Nel riquadro Alma Daddario

 

Promuovere la Costituzione di un nuovo Stato Sociale attraverso la cultura è da sempre uno dei cavalli di battaglia di  un consistente gruppo di giornalisti raggruppati intorno alla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) e la componente ‘Giornalisti Italiani Uniti‘ (della Federazione della Stampa – Stampa Romana). Molto dipenderà anche dalla capacità di utilizzare correttamente le nuove tecnologie che debbono essere soprattutto al servizio della qualità della vita e non rischiare di distruggere semplicemente posti di lavoro per consentire l’arricchimento di pochi, come illustrato nel video ONU e nuove tecnologie, collocato in fondo alla pagina. Oggi riportiamo il contributo della giornalista Alma Daddario, titolare insieme a Nicoletta Chiorri, della D&C Communication (nota agenzia di pubbliche relazioni e stampa), nonché molto attiva sul piano delle ricerca del benessere e della salute. 

 

Alcuni ricercatori australiani hanno recentemente pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition, i risultati ottenuti dallo studio delle abitudini legate all’alimentazione di un campione di popolazione, soprattutto donne, osservate per sei anni. Il risultato è che gli individui soliti consumare almeno due porzioni di frutta al giorno, avessero una probabilità di soffrire di depressione del 18% inferiore rispetto a chi ne mangiava di meno.

 

“E’ un dato interessante quello che emerge da questa ricerca – ha confermato in una recente intervista il Dottor Giovanni Camardese, responsabile dell’Unità dei disturbi depressivi del Policlinico Gemelli di Roma – che dimostra il ruolo positivo che l’assunzione di frutta ha sia per l’organismo in genere che per la produzione di serotonina. Uno studio analogo pubblicato su Preventive Medicine e condotto in Canada tenendo sotto controllo diecimila persone, ha dimostrato inoltre che la sinergia tra frutta e verdura riduce ancora di più l’insorgenza di malattie e disturbi depressivi sino al 27% in meno”.

 

All’origine di questo effetto benefico, i principi antiossidanti e antinfiammatori che proteggono il sistema nervoso, contenuti in questi alimenti. Anche la vitamina B12, come l’acido folico, è coinvolta nel regolare il metabolismo dell’omocisteina, sottoprodotto della digestione delle proteine, che è stata associata a un aumentato rischio di depressione.

 

“Le sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, come carotenoidi e flavonoidi di cui sono ricchi questi alimenti – ha affermato il Dottor Camardese – possono ridurre gli effetti dannosi dello stress ossidativo sul sistema nervoso centrale. Lo stress può avere ripercussioni dannose su alcuni neurotrasmettitori come serotoninanoradrenalinadopamina, che contribuiscono alla regolazione del tono dell’umore e condizionano il manifestarsi di sintomi depressivi”.

 

Da non sottovalutare oltretutto il fatto che una dieta ricca di frutta e verdura è piacevole sia per il palato che…per gli occhi. Ci privilegia infatti l’enorme varietà di forme, colori, qualità e gusti diversi della frutta e della verdura, prerogativa dei nostri territori, che facilita la scelta in tal senso. Una dieta equilibrata, mediterranea, magari arricchita di cereali, farinacei non elaborati e moderate quantità di latticini e pesce, fa il resto.

 

Per saperne di più:

http://www.nature.com/ejcn/index.html

http://www.journals.elsevier.com/preventive-medicine/

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Video suggerito e commentato (in inglese e italiano, 2 minuti):

ONU e Nuove Tecnologie: Vera sfida per Guterres – UN and New Technologies: Real challenge for Guterres