Foto: La Vela della REA davanti alla RAI. Nel riquadro il presidente Antonio Diomede mentre espone al Parlamento Europeo i problemi della comunicazioni in Italia. 

 

Nell’ambito di una riunione Skype numerose emittenti Radio e Tv hanno preso una importante decisione: d’ora in poi prima dei notiziari quotidiani leggeranno un duro Comunicato di protesta (riportato di seguito). L’obiettivo è contrastare il progetto del MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) e dei potentati collegati che rischia di portare alla chiusura centinaia di emittenti locali. Per la TV, come sappiamo, se attuato il T2 come lo hanno progettato, è prevista la chiusura del 70% delle emittenti  locali che occupano oltre 5000 dipendenti e 1000 giornalisti. Le radio e Tv intendono informare l’opinione pubblica e la parte sana del Paese sugli intenti anticostituzionali che, a giudizio di Antonio Diomede, Presidente della REA (Radio Televisioni Europee Associate),  denota la presenza di  “mani sporche interessate a portare il Paese sulla via di una subdola forma di dittatura non dichiarata ma attuata nei fatti”.

 

TESTO CHE VIENE TRASMESSO QUOTIDIANAMENTE DALLE RADIO E TFV LOCALI

 

L’informazione è stata dichiarata di interesse generale da 3 sentenze della Corte Costituzionale ed è protetta dall’articolo 21 della Costituzione per il principio  del pluralismo dell’informazione sia in ambito nazionale che locale.

Le emittenti  associate alla REA – Radiotelevisioni Europee Associate – denunciano pubblicamente il tentativo in atto da parte di Ministero, Partiti e Movimenti politici di ridurre questo potenziale informativo ad un numero limitato di emittenti facenti capo a note lobbyes e gruppi di potere, peraltro con finanziamenti a fondo perduto,  a discapito delle centinaia di  emittenti che tutti i giorni informano con serietà e professionalità le nostre comunità

Le radiotelevisioni locali occupano oltre 5.000 dipendenti e più di 1.000 giornalisti,. Offrono opportunità a centinaia di giovani che vogliono intraprendere la strada dell’informazione e della televisione. Questo comunicato è rivolto a voi che ci state seguendo. I giornali, le testate e le tv nazionali ignorano coscientemente la situazione in cui si trova il settore dell’emittenza locale non supportando nè informando i cittadini sulle criticità del settore.

Aiutateci a diffondere questo messaggio se non vorrete nei prossimi mesi vedere questo schermo “nero”. Chi difende la tv locale, difende la comunità ed esige Mani Pulite sulla Comunicazione!

 

Videoclip 

La storica manifestazione della REA avvenuta il 20 ottobre 2018 davanti al Ministero per lo Sviluppo Economico.