Foto: Quirinale

 

Pubblichiamo in ordine alfabetico i nuovi commenti sulla battaglia del Movimento Tutela Sociale per indurre il Parlamento a eleggere, nel febbraio del 2022, un Presidente dei cittadini intenzionato a stimolare la nascita di una Nuova Era Sociale. Per il prossimo futuro è invece auspicabile che l’elezione del Capo dello Stato avvenga direttamente da parte di tutti gli italiani (vedere articolo su Punto Continenti: http://puntocontinenti.it/?p=18498 ).  Sono gradite anche valutazioni sulle reali possibilità di avviare importanti riforme nel Paese (in grado di ridurre i gravi squilibri sociali esistenti) e sul ruolo della libertà di stampa, anche a livello locale. Chi volesse partecipare a questa raccolta di impressioni può scrivere a nuovostatosociale@gmail.com 

 

Camba Piera – Casalinga

Vorrei un buon padre di famiglia

Non hanno mai fatto nulla per quanto riguarda l’elezione diretta  del presidente  della Repubblica,  è  sempre colpa di quello precedente.  E la cosa brutta  è che non riusciamo a farci rispettare ne’ in Europa né all’estero. Vorrei  un presidente  che si comportasse come un buon padre di famiglia, è non è  un discorso limitativo.

Ciotti Mario – Giornalista

Una scelta fondamentale e non più procrastinabile

Il coinvolgimento di tutti i cittadini nella scelta del nuovo Presidente della Repubblica Italiana è fondamentale e non più procrastinabile. D’altronde l’Art. 87 comma 1 della Costituzione individua il Presidente come soggetto super partes il quale non rappresenta alcuna forza politica, ma la Nazione tutta nella sua unità. Quindi ben venga la proposta avanzata dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) per mezzo del Movimento Tutela Sociale che chiede la partecipazione di singoli ed associazioni affinché una scelta così rilevante per il nostro Paese non sia solo espressione di scelte politiche. Il nuovo Capo dello Stato andrebbe individuato nelle tante eccellenze che quotidianamente portano lustro all’Italia.

Di Gennaro Donato – Operatore turistico

Un nome? Luca Zaia

Sono per la Repubblica presidenziale. Voglio un Presidente che intervenga in un modo preciso, serio e onesto.  Sono per lo stile decisionista, come in USA e Gran Bretagna. Fuori dalla politica non mi viene in mente nessun nome di spessore. Di coloro che stanno in politica mi viene il nome di Zaia, governatore del Veneto. Per quanto riguarda il virus, ha salvato questa Regione dall’Italia e dal mondo. Se tutti avessero fatto come lui la situazione sarebbe molto migliore. Io sono molisano ma debbo riconoscere i meriti di chi ha gestito la pandemia in Veneto.

Griffoni Marco – Giornalista ex ex vice caporedattore di Rai International

Il rischio di una grande confusione

Facciamo finta per un momento che ad ognuno di noi venga chiesto un nome da eleggere per la presidenza della Repubblica. Ne potrebbe scaturire un’incredibile confusione, democratica ma ingestibile. In assenza di una elezione diretta del capo dello stato, ci teniamo le indicazioni dei Grandi Elettori ( leggi le segreterie dei partiti) che a febbraio dovranno decidere. Mancando la disponibilità di Mattarella ad un bis del mandato, le manovre politiche sono cominciate da tempo. Per adesso sono sotterranee, anche se un nome spunta da qualche mese. Ma il nodo è intricato. Chi potrà rappresentare l’unità del Paese che unito non è? Chi potrà tentare di rimuovere gli ostacoli alla reale unità sociale in un momento, tra l’altro cosi difficile per la pandemia, senza intralciare governo, parlamento e altre istituzioni importanti, una per tutte: la magistratura. Chi potrà rappresentare degnamente i nostri cittadini residenti all’estero, e sedere con autorevolezza con i grandi della terra?

Jacometti Enrico – Amministratore Armando Editore

Basta con gli obblighi di casacca

Condivido totalmente con il Movimento Tutela Sociale sulla necessità di avviare un dibattito affinché nel caso di una auspicata modifica della nostra Costituzione venga inclusa la modifica relativa alla elezione del Presidente della Repubblica. Concordo anche sul fatto che questa elezione dovrebbe avvenire attraverso il suffragio universale dei cittadini affinché una persona onesta, competente, efficace, equilibrata e non rispondente ad obblighi di casacca, possa rappresentare al meglio la volontà del Paese. Per il futuro occorre certamente sollecitare un dibattito per fornire indicazioni ai partiti su eventuali candidati che abbiano la statura e le doti necessarie a tutelare la democrazia e il prestigio del nostro Paese.

Lo Cascio Andrea – Commerciante)

Di sicuro si può fare di meglio

Il Presidente deve essere impegnato nel sociale, deve essere vicino al popolo. Gli italiani hanno bisogno di una figura di questo genere, che ci possa rappresentare autorevolmente. Non ho in  mente qualcuno che potrebbe ricoprire questa figura comunque sono sicuro che si possa fare di meglio.

Marchionni Mauro – Ingegnere

Solo la tecnologia potrà sconfiggere gli asfissianti partiti

Le critiche del Movimento alle modalità di elezione del presidente sono più che giuste e rientrano nel quadro più generale della gestione attuale del nostro sistema democratico che si basa sulla mediazione dei partiti tra il popolo e la classe politica dominante. Il problema è che nel XXI^ secolo risulta ormai difficile attribuire ancora ai partiti la funzione, gli scopi e i poteri che avevano prima dell’era digitale quando era ovviamente impossibile, per popolazioni di milioni di individui, eleggere direttamente e per alzata di mano, come accadeva nel senatus romanorum, il capo supremo di turno. E sono così nati i partiti che però da noi, lungi dal coagulare gli interessi di determinate classi sociali, sono diventati solo centri di poteri, di intrallazzo e, spesso, di malaffare. Tutto, in Italia, deve passare attraverso il vaglio e l’approvazione delle segreterie dei partiti ove le varie nomine pubbliche, gli appalti e le decisioni più importanti vengono stabiliti non per meritocrazia ma solo per “quote”, così come stabilito dal pazzesco manuale Cencelli, redatto più di mezzo secolo fa ma ancora assolutamente in auge e scrupolosamente rispettato.

La soluzione ovvia c’è già ed è quella di abolire gli asfissianti partiti servendosi della attuale tecnologia informatica che permetterebbe facilmente a ciascuno di eleggere chicchessia anche se in modo diverso e molto più efficiente, e democratico, di quanto già proposto dal Movimento cinque stelle.

Palozzi Monica – Amministratrice della Pragmata editore

Molto difficile individuare il candidato giusto

Trovo che quanto il movimento stia promuovendo sia giusto nel contenuto, ovvero un Presidente della Repubblica che rappresenti veramente i voleri del suo popolo, tuttavia penso anche che nessun cittadino medio – e anche molti di quelli che hanno studiato legge, politica ed economia – sia in grado di fare una giusta valutazione dei candidati alla presidenza, ed è per questo che abbiamo votato i nostri rappresentanti al Parlamento, perché selezionino per nostro conto chi possa svolgere tale ruolo nel modo più conveniente.

Sinceramente, io non saprei chi votare, perché non ho gli elementi di conoscenza giusti per valutare chi possa essere il migliore, dovrei prima studiare scienze politiche, le biografie complete dei candidati alla presidenza e come e perché le loro azioni precedenti possano aver influito favorevolmente all’amministrazione della repubblica. Queste mie lacune mi tengono cauta e assente dalla politica da sempre.

Spagnuolo Pietro – Giornalista e Presidente del Gruppo Attività Sociali per gli Anziani del MTS

L’importanza di una libera informazione

Un cittadino qualunque o un politico? La cosa migliore è che fosse un cittadino, magari anche politico, ma che fosse veramente libero. Affinché ciò avvenga è fondamentale che ci sia una libera informazione in grado di far emergere i tanti diritti da salvaguardare, perché prima di tutto c’è la dignità delle persone. Preferisco non fare nomi ma ci sono sicuramente degli esempi che si possono configurare come candidati credibili

Renato Tosti – Agricoltore

Vorrei che s’interessasse anche dei problemi della terra

Come tanti altri settori anche l’agricoltura sta vivendo un momento molto difficile, a causa anche del drastico cambio del clima. Per fortuna molti giovani hanno riscoperto il piacere di lavorare sui campi. Però hanno bisogno di assistenza tecnica e di incentivi. Ecco, mi piacerebbe un Presidente, possibilmente eletto direttamente, che fosse vicino vicino a questi giovani.

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Video-clip del Movimento Tutela Sociale