Foto: in senso orario Fabrizio De Jorio, Fabio Porta e Giorgia Alma Vicenti. 

 

Nel 2017 è nato a Roma un movimento internazionale per promuovere la nascita di un nuovo ed efficiente Stato Sociale nel mondo. L’iniziativa è partita da un gruppo di giornalisti e persone attive nel sociale vicine alla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) al quale si sono collegate in tempi diversi altre associazioni giornalistiche e imprenditoriali. Sono nate così diverse inchieste, video (con oltre 56mila visualizzazioni alla fine del 2018), articoli, interviste e libri su argomenti riguardanti i diritti sociali. Di seguito riportiamo alcune Opinioni e Riflessioni inviate dai lettori che hanno visionato il video  ‘ONU e Nuove Tecnologie: Vera sfida per Guterres’ riportato a fondo pagina. Chi desidera essere aggiornato su altri video realizzati dalla REA è sufficiente che si iscriva alla pagina YouTube del coordinatore Rainero Schembri e poi cliccare su Iscriviti. Tutte le persone interessate possono inviare opinioni, critiche o proposte (possibilmente entro le 15 righe) a: nuovostatosociale@gmail.com. Si tratta di agevolare su scala globale la realizzazione di una pacifica rivoluzione sociale

Nota: le opinioni espresse riguardano esclusivamente il pensiero di chi le ha scritte che, quindi, si assume anche la piena responsabilità. 

 

FABRIZIO DE JORIO (Giornalista RAI/Televideo) e Coordinatore di Giornalisti Italiani Uniti (Componente sindacale di Stampa Romana).

Le nuove tecnologie non debbono distruggere la stampa locale 

Prendendo spunto dal video che illustra bene il pericolo delle nuove tecnologie se non utilizzate in modo sociale, in modo etico, posso dire che rischiamo di avere una società altamente tecnologizzata e professionale dal punto di vista dell’utilizzo delle tecnologie, ma con tanti nuovi poveri fatti da lavoratori esclusi dal mondo produttivo proprio a causa di queste tecnologie che sostituiranno il lavoro e, quindi, anche l’ingegno umano. Se noi volessimo andare in questa direzione, dobbiamo contemperare le esigenze delle nuove tecnologie, che indubbiamente possono essere di grande ausilio (non solo sul piano lavorativo ma anche per la sanità e la società in generale) con l’elemento umano che se viene messo in secondo piano rischia di produrre milioni e milioni di disoccupati. A questo punto, viene spontaneo domandarsi: a chi riusciranno poi a vendere queste nuove tecnologie?

 

Tutta questa nuova tecnologia potrebbe avere degli effetti devastanti anche per il giornalismo. E questo perché se i grandi portali come Google riusciranno ad accentare tutte le notizie, si rischia di avere un’informazione troppo omologata e  acquiescente, e quindi non corrispondente alle esigenze del cittadino e dei lavoratori. Un grave rischio corre, ad esempio, l’informazione locale e territoriale, destinata sempre di più a un ruolo marginale. Se ciò dovesse accadere, verrebbe colpito, tra l’altro, l’articolo 21 della Costituzione che prevede che ogni cittadino abbia il diritto a un’informazione corretta, puntuale e veritiera e non  a un notiziario acquiescente al potere.

 

In conclusione, se la nuova tecnologia non verrà gestita in modo corretto, potrebbe avverarsi la previsione di Orwell, che descriveva il futuro cittadino come una sorta di automa informato solo dal pensiero dominante. Da questo punto di vista le radio e televisioni locali hanno un grande ruolo da giocare, visto che operano sul territorio. E, quindi, meritano di essere tutelate.

 

FABIO PORTA (Sociologo, residente a San Paolo del Brasile, è stato deputato PD eletto nella Circoscrizione estero)

Occorre battersi per un Nuovo Stato Sociale Mondiale 

Caro Schembri, con queste mie poche righe voglio esprimerti il mio plauso, insieme alla mia condivisione, per l’encomiabile e opportuna battaglia civile che stai portando avanti sulla necessità di un “nuovo stato sociale mondiale”. Una campagna planetaria che dovrebbe trovare proseliti e sostenitori in tutto il mondo, a partire dalla coscienza dei nostri governanti, ai quali giustamente ti rivolgi indicando nel nuovo Segretario Generale ONU Gutierrez il loro principale esponente. Un abbraccio e avanti insieme!

 

GIORGIA ALMA VICENTI (Danzaterapista)

Importante è lavorare sull’educazione dei bambini

Caro Rainero, ho visto con interesse il tuo video e lo condivido al 100%. Anche io, vivendo in questa società, mi sono resa conto che questo rischio sta diventando sempre più alto e tangibile. Penso che sia importante lavorare sull’educazione dei bambini, iniziare dalla scuola (e ce ne sono ora di diversi tipi, basti pensare all’Asilo nel bosco, ad esempio) per trasmettere valori legati alla terra, all’unicità dell’essere umano che mai potrà essere sostituito da una macchina, alla relazione e alla cooperazione.

x x x x

Hanno commentato in precedenza: Marco Griffoni (giornalista, ex caporedattore di Rai International), Chiara Ottanelli (attrice e presentatrice), Elena D’Astolfo (educatrice, impiegata, archivista), Isabel Russinova (attrice cinema e teatro), Myriam Spaziani Testa (naturopata), Emilio Doria (studente), Esperanza Anzola (IILA – Organizzazione Italo Latino Americana), Laura Avalle (giornalista e scrittrice), Bertilla Ugolin (Consigliere Nazionale Fincopp).

x x x x

LIBRI promossi dalla REA e distribuiti su Amazon: Radio e Tv al Bivio; I 7 Diritti Capitali; Reddito Universale.

x x x x

VIDEO COMMENTATO

ONU e Nuove Tecnologie: Vera sfida per Guterres

UN and New Technologies: Real challenge for Guterres