Foto: Esperanza Anzola, della Segreteria Socio economica dell’IILA, con il Sindaco di Potosì William Cervantes Beltràn

 

L’IILA, l’Organizzazione internazionale italo latino americana con sede a Roma e che mantiene relazioni con tutti i Governi latino americani, ha avviato un grande progetto di cooperazione con la Bolivia: parliamo del varo di un articolato programma di assistenza, formazione e supporto all’imprenditorialità femminile nel settore della gioielleria.  Vera anima di questo progetto è la colombiana Esperanza Anzola della segreteria Socio economica dell’Istituto. Dopo una serie di missioni in Bolivia e con il decisivo contributo di importanti orafi italiani, la Anzola è ora in procinto di dare il via alla fase conclusiva del Progetto, che dovrebbe consentire alle donne boliviane più povere di acquisire una specifica professionalità in grado di renderle autonome economicamente e di contribuire ad elevare le condizioni sociali dei propri figli. Ma vediamo più nei dettagli come è articolata quest’iniziativa.

 

Il Progetto è denominato Sostegno all’imprenditoria femminile della filiera di produzione  dei gioielli  ed accessori artigianali a Potosí. Si tratta di un piccolo Comune di circa 167 mila abitanti, localizzato a oltre 4mila metri di altezza (è una delle località più alte del mondo) e dotata di una famosa miniera d’argento. Da precisare, comunque, che tutta la Bolivia vanta una grande tradizione orafa per i suoi ricchi giacimenti di oro e argento. Fino a poco tempo la lavorazione di questi metalli veniva svolta esclusivamente dagli uomini. Oggi, invece, la partecipazione delle donne è cresciuta notevolmente.

 

Il progetto dell’IILA si propone, inoltre, di arrestare la consistente emigrazione dei ‘potosinos’ determinata dalle condizioni ambientali (tra cui anche l’altezza della città) e dal basso livello d’istruzione della popolazione: quindi, delle scarse opportunità di lavoro. Eppure Potosì, oltre all’argento, dispone anche di altre ricchezze, tra cui le diverse attrazioni turistiche alimentate dal consistente patrimonio storico, architettonico e paesaggistico.

 

Per la realizzazione del Progetto, la Esperanza ha siglato un accordo con la ‘Escuela Municipal de Plateria’ trasformata in un Centro alternativo di formazione orafa, disponibile a supportare l’iniziativa con risorse economiche e con l’offerta di spazi idonei alla formazione, alla realizzazione pratica e all’utilizzo di aule multimediali per la ricerca. Per il Sindaco di Potosì, William Cervantes Beltràn, l’obiettivo è creare un efficiente Show Room capace di utilizzare la Scuola e l’artigianato anche come un efficiente strumento di promozione turistica.

 

Nel concreto l’accordo IILA, Amministrazione di Potosì e Governo nazionale prevede l’esecuzione di un articolato programma di formazione rivolto a circa 80 donne artigiane già impegnate nell’arte orafa. Questo programma può contare sia sull’assistenza del  Servicio Nacional de Aprendizaje SENA(entità colombiana con una vasta esperienza nella formazione delle risorse umane nel settore orafo), sia sulla partecipazione attiva di esperti italiani e colombiani. Non manca, poi, una particolare attenzione anche alla formazione dei ‘formatori’ e al graduale trasferimento di tecnologia.  Da registrare, infine, l’attiva partecipazione del Distretto Industriale Orafo di Valenza (in provincia di Alessandria).

 

In conclusione, i laboratori teorici/pratici consentiranno l’apprendimento della gestione dei materiali e delle attrezzature, l’uso delle tecniche orafe e la creazione di varie specializzazioni. Una grande attenzione verrà poi dedicata al design e all’originalità del prodotto che dovrà rispecchiare l’importante patrimonio storico ‘potosino’. Queste caratterizzazioni punteranno a conquistare i turisti che sempre di più sembrano orientati ad acquistare prodotti non solo belli ma  anche originali.

 

x x x x x

Video suggerito e commentato (in inglese e italiano, 2 minuti):

ONU e Nuove Tecnologie: Vera sfida per Guterres – UN and New Technologies: Real challenge for Guterres