlamento una legge che rischia di far chiudere il 90 % delle nostre Radio e Tv, di lasciare 12 Regioni senza un’emittenza locale, di mandare a casa (considerando anche l’indotto) oltre 5 mila persone. Purtroppo ogni sforzo si è dovuto scontrare con due voti di fiducia in sede di approvazione della Legge di bilancio. Ma la REA non si arrenderà, consapevole che ogni limitazione dell’informazione rappresenti un pericolo per l’intero sistema democratico.

 

Nuova strategia e Stato Sociale. Dopo un ampio dibattito tra giornalisti, rappresentanti di emittenti locali e persone che gravitano intorno alla REA si è deciso di rafforzare ulteriormente il tentativo (avviato negli ultimi anni) di spingere le forze politiche e sociali verso la creazione di un nuovo ed efficiente Stato Sociale.

Non a caso diverse emittenti locali hanno cominciato a dedicare spazi sempre più consistenti al sostegno dei diritti sociali. Del resto, solo una libera e pluralistica informazione può garantire quelli che abbiamo identificato come I 7 Diritti Capitali: 1) Avere un lavoro di sostentamento; 2) Nutrirsi e Vestirsi; 3) Avere un Tetto;  4) Curarsi; 5) Istruirsi; 6) Avere una tutela legale; 7) Avere una corretta informazione.

In altri termini, si sta diffondendo la convinzione che le varie Radio e Tv continueranno ad avere un senso e una ragion d’essere solo se si metteranno a servizio della società: il tempo delle televendite, dei programmi d’evasione scadenti, degli spettacoli indecorosi sta irrimediabilmente per concludersi. Tra l’altro, solo con questo impegno sociale sarà possibile in futuro chiedere, ed eventualmente pretendere, un contributo pubblico.

 

Nuovi iniziative della REA. Insieme alla sua tradizionale attività di sostegno e rappresentanza delle piccole e medie radio e tv la REA intende per il futuro continuare a impegnarsi nelle seguenti iniziative:

  1. Realizzare una rubrica video intitolata ‘‘Informare per creare’ un Nuovo Stato Sociale;
  2. Realizzare piccoli servizi in video (in Italia e all’estero) incentrati sui 7 Diritti Capitali (gli attuali video hanno superato al 31 dicembre 2018 le 54 mila visualizzazioni);
  3. Aprire i propri spazi d’informazione sui social ad altre associazioni;
  4. Incrementare l’attività giornalistica con la pubblicazione di articoli, inchieste, interviste su puntocontinenti.it;
  5. Diffondere ed elaborare nuovi libri (attualmente sono stati pubblicati tre: Radio e Tv a un Bivio; I 7 Diritti CapitaliReddito Universale);
  6. Potenziare i Centri Stampa Sociali in Italia e all’estero;
  7. Caratterizzare maggiormente in chiave sociale la Manifestazione canora ‘Milano-Sanremo della canzone italiana’ promossa dalla REA;
  8. Organizzare in Puglia una volta all’anno “La Settimana di riflessione sulla corretta informazione”;
  9. Promuovere incontri, iniziative e viaggi culturali.
  10. Creare nuovi rapporti con organi d’informazioni esteri.

Per raggiungere questi scopi laREA intende collegarsi con altre organizzazioni e associazioni impegnate nel sociale. Questi collegamenti troveranno spazio sui siti e organi d’informazione collegati alla REA: Punto Continenti; Reasat.eu; Libertà d’Informazione; Italia chiama Europa; I circuiti delle 100 Radio e 100 Tv; Osservatorio sullo Stato Sociale; Club degli Essenzialisti; Libri, ecc.

 

Battaglie della REA.  Di seguito riportiamo alcune battaglie che vedranno impegnata la REA nel nuovo anno:

  1. Promuovere e sostenere a tutti i livelli la libertà e il pluralismo dell’informazione;
  2. Sostegno economico pubblico alle radio e tv locali con palinsesti di pubblica utilità;
  3. Introduzione in Costituzione dell’obbligo dello Stato di creare per tutti una fonte di sostentamento in grado di assicurare una vita dignitosa;
  4. Distribuzione ai più poveri delle tessere prepagate per l’acquisto di generi di prima necessità e abbigliamento;
  5. Avviare un vasto piano di edilizia popolare e sviluppo delle case estremamente economiche costruite con le stampanti 3D;
  6. Avviare un vasto piano sanitario basato sulla tecnologia più avanzata. Riconoscere come malattia invalidante la fibromialgia e la dislessia;
  7. Promuovere un’assistenza sanitaria domiciliare H24 completamente gratuita per le malattie gravi: SLA, Cancro, Alzheimer.
  8. Esezione IVA e Accise varie sui consumi di luce, acqua e gas delle famiglie con disabili di malattie gravi a carico;
  9. Promuovere l’istruzione gratuita a tutti i livelli, dalle elementari all’Università con corsi on line riconosciuti;
  10. Promuovere l’inclusione delle fasi preprocessuali e collaterali nell’ambito del patrocinio gratuito. Promuovere la nascita di studi di avvocati disponibili a dare un’assistenza legale alle persone in difficoltà economiche.

 

Impegno politico. Nel corso del tempo è maturata, infine, la convinzione che non basti più una forte pressione mediatica per modificare radicalmente le politiche sociali. È necessario creare anche un consistente gruppo di pressione formato dall’alleanza di varie associazioni impegnate nel sociale. Sono state anche formulate le seguenti 3 opzioni sulle quali si dovrà discutere nei prossimi mesi:

Prima opzioneCreare un forte Gruppo di pressione in grado di trattare con le forze politiche il perseguimento di alcuni obiettivi sociali ben precisi;

Seconda opzione. Concordare con una specifica forza politica l’inserimento nelle liste elettorali di persone impegnate nel sociale. Naturalmente le persone selezionate dovranno impegnarsi completamente nella realizzazione degli obiettivi prefissati.

Terza opzione. Esaminare la possibilità di presentare liste civiche autonome alle varie elezioni. Operazione notoriamente molto complessa a causa dell’obbligo di presentare un’elevata raccolta di firme autenticate.

Il programma è ampio come grande è la volontà della REA di incidere concretamente sulla realtà sociale.