Amici creiamo un forte Gruppo di Pressione per portare al Quirinale un Presidente particolarmente sensibile alle tematiche sociali. Riportiamo di seguito la lettera di Antonio Diomede, Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate). Mandateci la vostra opinione e se volete partecipate al Gruppo di Pressione con idee e proposte. Insieme sapremo anche suggerire entro la fine dell’anno un nome autorevole.   Scrivere a: nuovostatosociale@gmail.com Rainero Schembri (Coordinatore del Movimento Tutela Sociale).   

 

 

Cari amici,

prima di parlare dell’assoluta necessità di spingere le forze politiche ad eleggere tra breve un Presidente della Repubblica particolarmente sensibile alle tematiche sociali, è opportuno fare una breve precisazione. Oltre a operare nel campo della comunicazione, assistendo numerose piccole e medie radio e televisioni, la REA (Radiotelevisioni Europee Associate) in più di 40 anni di attività ha sempre collocato le problematiche sociali al centro della sua attività. Del resto, Informazione e Sociale sono strettamente collegate, perché non c’è tutela sociale senza una corretta informazione. Partendo da questa premessa, nel corso degli anni sono state combattute numerose battaglie insieme al Movimento Tutela Sociale, un Movimento d’opinione che opera su scala internazionale): battaglie intese non solo a preservare la libertà dell’informazione ma anche a garantire i diritti sociali indispensabili per assicurare condizioni di vita dignitose a tutti.

 

Per un Presidente dei cittadini. Recentemente, ma con largo anticipo rispetto alla data dell’elezione (febbraio 2022), abbiamo cominciato ad occuparci delle prossime elezioni presidenziali. Siamo, infatti, assolutamente convinti che per riuscire a compiere una grande riforma sociale è fondamentale che al vertice supremo dello Stato ci sia una persona, oltre che competente e onesta, anche fortemente orientata a sollecitare il mondo politico ad occuparsi dei più poveri e sfortunati. Giusto per disegnare un ipotetico identikit, possiamo dire che il prossimo Presidente dovrebbe comportarsi come “Un buono padre di famiglia che ama ugualmente tutti i suoi figli ma che ha sempre un occhio di riguardo per quelli più sfortunati e indifesi”. Del resto è proprio questa figura che la maggioranza degli italiani auspica, come lo abbiamo potuto constatare attraverso numerosi servizi e indagini giornalistiche.

 

Come raggiungere questo obiettivo. Come sappiamo, ai sensi dell’art. 83 della Costituzione il Presidente della Repubblica italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’Assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta. Nella sostanza, i comuni cittadini (finché non ci sarà un’apposta riforma costituzionale) continueranno a non avere alcuna voce in capitolo. E se proprio vogliamo dirla tutta, a scegliere il Presidente non è neanche il Parlamento in seduta comune ma, nella concretezza, solo una decina di Capi partito.

 

Una proposta alternativa. Per la REA e tante altre associazioni ad essa collegate, qualcosa si può fare, almeno sul piano simbolico. Una strada potrebbe essere quella di individuare (sentendo le varie opinioni della gente) una candidatura ‘esterna’ al Palazzo che rispecchi un pensiero alternativo. Questa candidatura potrebbe essere portata in Aula da una qualsiasi forza politica o anche solo da alcuni parlamentari autonomi, almeno in occasione delle prime tre votazioni, quando occorre una maggioranza quasi irraggiungibile. Sarebbe, di sicuro, un segnale molto forte della volontà popolare che potrebbe indirettamente incidere anche sulla successiva scelta del Presidente gradito ai partiti (scelta quasi inevitabile).

 

Del resto, sappiamo che all’inizio delle votazioni, tutti i partiti per ragioni tattiche tendono a portare avanti le cosiddette candidature di bandieradestinate regolarmente a essere bruciate e che servono solo a spianare la strada ai candidati graditi ai vertici. Ebbene, per una volta ci fa piacere immaginare che qualcuno si dimostri disponibile ad agire controcorrente e a sostenere una candidatura simbolodi una nuova visione sociale espressa dai comuni cittadini.

 

Impegno collettivo. A questo punto è importante che si attivino con convinzione tutti coloro che non vogliono interpretare ancora una volta il ruolo di semplici spettatore passivi di una decisione che riguarda tutti. Fate sentire la vostra voce. Indicate cosa vi aspettate del nuovo Presidente. Scrivete se siete d’accordo che quanto prima si debba arrivare anche in Italia (come in tantissimi altri Paesi occidentali) all’elezione diretta del Presidente. E se conoscete dei Parlamentari sollecitateli a portare in Aula (almeno nelle prime votazioni) una candidatura popolare, un Presidente dei Cittadini. Il nome lo decideremo insieme sulla base delle indicazioni pervenute.

 

Antonio Diomede

Presidente della REA

 

Nota:

  • Ogni suggerimento va inviato a nuovostatosociale@gmail.com.
  • Movimento Tutela Sociale. E’ possibile seguire i vari interventi e le varie iniziative collegandosi alla pagina Facebook Movimento Tutela Sociale, un Movimento d’opinione internazionale promosso dalla REA e da diverse altre associazioni in Italia e tra gli italiani all’estero.

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