Nel riquadro Antonio Diomede insieme alle copertine dei libri promossi dalla REA

 

Lunedì 18 marzo, Televideo ha pubblicato una recensione del libro ‘Radio e Tv al Bivio”. Ecco il testo integrale: “Radio e Tv al Bivio è il libro denuncia di Antonio Diomede, nel quale il Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate), lancia un appello alla politica per salvare dal baratro l’intero sistema delle piccole medie emittenti radio televisive italiane”.

“Diomede”, prosegue la nota di Televideo, “giornalista direttore di alcune emittenti, spiega i motivi della crisi: da un lato il ritardo dell’Italia nell’introduzione di nuove tecnologie come il 5G, dall’altro il mondo politico che sottrae risorse e legifera con poca competenza. Diomede punta il dito contro la legge ‘Ammazza emittenti’ (Dpr. 146, 12.x.2017) che vulnera il pluralismo e comporta la chiusura di molte Tv locali”.

Il libro è in distribuzione su Amazon insieme ad altre due pubblicazioni promosse dalla REA. Ecco una descrizione sintetica dei tre lavori, curati dal giornalista Rainero Schembri, che si soffermano non solo  sulla problematica della corretta informazione ma anche sulla possibilità di creare a rafforzare lo Stato Sociale: un impegno che un gruppo di giornalisti italiani ed esteri sta portando avanti da un paio d’anni attraverso articoli, inchieste, interviste e video: l’ultimo, è riportato a fondo pagina e riguarda il rapporto tra l’ONU e le nuove tecnologie.

 

RADIO E TV A UN BIVIO

La grande ventata di innovazione e libertà avviata verso la fine degli anni settanta con la nascita delle radio e televisioni locali rischia di svanire completamente nei prossimi anni. Le piccole e medie emittenti (circa 480 Tv e 1.200 radio locali) si trovano davanti a un bivio: o riescono a coinvolgere e ottenere il sostegno dell’opinione pubblica nella loro battaglia per la sopravvivenza o sono destinate a sparire in larga misura. E con loro verranno cancellati non solo 4 mila posti di lavoro ma anche una grande fetta del pluralismo informativo.

In questo libro Antonio Diomede, Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) descrive le varie tappe di un disegno politico che partendo da lontano rientra perfettamente in una logica internazionale voluta da alcuni grandi gruppi economici (operanti soprattutto nel campo delle telecomunicazioni) intenzionati a restringere notevolmente la libertà d’informazione, ultimo argine alla più grande concentrazione del potere politico ed economico della storia.

Nella seconda parte del libro vengono riportati numerosi e qualificati articoli e interviste (complessivamente 46) con personalità ed esperti di problemi sociali, suddivisi in: Mondo dell’Informazione; Stato Sociale e Informazione; Contesto Internazionale. Si tratta di un utilissimo contributo al Progetto REA di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’assoluta necessità di creare un nuovo ed efficiente Stato Sociale.

I 7 DIRITTI CAPITALI

Con l’avvento dell’era dei Robot il 50% della popolazione mondiale rischia di rimanere disoccupata. Si profila, quindi, il concreto pericolo di una catastrofe dalle conseguenze inimmaginabili. Per contrastare questa terrificante realtà occorre assolutamente creare un nuovo e più efficiente Stato Sociale, in grado di assicurare a tutti dignitose condizioni di vita. Il libro descrive lo sforzo collettivo promosso dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) che sta coinvolgendo giornalisti, esperti e anche tanta gente comune, tutta ugualmente convinta che la difesa della qualità della vita non dipende tanto dalla mancanza di risorse economiche quanto da una precisa volontà politica. Le nuove tecnologie, infatti, potenzialmente già sarebbero in grado di soddisfare I 7 Diritti Capitalidell’uomo. Inoltre, per la prima volta nella storia dell’umanità si potrebbe materializzare il sogno di un Reddito Universale. Obiettivo che sta già impegnando in tutto il mondo numerosi politologi, scienziati, studiosi e operatori sociali, e che ha già registrato i suoi primi successi. Nella seconda parte del libro vengono riportati qualificati articoli e interviste con personalità ed esperti di problemi sociali.

REDIITO UNIVERSALE

I robot e le nuove tecnologie possono essere una manna dal cielose premetteranno per la prima volta nella storia dell’Umanità all’uomo di lavorare solo per il piacere di farlo e non perché costretto per sopravvivere. Saranno, invece, una disgraziase serviranno solo ad aumentare la produzione e a tagliare drasticamente i livelli occupazionali: una loro cattiva gestione potrebbe, infatti, creare in breve tempo milioni di disoccupati e disperati nel mondo. Ebbene, sia la ‘manna’ che la ‘disgrazia’ dipendono in buona parte dell’introduzione del Reddito Universaleche, a differenza delReddito di Cittadinanzao del Reddito Minimo Garantito per chi lavora,concede indistintamente e senza precisi obblighi una somma di denaro a ogni cittadino. Il libro non ha la presunzione di inventare nulla. Da molti anni esperti, economisti, futurologi, studiano la possibilità di introdurre quanto prima un Reddito Universaleda concedere a tutti i cittadini. Lo scopo del presente volume è solo quello di raccontare questi esperimenti e stimolare, giornalisticamente, l’affermazione di un modello di sviluppo veramente rivoluzionario, anche se pacifico. Parliamo di un modello di Stato Sociale che oltre a ridurre al minimo i costi dei servizi essenziali permette a tutti di disporre di un reddito sufficiente per vivere dignitosamente.

VIDEO SULLO STATO SOCIALE E NUOVE TECNOLOGIE