Foto: Un momento dello spettacolo
Dal 28 gennaio al 2 febbraio 2020 va in scena al teatro Vascello di Roma La Locandiera di Carlo Goldoni. Sorprende e a fa sorridere La locandiera, apparente, spensierata commedia amorosa, classico goldoniano dal carattere universale e squisitamente moderno, nella versione della Compagnia Proxima Res di Tindaro Granata. L’astuzia, la diplomazia e le debolezze del cuore della donna sono i temi che danno ritmo a questa brillante edizione, fedele all’originale, ma non priva di trovate che la rendono una piacevole novità. Un allestimento essenziale ma formalmente elegante e curato, un affiatato gruppo di interpreti, una recitazione fresca e vivace fanno il resto.
Nei suoi Memoires Carlo Goldoni racconta di essersi avvicinato al teatro da bambino, giocando con delle poupettes. È così che Andrea Chiodi ha immaginato di far interagire gli attori con delle piccole bambole, per rappresentare in modo efficace i rapporti tra i personaggi di questa straordinaria macchina teatrale. “E’ una locandiera che agisce tutta intorno ad un grande tavolo – spiega il regista nelle sue note – tavolo da gioco e tavolo da pranzo, così chiaro il che cosa avviene sopra e meno chiaro che cosa avviene sotto; una locandiera che è sicuramente la rappresentazione del Don Giovanni letterario ma al femminile, con i personaggi che appaiono e scompaiono tra una moltitudine di costumi del repertorio del teatro di Goldoni”.
La Locandiera, scritta nel dicembre del 1752, è stata rappresentata per la prima volta al Teatro Sant’Angelo di Venezia, con Maddalena Marliani-Raffi nel ruolo della protagonista ed è, di gran lunga, la più fortunata commedia del commediografo veneziano. La storia s’incentra sulle vicende di Mirandolina, un’attraente e astuta giovane donna che possiede a Firenze una locanda ereditata dal padre e la amministra con l’aiuto del cameriere Fabrizio. In quest’opera, gli aristocratici vengono rappresentati come i parassiti della società, senza alcuna volontà di contribuire al suo sviluppo. In compenso pretendono privilegi e servigi. Così facendo, si rendono semplicemente ridicoli, almeno agli occhi degli spettatori.
La Locandiera
di Carlo Goldoni
regia Andrea Chiodi
con (in ordine alfabetico)
Caterina Carpio, Caterina Filograno, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Fabio Marchisio
scene e costumi Margherita Baldoni, assistente alla regia Maria Laura Palmeri, disegno luci Marco Grisa musiche Daniele D’Angelo, realizzazione costumi Maria Barbara de Marco
produzione Proxima Res
Anteprima. http://bit.ly/2O8Nn5w
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