Foto: nel riquadro Alma D’Addario

 

Riprende a Roma l’ormai famoso e consolidato corso di scrittura Noir condotto da Alma D’Addario.  Il corso è proposto a tutti quelli che amano cimentarsi nella scrittura narrativa noir, anche principianti. Il corso è aperto a chiunque voglia approfondire le tecniche di scrittura anche semplicemente per divenire un lettore più attento o uno spettatore più partecipe a teatro o al cinema. Gli incontri sono strutturati con una parte teorica (letture e presentazione autori) e una pratica, con esercitazioni dirette e improvvisazioni, oltre ad elaborati a tema. Gli incontri prevedono 18/20 ore strutturate settimanalmente: un incontro a settimana (di due ore circa), il lunedì alle 10,30, con possibilità di workshop intensivi di approfondimento su richiesta. E’ prevista inoltre la presenza di ospiti per momenti di confronto con gli allievi: autori, editori. I corsi si terranno presso il Teatro del Torrino, via Sciangai n.10 (Eur Torrino). Per info e prenotazioni: 338 8193001 / 347 2101290, info@teatrodeltorrino.it. Il corso ha un costo di 250 euro versabili in due rate.

 

Cos’è il Noir. Edgar Allan Poe, George Simenon, Franz Kafka, Julio Cortàzar, Dino Buzzati,  Don De Lillo, Henry James, Joyce Carol Oates, Alice Munro, Stephen King, Massimo Carlotto, Daphne du Maurier, Angela Carter,Tennessee Williams e altri ancora: alcune storie di questi autori possono essere definite noir. Il fantastico, il mistero, la frammentareità, il gioco fra i piani di realtà e sogno, passato e immaginazione, la presenza-assenza dei personaggi, l’approfondita indagine psicologica dei protagonisti, l’interscambio tra bene e male, e uno spiazzante senso dell’imprevisto, sono le caratteristiche di questa narrativa.

 

Si tratta di una narrativa obliqua, indiretta, inaspettata: tutta modulata sull’introspezione psicologica dei personaggi, sul lato oscuro della natura umana. Per questo il punto di vista può essere quello di un perdente, di un assassino, o potenziale tale, come in “Lettera al mio giudice” di George Simenon, o ne “Il cuore rivelatore” di Edgar Allan Poe, o “Niente più niente al mondo” di Massimo Carlotto. Così la vicenda può raccontarci fatti realmente accaduti, ma anche solo immaginati, mentre il confine tra bene e male si assottiglia. Questo è uno degli aspetti più affascinanti del noir che, a differenza del giallo classico che rispetta regole precise e quasi matematiche nell’evoluzione della storia, lascia una maggiore libertà all’autore. Uno scrittore di noir esplora il lato oscuro della vita, fino al confine sottile che ne separa le certezze, ed è in grado anche di capovolgerle: quello che apparentemente è buono può rivelarsi cattivo, quello che è bello può trasformarsi in mostruoso.

 

Qualcuno ha definito il noir “narrativa della disillusione”. Può essere un riduttivo, ma ben si addice a illustri esempi come Dino Buzzati. La raccolta di schizzi, abbozzi, frammenti, appunti, dello scrittore bellunese, contenuti nelle raccolte dal titolo: La Boutique del mistero, o Le notti difficili, lasciano trasparire atmosfere degne di paragoni illustri riconducibili a maestri come Edgar Allan Poe. Lo stesso può dirsi di autrici come Joyce Carol Oates, autrice di “Notturno”, una raccolta di racconti che anche Stephen King definisce un esempio fondamentale nel genere noir. l racconto noir è una storia che viene narrata in tempi rapidi e precisi, caratterizzata da un linguaggio sintetico e diretto, basato più sulla sottrazione dei dettagli che sulla loro diluizione. Il tutto condito da una buona dose di “suspence”, un’ aspettativa che possa tenere alta l’attenzione del lettore sino a un finale il più delle volte imprevedibile. Per la D’Addario “Il noir non è un genere, ma uno stato d’animo. E’ un viaggio ai confini del mondo delle certezze. E’ la voce che racconta l’inquietudine dell’anima”

 

Chi è Alma D’Addario. Autrice teatrale, giornalista e scrittrice, Alma Daddario è laureata in “Lingue e letterature straniere” vive e lavora a Roma, dove svolge la sua attività collaborando con le testate giornalistiche: Sipario, La Nuova Ecologia, Global Press, Noi Donne, Teatro contemporaneo e Cinema. In teatro ha rappresentato: “Albertine o della gelosia”, “Le confessioni”, “Ritmo spezzato”, “Mare Nostrum”, “Matilde di Canossa: la legge, il cuore, la fede”, “L’anima e la voce”, “Ero e Leandro: ask me no more”, “Pancrazio, la libertà di avere paura”,“Clitennestra, il processo”, “Storia notturna: la visione del Sabba”.

Inoltre, ha pubblicato saggi sulla scrittura creativa, nonché diversi libri: “Se scrivere potesse dire” e “La nebulosa del Caso Moro”,  “Strani frutti e altri racconti” (quest’ultimo volume con introduzione di Dacia Maraini e prefazione del Prof. Aldo Carotenuto). Da segnalare, poi, “Oltre la quarta parete”, edito da ChipiùneArt. Con la scrittrice Dacia Maraini ha collaborato, presso il Centro Internazionale Alberto Moravia, alla realizzazione di seminari di scrittura creativa e drammaturgica. Dal 2003 fa parte della giuria del premio teatrale: “Ombra della Sera” per il Festival Internazionale del Teatro Romano di Volterra. E’ inoltre membro del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea Cendic, e della giuria del Concorso Internazionale di Drammaturgia Contemporanea: L’Artigogolo, organizzato dall’Editrice ChipiùneArt.