Foto: la sede dell’INPGI a Roma Pier Angelo Maurizio

 

Ogni organo di stampa che  cerca di contribuire alla moralizzazione degli Enti pubblici o, comunque, degli Enti che gestiscono il ‘denaro di tutti’, non può restare indifferente a quello che avviene a casa propria. Nel caso specifico parliamo dell’INPG, l’Ente Nazionale di Previdenza dei Giornalisti che sta attraversando una gravissima crisi finanziaria. Detto in parole povere, molto giornalisti rischiano di restare senza pensione se l’Ente, che è privato, dovesse fallire (come molti temono).  Nel prossimo mese di febbraio si terranno le elezione per rinnovare i vertici dell’Istituto. A questo punto abbiamo deciso di intervistare uno dei più accreditati candidati Pier Angelo Maurizio, 61 anni, candidato per la lista SOSINPGI per gli Attivi (Lazio), nonché membro del Direttivo di Stampa Romana. Dal 2007 al 2019 Maurizio è stato consigliere della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa). Professionista dal 1988, ha cominciato a Repubblica. Nel 2003 è entrato a Mediaset, dal 2007 al 2015 è stato al Tg5, attualmente è occupato a Videonews-Quarto Grado.

 

Perché la lista SOSINPGI auspica la trasformazione dell’INPGI da ente privato in ente pubblico?

 

Per il semplice fatto che l’Inpgi tuttora è “pubblico” poiché eroga pensioni e assistenza in sostituzione dell’Inps ed è inserito nell’elenco degli enti pubblici della Ragioneria generale dello Stato. Guardare il link per credere: http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e_government/amministrazioni_pubbliche/siope/elenco_delle_amministrazioni/

Chiediamo che venga meno questa farsa. Vanno ripristinati controlli efficaci che la finta privatizzazione del ’94 ha indebolito o reso inefficaci, soprattutto per quanto riguarda la gestione del patrimonio immobiliare.

 

Come giudica, appunto, questa gestione del patrimonio immobiliare?

 

Del tutto negativa. L’apporto del patrimonio immobiliare al Fondo “G.Amendola” ha prodotto plusvalenze con la rivalutazione degli immobili che hanno permesso di far risultare in attivo i bilanci fino al 2016, con l’unico risultato che si è eroso il patrimonio per pagare pensioni e ammortizzatori sociali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

 

Qual è la vostra posizione nei riguardi all’attuale consiglio di amministrazione?

 

Per anni in totale solitudine abbiamo cercato di dare l’allarme. Certamente il Cda ha dovuto affrontare gli effetti devastanti della crisi dell’editoria ed è una crisi strutturale, ma ha pesato anche il modo in cui si è gestita la crisi. Anche lo Stato ha le sue responsabilità: i quattro rappresentanti del governo che siedono nel Cda Inpgi dove erano dal 2011 quando ha cominciato ad aprirsi la voragine? Più che sugli errori di chi ha amministrato ora bisogna concentrarsi su come difendere i giornalisti e le nostre pensioni.

 

Premesso che l’INPGI si trova in cattive acque a questo punto come è possibile risanare i conti?

Abbiamo proposto nel nostro programma tre interventi d’urto. Se vogliono Parlamento e governo possono renderli possibili in sei mesi:

  • L’Inpgi torni ad essere ente pubblico a tutti gli effetti;
  • Verifica della gestione del patrimonio in particolare di quello immobiliare come chiesto – inutilmente – dalla Corte dei conti;
  • Ampliamento dei contribuenti previa la riforma dell’Ordine e recupero dell’enorme evasione contributiva relativa ai cococo, finte partite Iva ecc.

La politica dica se pensa che per il bene del Paese sia necessario un sistema dell’informazione professionale degno di questo nome o no.

 

Molti del gruppo di Giornalisti Italiani Uniti ha deciso di prendere prendere a cuore anche il problema riguardante le emittenti locali che stanno praticamente scomparendo. Cosa ne pensa? 

 

Con gli amici e colleghi di Giornalisti Italiani Uniti abbiamo condiviso tante battaglie per difendere i colleghi e contrastare le scelte del sindacato unico che a nostro avviso non ha difeso i giornalisti. Personalmente credo che sia un delitto l’indifferenza con cui si sono lasciate morire decine e decine di emittenti locali. Con un danno enorme per il tessuto sociale soprattutto al Sud.

 

Ultima domanda: non ritiene che i giornalisti potrebbero essere gli anticipatori di una grande riforma fiscale: cioè, la detassazione completa o parziale delle pensioni più basse?

 

Va studiata ma mi sembra una buona idea. Di certo è demenziale che l’Italia oltre alla fuga dei cervelli incentivi quella dei pensionati, giornalisti compresi. Un Paese che non sa che farsene del patrimonio umano di chi ha decenni di esperienze professionali e di vita, semplicemente ha perso l’orizzonte del futuro

 

CANDIDATI DI SOS INPG

SCHEDA CON ANGOLO MARRONE

Max 8 preferenze

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Lombardia

03 – BERTANI Davide – Lombardia Notizie

06 – BONI Valerio – Sorrisi e Canzoni, Mondadori

07 – BORZI Nicola Alessio – Freelance giornalista investigativo

11 – FUMAGALLI Maria Ancilla – Ufficio stampa Comune di Brugherio

13 – LIBELLI Marco – Il Sole 24 Ore

15 – MONTANARI Andrea – Mf-Milano Finanza

16 – PATARGA Alan Patrizio – TgCom24, NewsMediaset

20 – STIGLIANO Daniela Aurelia detta Daniela  – Oggi, Rcs Mediagroup

 

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Lazio

01 – ALTIERI Francesca – Tg3

11 – FANTAUZZI Cistiano – AdnKronos

14 – MANTOVANI Alessandro – Il Fatto Quotidiano

15 – MAURIZIO Pier Angelo – Videonews Mediaset

19 – POLIDORI Elena G. – Quotidiano Nazionale

21 – RONDINELLI Giancarla – RaiUno

25 – TROMBIN Paolo – Tg5

 

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Campania

04 – PIROZZI Alfonso – ANSA

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Sicilia

ALEPPO Orazio Maria – RAI

CICERO Alberto – La Sicilia

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Toscana

03 – MANZOTTI Michele – La Nazione

06 – ZAMBELLI Lucia – Regione Toscana

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Veneto

02 – DE ROSSI Roberta – La Nuova Venezia

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SCHEDA CON ANGOLO ROSSO

Max 7 preferenze

INPGI 1 Pensionati – lista nazionale

01 – ALBERIZZI Massimo  (Lombardia)

03 – BARTOLONI  Romano (Lazio)

16 –  GALLIZZI Giuseppe (Lombardia)

20 – MAURO Silvia (Lazio)

25 – SBARDELLA Marina (Lazio)

26 – SINIGAGLIA Donato (Veneto)

28 – VILLOTTA Pietro (Friuli Venezia Giulia)

SCHEDA CON ANGOLO BLU

Max 4 preferenze

INPGI 1 Collegio dei Sindaci – lista nazionale

01 – ABRUZZO Francesco detto Franco (Lombardia)

08 – ESPOSITO Marco (Campania)

09  – FRANZ Pierluigi (Lazio)

11 -RONSISVALLE Luigi (Sicilia)

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SCHEDA ANGOLO VERDE

Per il Comitato Amministratore della Gestione Separata Inpgi:

08 – FERRARI Tamara (Lombardia)

12 – NOVELLI Daniela (Lazio)

15 – TANCREDI Valeria (Emilia Romagna)

SCHEDA ANGOLO GIALLO

Per il Collegio Sindacale della Gestione Separata Inpgi:

05 – GALLIZZI Stefano  (Lombardia)

09 – PASTERIS Vittorio (Toscana)