Nella foto a sinistra Tony Riggi con il Generale di Brigata della Guardia di Finanza Vincenzo Parrinello

 

L’impegno artistico e sociale di Tony Riggi rispecchia la convinzione della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) che l’arte può dare un serio contributo alla nascita di un nuovo Risorgimento Economico e Ambientale capace di rafforzare lo Stato Sociale in tutti i Paesi. Questo obiettivo viene perseguito sul piano giornalistico dal Gruppo di Pressione REA  (vedere il filmato a fondo pagina), in collaborazione con giornalisti di diverse testate italiane ed internazionali orientati verso un giornalismo costruttivo. Tutti sono invitati ad andare su Facebook per condividere la PAGINA DEL GRUPPO DI PRESSIONE REA.  Ecco il link: 
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Continua l’ascesa artistica di Tony Riggi, nato a Velletri e residente a Latina (entrambe città del Lazio). Con il  suo celebre pezzo musicale, “Io sono un Poliziotto”,  ha appena ricevuto il “Disco D’oro” grazie alle  25.000 copie vendute.  Il tutto andrà in beneficienza al Fondo Assistenza della Polizia di Stato. Questa scelta, per la verità, Riggi l’ha aveva già compiuta in altre circostanze. “Oggi”, dice, “mi sento di ringraziare soprattutto il Questore di Latina e il Capo della Polizia, che hanno creduto in me e tutti i Funzionari della Questura, che hanno appoggiato questa iniziativa.  Credo che non sia semplice dare l’autorizzazione ad un dissidente  tra virgolette. Fino ad oggi avevo sempre un motivo di dispiacermi e conservare l’amaro in bocca. A mio parere, alcune situazioni del passato, si sono verificate per malintesi e il tutto, ha bloccato per diverso tempo la creatività artistica che intendevo esternare”. Riggi si riferisce ovviamente al fatto che alcune persone non accettano che un cantante possa essere contemporaneamente anche un poliziotto. Ma Riggi non è un cantante della domenica: cresciuto in una famiglia di artisti, ha composto numerose canzoni e ha ricevuto anche in passato diversi premi sia in Italia che all’estero, tra cui il Premio Discografia e il premio Giustizia sociale al Cantagiro 2016. Inoltre, è arrivato secondo al The voice of the world di Malta. In tutti questi anni, poi, Riggi si è sempre distinto per i suoi testi impegnativi e a sfondo sociale. Ma torniamo alla cronaca degli ultimi eventi.

 

Lo scorso 4 Dicembre a Castelporziano, estrema periferia di Roma, presso il Centro Addestrativo Polifunzionale della Guardia di Finanza, si è svolta la manifestazione benefica, denominata “Risate sotto l’albero”. Nell’ambito della stessa serata Tony Riggi si è esibito insieme a diversi altri artisti di livello, quali Nino Taranto, Dado, Pablo e Pedro e altri. Due settimane dopo, a Bagnaia di Viterbo ha invece ricevuto il disco d’oro con il brano, appunto, Io sono un Poliziotto. Per quanto riguarda il prossimo futuro, Riggi presenterà a Latina (città del Lazio) il nuovo disco prodotto con la Saar: ci sarà un’anteprima intitolata la Tata di Angelo, una satira dove c’è anche qualcosa di vero. “La mia polemica tra virgolette”, spiega Riggi, “la esercito sempre attraverso la voce del Poeta, che canta e suona  quello che può accadere nella vita”. Nella composizione del pezzo musicale, Riggi si trova accanto ad Alan Mini,  un ragazzo di Pisa che si sta affermando con decisione. “Usciremo insieme”, spiega Riggi, con la “Perfetta connessione”, un progetto  che mi trova impegnato già da diverso tempo con Tony Liotta, anche a livello internazionale.

 

Nominato Testimonal Iband 2018 dal maestro Vincenzo Sorrentino (direttore artistico per il Lazio di Iband La5 di Mediaset) Riggi ci tiene a ricordare il grande appoggio ricevuto dall’artista Tony Esposito. Inoltre si ritiene “un’atleta della musica”, che si augura, neanche tanto velatamente, che un giorno le Fiamme Oro possano aprire il portone della musica moderna  e dare ulteriore voce anche a tanti altri colleghi che intendono  esprimersi  attraverso la musica. “E’ importante” conclude “comunicare attraverso i Social e far capire quelli che sono i veri ideali della Polizia: ritengo che gli artisti, siano quelli che  esprimono al massimo le Istituzioni”.

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