Foto immagini della manifestazione. Nel riquadro Anna Ascani, Sottosegretario del Mise

 

 

Il 10 Giugno 2021 si è svolta a Roma davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico (Viale America 201), una grande manifestazione delle Radio e televisioni provenienti da tutta l’Italia.  Il settore si trova in una crisi profonda determinata da una serie di provvedimenti fortemente penalizzanti per il settore. Tutto il quadro si è poi aggravato pesantemente a seguito del Covid: ormai la maggior parte delle emittenti locali è a rischio chiusura. Alla Manifestazione organizzata dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) e presieduta da Antonio Diomede, si sono associati i sindacati Libersind/ConfSal e Federlavoro (in rappresentanza delle piccole e medie imprese), nonché il Centro Consumatori Italia e altre associazioni. In estrema sintesi, all’attenzione del Governo e delle forze politiche le Radio e Tv sottopongono essenzialmente tre questioni:

Switch off. Il Ministero dello Sviluppo economico viene diffidato dall’oscurare i canali delle locali senza un opportuno coordinamento con le Reti nazionali e RAI affinché il passaggio alla nuova tecnologia del T2 avvenga senza traumi di ascolto, disservizi  e spese eccessive per le famiglie. Da registrare che il T2 che oscurerà 45 milioni di apparecchi non abilitati con grave caduta di ascolti, pubblicità, fatturato e occupazione.

Occupazione. Il settore radio televisivo locale impiega più di 5000 addetti e 700 giornalisti: il 55% è in cassa integrazione per via di un improvvido Regolamento DPR 146/17 che assegna il 95% dei contributi statali a solo 100 emittenti in graduatoria, lasciando sul lastrico il rimanente settore. Viene quindi chiesta una radicale revisione del DPR.

Covid. Viene chiesta una più equa ripartizione dei fondi di sostegno legati alla pandemia. Purtroppo solo il 10%, circa, ha potuto beneficiare del sostegno.

Mobilitazione permanente. Nell’ambito di un documento intitolato Mani Pulite sulla Comunicazione il Presidente della REA Antonio Diomede sostiene che “la manifestazione del 10 giugno 2021 è solo  l’inizio di una serie di proteste articolate che svolgeremo in tutte le regioni italiane sedi del Mise e di Agcom. La manifestazione verrà in ogni caso ripetuta a Roma il 4 ottobre a Roma,  allo scopo di riaffermare il rispetto degli articoli 21 e 41 della Costituzione,  sulla libertà di pensiero e d’impresa. Due libertà per le quali Peppino Impastato, con la sua Radio Aut, è stato ucciso dalla Mafia. Oggi”, ha sostenuto ancora Diomede, “se non si interviene efficacemente sul rispetto della Costituzione, dalla Mafia Rossa c’è il pericolo di finire nelle mani della Mafia Bianca in giacca e cravatta”.

Sulla manifestazione sono usciti numerosi articoli e servizi televisivi e radiofonici ripresi e ritrasmessi sull’intero territorio nazionale. Di seguito riportiamo, a titolo di esempio, due video realizzati da emittenti locali

VIDEO SULLA MANIFESTAZIONE