Tra i 10 argomenti affrontati dal Movimento Tutela Sociale (che ha diramazioni anche all’estero) figura l’Ambiente. E quando si parla di Ambiente necessariamente si deve anche parlare dei diritti  degli animali. Infine, quando si parla di animali non è possibile non affrontare il delicato argomento della caccia che, in ogni caso, non costituisce l’unica violenza compiuta su questi esseri viventi che hanno diritto a vivere come noi su questo pianeta. Ogni volta che si parla di caccia c’è quasi sempre una reazione molto forte (a volte violenta) da parte dei cacciatori che sostengono generalmente: la caccia è sempre esistita, dà lavoro a migliaia di persone, aiuta a mantenere un equilibrio naturale tra le specie, la carne viene mangiata anche da chi si oppone alla caccia. In parte sarà anche vero ma non è questa  la sede per approfondire le diverse argomentazioni. Rimane, invece, sospesa una domanda, forse tanto ingenua quanto elementare: come è possibile provare piacere a uccidere per sport o per divertimento un essere vivente che quasi sempre non ci dà alcun fastidio?  Credo che finché non arriverà una risposta convincente firmare per il referendum diventa un gesto quasi automatico (Rainero Schembri, Coordinatore del Movimento Tutela Sociale). 

 

 

Il movimento Ora Rispetto per tutti gli Animalida anni è attivo e lavora con lo scopo di migliorare le leggi vigenti, di rafforzare una coscienza ambientale, di aumentare la consapevolezza nei confronti di problematiche pressanti e urgenti, come quelle legate ai danni provocati dall’inquinamento, dal disboscamento selvaggio, dagli allevamenti intensivi. I referendum costituiscono una grande opportunità, una possibilità concreta e condivisa con i cittadini, per cambiare definitivamente in meglio, per invertire la rotta che in questi anni ha portato al deterioramento dell’ambiente e al peggioramento della vita degli animali, deprivati del loro habitat.Il referendum sull’attività venatoria in Italia da finalmente facoltà ai cittadini di decidere attivamente, e non soltanto orientare il parlamento, in materia di diritti degli animali riconosciuti come esseri senzienti.Secondo il fondatore, Giancarlo de Salvo: “La modifica della legge 157/92 e l’abrogazione dell’art 842 del Codice Civile aboliranno definitivamente la caccia in Italia, salvaguardando la tutela degli animali”.

 

L’articolo 842 del Codice Civile recita nei commi 1 e 2: “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia a meno che il fondo non sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge (…)”. Di fatto in base alle disposizioni della legge 157/1992 e dell’articolo 842, risulta così garantita solo la proprietà di quei cittadini che possano permettersi costose recinzioni. Tutto questo risale all’epoca della legislazione del ventennio e rappresenta una violazione del principio di uguaglianza dei cittadini, oltre a costituire un pericolo non solo per la fauna, ma anche per chi vive o lavora in dette zone, senza calcolare i possibili danni ambientali e alle colture.La modifica della legge 157/1992 richiede l’abolizione di tutti gli articoli inerenti l’attività venatoria in Italia.

 

Il mondo animalista schiera finalmente il suo esercito per questa battaglia etica combattuta sul piano del diritto. Il Referendum rappresenta per questo un atto di fiducia nella partecipazione democratica dei cittadini, un richiamo senza precedenti verso la compattezza del mondo animalista e non solo, e uno stimolo per l’assunzione di responsabilità del singolo, perché ciascuno sia parte attiva di questo cambiamento epocale. La raccolta firme è prevista a partire dai primi di luglio 2021. A breve saranno resi noti i punti di riferimento e le postazioni predisposte nelle varie regioni italiane. Data l’importanza dell’evento, il Presidente del Movimento si rende disponibile per eventuali approfondimenti e interviste.

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Intervista video con il Presidente Giancarlo di Salvo