Nei riquadri:  il Direttore della REA Antonio Provenzano (a sinistra) e Antonio Diomede (Presidente REA)

 

Riportiamo il verbale integrale dell’audizione avuta dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate presso l’AGCOM riguardante il Procedimento per l’adozione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze in banda III VHF per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB).

 

Il giorno 17 dicembre 2019 si è tenuta in Roma, nella sede dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in via Isonzo 21/B, l’audizione dell’associazione REA- Radiotelevisioni Europee Associate, convocata, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera a), n. 2, della legge 31 luglio 1997, n. 249, allo scopo di acquisire osservazioni ed elementi di informazione in merito al procedimento di cui all’oggetto, avviato con delibera n. 13/19/CONS. Hanno preso parte all’audizione: per l’associazione REA: Antonio Diomede, Fabio Duranti, Rainero Schembri. Per il Ministero dello sviluppo economico Donato Margarella. Per l’Autorità: Antonio Provenzano, Massimo Brianza, Riccardo de Leonardos, Pasquale Dell’Anno, Annalisa Durantini, Marco Ricciuti.

 

Il Direttore della Direzione infrastrutture e servizi di media, dott. Antonio Provenzano, introduce l’audizione richiamando gli obiettivi del procedimento come fissati dal quadro normativo. Vengono successivamente dettagliati gli elementi sintetizzati nel documento di consultazione precedentemente inviato a tutti i soggetti convocati in audizione ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera a), n. 2, della legge 31 luglio 1997, n. 249. Prendono la parola i rappresentanti di REA, i quali illustrano la posizione dell’associazione.

 

In particolare, osservano che la realizzazione del Piano delle Frequenze per il DAB+ è sfasato nella tempistica rispetto alla velocità con cui si è sviluppata la rete internet con le web radio (sia via cavo, sia via etere tramite la connettività dei gestori telefonici, che con Wi-fi) e alla imminente adozione del 5G che potrebbe interferire nel sistema radiotelevisivo con logiche trasmissive molto più avanzate delle attuali. Pertanto, è necessario adottare con la massima urgenza un Piano delle Frequenze per il DAB+ necessario a contenere tutte le emittenti concessionarie interessate, senza che ve ne sia alcuna esclusa, al fine di evitare disuguaglianze incostituzionali e concorrenze sleali da parte degli attuali grandi editori, che negli anni hanno acquisito una posizione dominante grazie alle politiche scarsamente protettive dell’accesso pluralistico alle nuove tecnologie, adottate sino ad ora dai governi delle comunicazioni.

 

Senza l’accesso alla tecnologia DAB+ per tutti i concessionari, e senza che questa migliori in termini di qualità e di ampiezza il loro bacino di utenza, alle emittenti concessionarie attualmente dette locali, giungerebbero false aspettative di sviluppo del mercato della pubblicità, e la fagocitazione dei media dominanti, così come sta avvenendo sotto gli occhi di tutti. Pertanto, la REA nel ricordare la funzione irrinunciabile delle emittenti radiofoniche locali per la partecipazione alla vita pubblica attraverso il pluralismo delle idee e lo sviluppo della coscienza critica dei cittadini, sostiene che con la presente consultazione si debba lavorare in tempi rapidissimi alle definizione delle risorse disponibili per realizzare il Piano DAB+, comprendendovi necessariamente tutte le emittenti concessionarie locali interessate.

 

Inoltre, sempre per le finalità sopra citate, sostiene che è assolutamente necessario procedere a una coordinata pianificazione della FM, in modo da consentire alle imprese radiofoniche locali, attraverso frequenze non interferite, di servire ottimamente aree di servizio ben definite, con l’obiettivo immediato di rilanciare il mercato della pubblicità territoriale quale preziosa componente per il rilancio anche dello sviluppo economico del Paese. Il presente verbale è sottoscritto e acquisito agli atti come documentazione accessibile.Per l’associazione REA Antonio Diomede. Per l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il Direttore Antonio Provenzano.

 

NOTE AGGIUNTIVE DELLA REA

In questi giorni la SCF è tornata alla carica con diffide PEC per costringere le emittenti a sottoscrivere un unilaterale contratto di licenza molto oneroso non applicabile alle altre società di collecting che, a loro volta, potrebbero richiedere ulteriori compensi. La firma del contratto si potrebbe esaminare solo nel caso in cui la SCF si impegnasse a liquidare le altre 9  società pretendenti mitigando contestualmente la parte economica in base al reale consumo di musica. Invece le emittenti a carattere informativo che il cui palinsesto settimanale non prevede consumo di musica (radio e tv informative e comunitarie) nulla devono riguardo ai diritti connessi. In allegato troverete i fac simili di lettera che potrete utilizzare per rispondere adeguatamente alla SCF. Ovviamente ci terrete informati sulle eventuali risposte che riceverete.

Alla REA si possono chiedere:

  1. Modelli di lettera da inviare alla Società Consortile Fonografici riguardante la licenza diritti connessi al diritto d’autore
  2. Elenco degli organismi di gestione collettiva e delle entità di gestione indipendenti, redatto aisensi dell’art. 5, comma 1, dell’Allegato A alla delibera n. 396/17/CONS