Foto: Il Quirinale

 

Punto Continenti (www.puntocontinenti.it) pubblica in ordine alfabetico 10 nuovi commenti sulla battaglia del Movimento Tutela Sociale per indurre il Parlamento a eleggere, nel febbraio del 2022, un Presidente dei cittadini intenzionato a stimolare la nascita di una Nuova Era Sociale. Per il prossimo futuro è invece auspicabile che l’elezione del Capo dello Stato avvenga direttamente da parte di tutti gli italiani (vedere articolo su Punto Continenti: http://puntocontinenti.it/?p=18498 ).  Sono gradite anche valutazioni sulle reali possibilità di avviare importanti riforme nel Paese (in grado di ridurre i gravi squilibri sociali esistenti) e sul ruolo della libertà di stampa, anche a livello locale. Chi volesse partecipare a questa raccolta di impressioni può scrivere a nuovostatosociale@gmail.com 

Importante Novità: In aggiunta al Notiziario ‘Un Presidente dei Cittadini’, la REA, attraverso Punto Continenti, avvierà altri tre notiziari. Il primo è intitolato ‘Per un Presidente dei cittadini’ ‘, il secondo Politici & Sociale, il terzo ‘Giornali e giornalisti per il sociale’ e il quarto ‘Organizzazioni,  Associazioni e Imprese per il Sociale’. I quattro notiziari riporteranno in estrema sintesi le varie iniziative, dichiarazioni o realizzazioni orientate a favorire la nascita, sia in Italia che all’estero, di una Nuova Era Sociale. Naturalmente verranno pubblicate anche le attività che, a giudizio del Movimento Tutela Sociale, vanno nella direzione opposta. L’obiettivo è far emergere chi sono i veri amici o nemici dello Stato Sociale. 

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Augusto Bruna e Brancaglione Marcus – Operatori Sociali in Brasile – Re Civitas

4 riflessioni dal Brasile

Sulla base dell’esperienza internazionale occorre tenere presente 4 considerazioni: 1) La creazione di una Nuova Era Sociale non può prescindere da un forte sostegno da parte del Presidente della Repubblica. E’addirittura una questione simbolica, d’immagine. Se non si sente impegnato il Capo dello Stato chi lo dovrebbe essere? 2) Sul piano internazionale, solo una figura esemplare, che ha contrastato nel proprio Paese la violenza, i monopoli, gli sfruttamenti, gli squilibri sociali, ha le carte in regola per spingere altri Paesi e altri Presidenti ad accordarsi su progetti di sviluppo sociale su scala planetaria; 3) Un Presidente senza una forte sensibilità per il sociale può anche essere un grande tecnico con consistenti capacità manageriali ma alla fine creerà solo un deserto per quanto riguarda i rapporti umani, alimentando egoismi e interessi particolari. E così, nel disinteresse generale, alla fine sarà solo lui a comandare. 4) Un Presidente dinamico e intraprendente deve essere autorevole ma non autoritario. Come diciamo in Brasile, Democracia sempre mais, e nunca menos, porque “Ditadura nunca mais” (Democrazia sempre di piùe mai di meno, perché dittatura mai più).

Bertini Riccardo – Manager

Il Capo dello Stato va eletto da tutti, anche dagli italiani all’estero.

Credo che sia proprio venuto il momento di far eleggere un Presidente direttamente dal popoloche deve essere una persona non obbligatoriamente di estrazione politicama una persona che ha degli interessi sociali, che ambisca a tutelare le esigenze di chi lo vota e non delle classi privilegiate. Poi deve essere una persona conosciuta all’estero, che abbia una sua influenza e che sia preoccupata a curare anche gli interessi degli italiani residenti fuori dai confini nazionali, che sono cittadini come noi, che fanno parte della Nazione italiana, e che hanno gli stessi diritti e doveri. Speriamo che il prossimo Presidente della Repubblica che, purtroppo, ancora una volta non sarà eletto dal Popolo, incida politicamente affinché si arrivi quanto prima a un’elezione diretta del Capo dello Stato.

Crozzoli Gualtiero – Presidente dell’Associazione L’Artigiano  

Auspico un’alleanza tra gli artigiani e le radio e Tv locali.

La grande tradizione artigianale è sempre stata uno dei punti forte dell’economia italiana, insieme a quella delle piccole e medie aziende. Ebbene da circa cinque anni assistiamo a una continua chiusura delle imprese artigiane. E’ in atto una degenerazione del sistema per cui s’impone una presa di coscienza che superi l’ostacolo. L’Associazione Culturale Artigiano sostiene che la manualità e l’ingegno vanno supportate da leggi e misure capaci di frenare la tendenza al fallimento per innescare, invece, un circuito virtuoso teso alla creazione di piccole industrie che, come detto, hanno fatto la ricchezza della Nazione, nonostante la mancata coscienza critica della politica.E’ necessario rivitalizzare l’artigianato italiano attraverso la riduzione dei costi fissi e delle tasse e non con le semplici parole.  L’artigianato è alla base dell’arte ed è un tesoro per il mondo intero. Ci vuole un piano di rilancio fuori dagli schemi che ormai sono decadenti. L’Italia non deve scimmiottare  gli altri ma deve sviluppare un nuovo pensiero critico.In questo contesto occorre anche sostenere per il futuro l’elezione diretta e popolare del Capo dello Stato. Bisogna caratterizzare questo cambiamento. Io conto molto anche sul sostegno degli organi d’informazione a livello locale. Dobbiamo creare una grande alleanza nell’ambito del mondo produttivo contro chi usurpa la coscienza nazionale, per liberarci finalmente dalle leggi che paralizzano l’impresa.

Franza Enea – Prof. UNIPACE – Università internazionale per la Pace creata dalle Nazioni Unite

Le aspettative del mondo accademico

L’Università Internazionale per la Pace è molto vicina al Movimento Tutela Sociale. Già abbiamo attivato una serie di gruppi di studio e di lavoro, per quanto riguarda il Reddito Universale. Si tratta di un tema prioritario, soprattutto dopo l’emergenza Covid, se non vogliamo lasciare tante famiglie in una condizione disperata, come sta avvenendo non solo in Italia. So che il Movimento Tutela Sociale sta lavorando molto sulla nomina futura di un Presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo. Certo è una cosa da avvenire mentre ora bisogna concentrarsi sulla nomina del prossimo Presidente, che deve essere un Capo di Stato vicino alla gente e contribuire a imprimere una svolta in direzione di una Nuova Era Sociale. In conclusione, tirando le somme, l’Università per la Pace e il Movimento Tutela Sociale sono, comunque, vigili e lavorano in questa direzione cercando di dare anche una mano a risolvere un gravissimo problema che il Covid ha moltiplicato nel mondo. Parlo della fame che non è soltanto un problema dell’Africa o del Terzo Mondo ma lo abbiamo anche qui a casa nostra, nonostante che proprio a Roma si trovi la sede centrale della Fao, l’Agenzia delle Nazioni Uniti per la lotta alla fame del mondo. Ebbene, anche dalla Fao ci aspettiamo qualcosa.

Mariani Luisa – Regista teatrale e televisiva

Sosteniamo la cultura

Si parla sempre più di cittadinanza partecipata e che così sia!! Una democrazia moderna non deriva solo dalla giustizia dei propri governanti ma si  attua mediante la collaborazione attiva dei cittadini attraverso pratiche di civiltà condivisa  in  un dialogo vivo con le istituzioni al fine di garantire il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. È ora di una repubblica presidenziale, in cui  il Presidente sia nominato a suffragio universale. Ed è ora di  eleggere una persona,  una donna, al di sopra delle parti, non esponente di un partito, che si occupi del  risanamento  economico e finanziario dell’Italia e  di conservazione e rivalorizzazione dei suoi beni culturali,  dando spazio soprattutto al rinnovamento  dello spirito della nostra mente per vedere  con gli occhi del cuore secondo principi di solidarietà. Sarebbe auspicabile la fioritura di ” centri dell’anima” dove alimentarsi per una  visione della vita più sana ed equilibrata. Penso, ad esempio, ai luoghi teatrali dove nutrirsi attraverso letture e dialogo.

 

Martinez RosaliaPresidente della PyME, piccole e medie industrie messicane

Gli italo-messicani sperano in un Presidente italiano ‘Social’. 

Per realizzare un’autentica riforma Sociale è fondamentale che oltre a un Presidente con una forte sensibilità per i problemi sociali, ci sia un deciso sostegno dei mezzi d’informazione. “Benedette Reti Sociali”, ha dichiarato recentemente il Presidente del Messico Manuel Lopez Obrador. “Ringrazio e riconosco” ha sostenuto ancora il Presidente, “le centinaia e forse migliaia di piccole radio e tv e internet che rappresentano direttamente la voce del popolo messicano e che nel corso della mia amministrazione avranno tutto l’appoggio della Presidenza della Repubblica messicana: loro avranno la priorità nell’informazione e non saranno più solo una grande catene di comunicazione”. Collegandomi, a questo punto, alla realtà italiana, posso assicurare che moltissimi italo-messicani e italiani residenti all’estero vedrebbe con grande piacere che anche in Italia venga eletto un Presidente Sociale, magari in futuro scelto direttamente dal popolo.

Martino Antonio – Professore Emerito Università di Pisa e Università Salvador di Buenos Aires (Argentina) 

Valorizziamo gli interscambi culturali

A noi italiani che viviamo all’estero, io vivo in Argentina, ci interesserebbe molto che il prossimo Presidente italiano si occupasse anche di noi italiani che non abitiamo nella penisola. Siamo in molti e abbiamo una vita culturale decisamente importante che va mantenuta attraverso libri, conferenze e altre iniziative culturali. Sarebbe poi interessante se il Presidente, attraverso le diverse occasioni che ha di influenzare il Parlamento, stimolasse alcune attività specifiche come, ad esempio, la traduzione per l’estero di libri di autori italiani o, viceversa, la traduzione di autori residenti all’estero per il mercato italiano. Questo scambio potrebbe essere a vantaggio di tutti.

Patella Maria Grazia – Organizzatrice di eventi lirici internazionali 

Non basta andare alla Prima della Scala

Come organizzatrice di eventi culturali operante nel campo della lirica mi fa sempre un grande piacere vedere il Presidente della Repubblica andare alla mostra del Cinema di Venezia, alla prima alla Scala di Milano o al Teatro dell’Opera di Roma. Ma la lirica, forse la più tipica espressione artistica italiana non si sostiene solo andando nei grandi templi della musica che già godono di consistenti contributi pubblici. Si sostiene con incentivi fiscali e promozionali riservati ai tanti Teatri di provincia che, come molti altri settori soffrono e soffocano nella burocrazia. Inoltre si sostiene con un’adeguata eduzione musicale nelle scuole e poi con una capillare informazione. Da questo punto di vista esprimo il mio apprezzamento per l’attività della REA, un’associazione che raggruppa moltissime radio e televisioni locali e che ha sempre dedicato una grande attenzione agli spettacoli culturali di qualità. Infine mi sono convinta che il Presidente della Repubblica debba essere eletto direttamente dai cittadini. Deve essere un uomo con una forte sensibilità per la cultura e per il sociale, che poi sono due facce di una stessa medaglia perché senza cultura non ci può essere un vero risanamento sociale nel nostro Paese.

Rizzo Marco – Segretario Generale del Partito Comunista

Per avere uno sbocco occorre una visione

Oggi la società si evolve rapidamente e nella rapidità le persone hanno un loro ruolo. La storia, le vicende umane hanno sempre visto soggetti capaci a determinare certe azioni e, quindi, l’elemento della personalizzazione ha la sua validità non solo nella politica ma nella vita quotidiana. Attualmente siamo nel semestre bianco del Presidente della Repubblica e, di conseguenza, appare normale che si valuti il protagonismo della singola persona. Non dimentichiamo, poi, che il Presidente ha un potere non indifferente: è il comandante dell’esercito, il capo della magistratura, indirizza i servizi segreti, ha il potere di costituire Governi e di dare l’incarico a formare il Governo. In sostanza, il Presidente della Repubblica ha in Italia un potere significativo.Negli anni si è molto discusso se era opportuno eleggere direttamente o meno il Capo dello Stato. Io penso che in generale si debba tenere conto della voglia di cambiamento della società: una società che non sopporta più quello che sta accadendo ma non vede sbocchi. E quando non si vedono sbocchi, si pensa e ci si illude che possa arrivare una persona in grado di compiere una svolta. Tuttavia, una svolta priva di idee, prospettive e visione è molto difficile che possa compiersi. Detto ciò non c’è dubbio che in passato alcuni personaggi significativi nel campo della storia, della politica, dell’economia hanno dato le ‘gambe’ alle idee. Stiamo sicuramente attraversando un passaggio difficile e cruciale: io sono un marxista e ho un’idea precisa dei rapporti di forza esistenti nella società e tra persone che muovo le cose e le questioni. Quindi faccio affidamento su alcuni singoli uomini ma con una visione laica, nella consapevolezza che l’elezione del Prossimo presidente avviene in un momento molto difficile e che segnerà il futuro del nostro Paese.

Sugamele Giuseppe – Segretario Generale del Sindacato Libersind/Confsal

Un Presidente vicino ai lavoratori

Il mondo del lavoro oggi con le nuove tecnologie bisogna fare i conti.  C’è il problema della robotizzazione dove il lavoratore, il tecnico, l’operaio in qualche maniera viene messo all’angolo. Le tecnologie vanno cavalcate, vanno gestite, è l’intelligenza dell’uomo che deve fare questo. Noi abbiamo bisogno delle nuove tecnologie perché i lavori pesanti, i lavori pericolosi, che comportano morti sul lavoro è una cosa seria, molto seria.Da sindacalista penso sarà il grande tema del futuro. Fatta questa premessa mi auguro che il prossimo Presidente venga eletto dal popolo, venga eletto dai grandi elettori, venga eletto dalla gente perché questo sarebbe il Presidente di tutti. Non può essere il Presidenti di pochi e, quindi, lottizzato con tutti i problemi che ci sono. Mi auguro che il prossimo Presidente della Repubblica sul Sociale faccia la sua battaglia e venga incontro a questi problemi del lavoro, dell’ecologia, delle fabbriche.

 

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Videoclip del Movimento Tutela Sociale