Foto: Barbara Riccardi

 

Nell’ambito del Progetto portato avanti dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) per un nuovo e più efficiente Stato Sociale, uno dei 7 Diritti Capitali riguarda il Diritto all’Istruzione. Del resto nell’era di Internet quasi 800 milioni di persone (secondo dati dell’Unicef) ancora oggi non sanno leggere e scrivere. Eppure l’Istruzione, come sosteneva l’ex Presidente del Sud Africa Nelson Mandela, rappresenta “l’arma più potente che si possa utilizzare per cambiare il mondo”. L’altro diritto, il Settimo del Progetto REA, supportato dall’Università Internazionale per la Pace di Roma (Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite), riguarda la possibilità di avere e dare una corretta informazione. In questo caso, tra le varie richieste, c’è anche quella di introdurre un Wi-Fi universale e gratuito, come proposto nel 2013 negli Stati Uniti dalla Federal Communications Commissions, organo di vigilanza che regola il settore delle telecomunicazioni. In quest’ambito trova piena legittimità la proposta (riportata di seguito) di Barbara Riccardi, insegnante all’Istituto Comprensivo Padre Semeria di Roma (Plesso Principe di Piemonte) e finalista del Global Teacher Prize nel 2016. Giusto per la cronaca, gli altri cinque diritti proposti dalla REA riguardano: La possibilità di avere una fonte di sostentamento; Nutrirsi e vestirsi; Avere un Tetto; Curarsi e avere un’Assistenza Legale Umanitaria. Ma torniamo all’iniziativa della Riccardi che è stata anche protagonista di un video della REA.  (Rainero Schembri)

 

Barbara Riccardi, insegnante all’Istituto Comprensivo Padre Semeria di Roma e finalista del Global Teacher Prize  (un’iniziativa nata a Dubai per valorizzare gli insegnanti di tutto il mondo) ha presentato a Roma un piano d’azione per proteggere l’insegnamento. Per la Riccardi i governi devono intervenire per garantire un accesso affidabile a Internet e trovare soluzioni a sostegno dei 706 milioni gli studenti nel mondo che non hanno accesso a Internet e computer, perché possano continuare ad imparare mentre le scuole sono chiuse. Il piano è stato firmato da oltre 100 insegnanti di tutto il mondo vincitori e finalisti del Global Teacher Prize della Varkey Foundation. Il manifesto viene pubblicato a seguito del primo congresso virtuale di docenti dedicato alle sfide che la scuola deve affrontare a causa del corona virus, organizzato dalla Varkey Foundation in quanto membro della Global Education Coalition (Coalizione globale perl’istruzione) dell’UNESCO.

Hanno aderito al manifesto anche il bergamasco Armando Persico, pioniere dell’educazione imprenditoriale, Daniele Manni, Docente di informatica all’Istituto Daniele Costa di Lecce e Lorella Carimali, docente di Matematica e Fisica presso Liceo Scientifico Vittorio Veneto di Milano, anche loro finalisti del Global Teacher Prize, creato dalla Varkey Foundation per mettere in luce l’importante ruolo svolto dagli insegnanti nella società, rendendo note migliaia di storie di insegnanti eroi che hanno trasformato la vita dei giovani.

Il piano in nove punti identifica i passi essenziali per evitare che la pandemia metta a rischio l’apprendimento di una generazione di studenti, partendo dalle soluzioni tecnologiche messe a disposizione di tutti.

  1. Accesso ad Internet per tutti
  2. Soluzioni alternative per assicurare l’insegnamento anche dove non c’è internet
  3. No ai tagli di fondi alla scuola
  4. Un ambiente sicuro per insegnanti e alunni
  5. I giorni di scuola mancati non possono trasformarsi in una “generazione perduta”
  6. Preparazione per l’insegnamento online
  7. Preparazione per salvaguardare i bambini online
  8. Pasti nutrienti gratuiti
  9. Dare la priorità a strategie di EdTech

“Sono orgogliosa”, ha dichiarato la Riccardi, “di sostenere la Global Education Coalition dell’UNESCO, che in Italia ha lanciato la campagna #tutticonnessi, per fornire computer nelle classi con l’aiuto delle aziende e associazioni. È essenziale che i governi garantiscano a tutti i bambini una buona istruzione, anche quando le scuole sono chiuse. Invito gli insegnanti di tutto il mondo a sostenere la Global Education Coalition la cui missione è di sostenere gli studenti in un momento senza precedenti”.

Il Vice Direttore Generale dell’UNESCO per l’istruzione, Stefania Giannini, ha dichiarato: “Accolgo con piacere questo appello all’azione, tempestivo e vitale, rivolto da insegnanti da tutto il mondo che sono fonte di ispirazione per tutti. Questo summit virtuale, organizzato dalla Varkey Foundation, aiuta a porre la voce degli insegnanti al centro della nostra missione, che è quella di promuovere opportunità di insegnamento inclusive per i bambini e i ragazzi di tutto il mondo durante questa emergenza improvvisa e senza precedenti che ha bloccato il settore dell’educazione a livello globale. I governi devono ascoltare e agire con decisione per colmare il digital divide nell’educazione, messo in evidenza dall’emergenza COVID-19 e fare in modo che ogni studente possa godere del proprio diritto naturale a ricevere una buona educazione, anche quando le scuole sono chiuse.”

La conferenza telematica, tenutasi sulla piattaforma Zoom, ha visto l’insegnante Barbara Riccardi e Armando Persico, insieme a tanti altri “Ambasciatori della Varkey Foundation” da tutto il mondo riunirsi per discutere la crisi covid-19 nella scuola, condividere sfide e soluzioni e discutere del ruolo dei governi a sostegno di insegnanti e studenti. Il piano identifica i passi essenziali per evitare che la pandemia metta a rischio l’apprendimento di una generazione di studenti, partendo dalle soluzioni tecnologiche messe a disposizione di tutti.

Accesso ad Internet per tutti. La crisi ha obbligato le scuole in tutto il mondo a trasferire rapidamente la didattica online e ciò ha penalizzato molti ragazzi, visto cheanche nei Paesi sviluppati solo l’87% delle famiglie dispone di una connessione internet. Dobbiamo assicurarci che il mondo sia pronto per la prossima crisi. Ogni bambino in Europa deve disporre di una connessione internet stabile e affidabile e, nei periodi di crisi, questa dovrebbe essere fornita gratuitamente come diritto fondamentale, così da poter continuare ad imparare anche a distanza.

Soluzioni alternative. Per assicurare l’insegnamento anche dove Internet non è disponibile nell’attuale crisi, i governi dovrebbero cercare di trovare soluzioni per aiutare i bambini a continuare la loro istruzione a casa. Questi dovrebbero dare priorità ai contenuti di qualità incentrati sulla costruzione dell’alfabetizzazione e della matematica di base e sull’utilizzo dei mass media ampiamente utilizzati dalla popolazione generale.

No ai tagli di fondi alla scuola. Una volta che la crisi si sarà risolta, gran parte del mondo si troverà in profonda recessione, con fondi pubblici prosciugati a seguito del Covid-19. I governi dovranno trovare il modo di far quadrare il bilancio, tuttavia,ricostruire l’economia e affrontare le enormi sfide che ci aspettano, per non parlare dellanecessità di scongiurare sconvolgimenti politici, richiederà una popolazione istruita. I fondi per l’educazione devono essere blindati e i governi di tutta Europa devonogarantire che l’educazione rimanga una delle massime priorità.

Un ambiente sicuro per insegnanti e alunni. Quando e laddove riapriranno le scuole, i governi dovranno garantire un ambiente di lavoro e di apprendimento sicuro per insegnanti e alunni. Si dovranno adottare misure di distanziamento sociale e altre soluzioni di protezione nelle scuole, ove necessario.

I giorni di scuola mancati non possono trasformarsi in una “generazione perduta”. Secondo il monitoraggio dell’UNESCO, oggi oltre 1,5 miliardi di studentie 63 milioni di insegnanti sono coinvolti nella chiusura delle scuole in 191 Paesi. Quando le scuole riapriranno, gli studenti che hanno risentito di queste misure dovranno avere la possibilità e le risorse per recuperare le opportunità di apprendimento perse nelle settimane o nei mesi di interruzione delle lezioni. Questo significa che i governi dovranno rivedere i programmi scolastici attuali, i contenuti pedagogici e i test standardizzati. In questo contesto, promuovere la coesione delle comunità dovrebbe essere una priorità per agevolare il riavvicinamento delle società dopo le misure di distanziamento sociale introdotte a causa della pandemia.

Preparazione per l’insegnamento online. Gli insegnanti di moltissime scuole cheoffrono l’opzione dell’apprendimento online devono imparare rapidamente a tenere le lezioni da remoto. Affinché si adattino all’insegnamento online è necessario fornire lorouna preparazione esaustiva, che riguardi sia utilizzo della tecnologia che praticheefficaci per tenere viva l’attenzione degli studenti.

Preparazione per salvaguardare i bambini online. Gli insegnanti non sono solo educatori: forniscono una cura pastorale vitale e, in circostanze normali, possono avereun ruolo cruciale nell’individuare eventuali problemi che i bambini potrebbero avere acasa. Le misure di lockdown adottate in molti Paesi possono aggravare i problemi domestici che alcuni giovani devono affrontare, tra cui violenze e abusi. Le scuole devono ricevere le risorse per fornire assistenza e preparare i loro insegnanti per continuare a sostenere gli studenti con cura pastorale anche quando non sono a scuola. Inoltre, i governi devono garantire la realizzazione di solide reti di sostegno per i bambini che ne hanno bisogno.

Pasti nutrienti gratuiti. Per molti bambini che appartengono a famiglie a bassoreddito, la scuola è l’unico luogo su cui possono fare affidamento per ricevere un pastonutriente. I fondi per fornire pasti scolastici gratuiti vanno protetti anche quando le scuole non sono aperte e vanno incanalati al fine di fornire sostegno alimentare a quei bambini che facevano affidamento sui pasti scolastici gratuiti.

Dare la priorità a strategie di EdTech. La maggior parte dei governi non ha una strategia onnicomprensiva per garantire che la tecnologia assista in modo efficace gli insegnanti e migliori i risultati di apprendimento. Consultandosi con gli insegnanti, essi dovrebbero mettere in pratica quanto prima strategie di EdTech, a sostegnodell’apprendimento dentro e fuori dalla classe. È particolarmente importante affrontarequesto tema, prima che ci colpisca una prossima crisi.

Il Global Teacher Prize fa parte del consolidato impegno della Varkey Foundation a migliorare lo status degli insegnanti, a seguito della pubblicazione, nel novembre 2013,del suo Global Teacher Status Index, il primo tentativo di confrontare l’atteggiamento nei confronti degli insegnanti in 21 Paesi, che ha rivelato significative differenze nella considerazione riservata agli insegnanti nel mondo. Insegnati selezionati nella rosa dei50 finalisti sono chiamati ad operare come “Ambasciatori” della Varkey Foundationnel promuovere l’insegnamento di valore nel mondo.https://www.globalteacherprize.org.

La Coalizione mondiale per l’educazione è stata creata dall’UNESCO come collaborazione multisettoriale per fornire un’appropriata educazione a distanza a tuttigli studenti. Essa mira ad agevolare l’apprendimento inclusivo per i bambini e i giovaniin questo periodo di interruzione educativa improvvisa e senza precedenti. Ritiene chel’investimento nell’apprendimento in remoto debba sia mitigare l’immediatainterruzione causata dall’emergenza COVID-19, sia stabilire nuovi approcci per lo sviluppo di un sistema educativo più aperto e flessibile per il futuro.https://en.unesco.org/covid19/educationresponse/globalcoalition.

Barbara Riccardi, che insegna all’Istituto Comprensivo Padre Semeria Roma Plesso Principe di Piemonte, una delle poche scuole nel parco rimaste di fronte la Basilica di San Paolo, è stata selezionata per il Varkey Foundation Global Teacher Prize nel 2016, diventandone Ambasciatrice nel mondo. La Riccardi è stata riconosciuta con la medaglia di Cavaliere al merito Repubblica Italiana nel 2012. Fra i suoi tanti progetti, di nota è la World children’s orchestra (Orchestra dei ragazzi del mondo – vedere http://puntocontinenti.it/?p=16436 ) mandata in onda su RAI1 Uno mattina in famiglia sabato 9 maggio in occasione delal Festa dell’Europa e per gli auguri a tutte le mamme del mondo che per la prima volta riunisce 180 ragazzi tra i 5 e i 18 anni di 15 scuole e 4 orchestre di 12 Paesi del mondo– Argentina, Estonia, Germania, Groenlandia, Ungheria, Italia, Messico, Panama, Peru, Polonia, Svezia e Venezuela. Per l’Italia sono state coinvolte le città di Villasanta, Altamura, Roma e Scandicci. L’evento è stato patrocinato da Unicef Italia, Commissione nazionale italiana Unesco e Cidim–Comitato nazionale italiano musica. Partner dell’iniziativa è l’Università di Roma Tre–Dipartimento di Scienze della formazione. Barbara sta lavorando alla riapertura delle scuole nella task force del Comune di Roma chiamata dalla Sindaca Virginia Raggi. Collaborano attivamente al Progetto anche Armando Persico e Daniele Manni.

Armando Persico è un ex commercialista, oggi insegnante, che dal 1996 insegna alfabetizzazione finanziaria e imprenditorialità. Il suo approccio innovativoall’insegnamento ha portato i suoi studenti a vincere 16 premi europei, tra cui 4competizioni nazionali in Italia. Quasi il 20% degli ex studenti di Armando ora gestisce aziende che complessivamente hanno creato 800 posti di lavoro e registrato diversibrevetti. La sua abilità nell’insegnamento delle materie che riguardano l’economiaaziendale lo ha portato a parlare di imprenditorialità davanti al Parlamento Europeo e a comparire sulla copertina di un giornale svedese di commercio e finanza. Daniele Manni, docente di informatica all’Istituto Galilei-Costa di Lecce, impegna isuoi allievi con metodi collaborativi in un’ampia varietà di progetti dall’inclusionesociale alle start-up, meritando numerosi premi nazionali ed internazionali, inclusa una medaglia di riconoscimento dal Presidente della Repubblica.

Contatto: Roberta Bonometti

European Media Relation, roberta@bonometti.org

+44 7770 211955 (WhatsApp) Varkeyfoundation.org
globalteacherprize.org
#VarkeyFDN #Teacherprize #Teachersmatter

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