Foto: Il Quirinale

 

Punto Continenti (www.puntocontinenti.it) pubblica in ordine alfabetico 10 nuovi commenti sulla battaglia avviata dal del Movimento Tutela Sociale per indurre il Parlamento a eleggere, nel febbraio del 2022, un Presidente dei cittadini intenzionato a stimolare la nascita di una Nuova Era Sociale, nella speranza che in futuro l’elezione del Capo dello Stato avvenga direttamente da parte di tutti gli italiani (vedere articolo su Punto Continenti: http://puntocontinenti.it/?p=18498 ).  Sono gradite anche valutazioni sulle reali possibilità di avviare importanti riforme nel Paese (in grado di ridurre i gravi squilibri sociali esistenti) e sul ruolo della libertà di stampa, anche a livello locale. Chi volesse partecipare a questa raccolta di impressioni può scrivere a nuovostatosociale@gmail.com 

In aggiunta alla Sezione  ‘Un Presidente dei Cittadini’, sono attivi tre notiziari:

1)  Politici & Sociale;

2) Organizzazioni,  Associazioni e Imprese per il Sociale’.

3) Giornali e giornalisti per il sociale’;

———————-

Angelini Marco  – Artista visuale 

Il potere salvifico dell’arte. In questa contemporaneità caratterizzata da ritmi frenetici, che ci vuole rapidi, pragmatici, flessibili, vorrei un Presidente delle Repubblica che garantisse un punto d’approdo. L’arte ci fornisce la concreta possibilità di entrare in contatto con noi stessi, rafforzando la consapevolezza della nostra dimensione soggettiva. L’arte – nel dialogo ch’essa intreccia con il mondo – può ridonare visibilità alla vita. Una vita democratica fatta di partecipazione alla vita della società civile organizzata e delle istituzioni. Gli adulti integrati nelle istituzioni vivono il travaglio dei cambiamenti repentini della società attuale facendo i conti con gli elementi costitutivi della partecipazione profondamente modificati, come il tempo (sia quello realmente a disposizione che quello interiormente misurato) e lo spazio (sia quello realmente vissuto che quello interiormente concepito). Vorrei quindi un Presidente, nominato a suffragio universale, più vicino alla vita e all’arte che ci aiuti a recuperare quell’attenzione e quella consapevolezza proprie del nostro mondo interiore necessarie all’interazione con gli altri e alla costruzione di rapporti intensi e soddisfacenti.

Un Presidente vicino alla vita e all’arte

 

D’Alatri Carlo Musicista e scrittore

Credo che stia crescendo una coscienza nuova per la quale il nostro mondo non è soltanto un limone da spremere; è una sensibilità che si sta radicando specialmente tra molti giovani che guardano più alle leggi della natura e del benessere mentale che a quelle del mercato. Dovremo lavorare per una scuola pubblica migliore perchè abbiamo bisogno innanzitutto di cultura e di amore per la nostra patria. Lasciare al privato la possibilità di crescere infinitamente vuol dire lasciar vincere l’egoismo e se vince l’egoismo si coltiva ignoranza e il pianeta non ha futuro. Non è questione di destra o sinistra ma di equilibri culturali tra i popoli ed il pianeta. In teoria mi sembra giusto e logico che questo avvenga, in realtà sono abituato a credere che la politica abbracci le sue tematiche solo per portare voti nel proprio sacco. Spero tanto di sbagliare. Sinceramente non so rispondere perchè non credo molto alla politica ed ai sistemi politici possibili, abbiamo nel mondo molte tipologie di democrazia ma quello che fa la differenza è soltanto la cultura di un popolo e l’amore per la sua nazione, mi sembra che l’Italia  scarseggi in questo senso.

Sono convinto che un vero stimabile Presidente della repubblica debba avere una sensibilità particolare per quella grande parte di popolazione che ha problemi economici, sociali e sanitari. Non solo per ragioni etiche e umanitarie poichè ogni benessere, anche quello dei più felici e dei più agiati, è imprescindibile da un equilibrio armonioso tra tutti gli elementi che compongono la società. Come per qualsiasi organismo uno squilibrio equivale a una malattia. Mi sembra urgente ed indispensabile.

L’importanza di stimolare la cultura e l’amor patrio

 

Dino Salini – Consulente aziendale

Io non me ne intendo molto di politica. Però credo che se una persona è brava a dirigere una grande azienda potrebbe anche dirigere bene una Nazione. Quindi non sarei contrario all’elezione, ad esempio, di Berlusconi se non fosse per la sua età che, obiettivamente, è un po’ troppo avanza. Fatta questa premessa posso dire che non mi dispiacerebbe l’attuale Presidente della Confindustria Carlo Bonomi, che mi sembra una persona con un certo carisma, competente, equilibrata e incisava. Sono poi favorevole a un’elezione diretta.

Carlo Bonomi potrebbe essere la scelta giusta.

 

Franza Edoardo Maria – Giornalista

Il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, rappresentante dell’unità nazionale, coordinatore e sorvegliante del potere legislativo, esecutivo e giudiziario. La figura che più incarna l’essenza della Carta Costituzionale, del complesso meccanismo di bilanciamento dei poteri che i Costituenti hanno pensato al fine di garantire un perfetto equilibrio. Questo non può, e non deve cambiare. Il Presidente che verrà deve farsi paladino di questo sistema, che è senza dubbio complesso, ma che garantisce l’equa distribuzione dei poteri dello Stato. Il Presidente della Repubblica che vorrei è una figura super partes, non un uomo politico, ma un dirigente prestato alla politica. Con questo non voglio dire che abbiamo bisogno di un “tecnico”, di un austero controllore, di un amministratore meticoloso. Certamente queste sono delle qualità che un Presidente della Repubblica dovrebbe avere, ma prima di tutto deve essere un rappresentante del popolo, un cittadino che abbia a cuore l’Italia; un personaggio autorevole, fermo e risoluto che faccia sentire la sua voce, e che senza esitazione si ponga a difesa della nazione.

Ci vuole un personaggio autorevole che si ponga a difesa della Nazione.

 

La Marra Cinzia Psicologa-psicoterapeuta.

La fiducia degli italiani nelle istituzioni politiche è in caduta libera: i partiti appaiono quanto mai delegittimati e non sono più considerati essenziali per il funzionamento della democrazia. Tuttavia, i cittadini italiani non sembrano aver perso la voglia di essere coinvolti  in attività di partecipazione sociale. Molteplici sono i settori che vedono nell’azione volontaria la possibilità di portare avanti progetti ed idee a sostegno della cultura, della salute, dell’imprenditorialità ecc. ecc. Tutti ambiti che in realtà dovrebbero essere maggiormente supportati da azioni di governo. Come le recentissime elezioni amministrative hanno dimostrato, vi è una totale sfiducia nella possibilità di apportare significativi cambiamenti alla situazione attuale e ciò si è manifestato essenzialmente nel gravissimo fenomeno dell’astensionismo. Chissà se un modo per superare questa grave impasse potrebbe essere il coinvolgere la popolazione in una scelta importante come l’ elezione del Capo dello Stato. E’ diffusa l’esigenza di individuare per tale ruolo una persona seria, sensibile alle reali necessità del popolo, desiderosa di mettere in atto azioni efficaci contro fenomeni quali la povertà, l’abbandono delle persone con difficoltà legate ai vari tipi di disabilità, il progressivo impoverimento delle istituzioni pubbliche territoriali, il femminicidio, la dispersione scolastica. Sarebbe quanto mai desiderabile, inoltre, affidare ad una donna un ruolo così importante, rendendo finalmente tangibile il raggiungimento della parità di genere tanto spesso sbandierata ma in realtà assai poco realizzata.

E’ l’ora di avere una donna Presidente

 

Marinelli Laura  – Avvocato

Riforma ed efficientamento della Giustizia. Il Presidente che vorrei dovrebbe essere il primo garante dello Stato di diritto e del suo corretto funzionamento :  “Uno Stato limitato e garantista, per la difesa dei diritti dei cittadini, uno Stato che si fondi sia sulla separazione dei poteri legislativo, giudiziario e amministrativo (gli ultimi due autonomi, ma subordinati alla legge) sia sulla coscienza che solo il diritto può dare alla società stabilità e ordine, con le sue norme chiare e certe, generali e astratte (e quindi impersonali), un diritto sempre subordinato a quella legge fondamentale che è espressa dalla costituzione e un diritto concepito per una lunga durata, perché deve garantire ai singoli la prevedibilità delle conseguenze delle proprie azioni”. Gli Effetti del malfunzionamento della giustizia italiana sul “sistema Paese” sono sotto gli occhi di tutti  e  i nostri “cattivi numeri” mettono impietosamente in vista i danni che ormai da tempo stanno provocando ai cittadini, alle imprese e all’intera Nazione. Sarebbe il caso di iniziare a dare assoluta priorita’ alla riforma e potenziamento di  questo settore cruciale,   procedendo anche attraverso una attenta osservazione della Giustizia  come  fatto e  processo organizzativo,  verificando  l’impatto economico e sociale del suo prodotto e soprattutto comprendendo  le cause che lo rendano inadeguato ai suoi scopi al fine di  adottare ogni misura per migliorarlo.

Si deve assolutamente occupare della giustizia

 

 

Rossetti Maurizio – Artista di Strada

Mi auguro che il prossimo Presidente del Presidente abbia una sensibilità rispetto all’arte.  Noi artisti spesso ci troviamo in difficoltà e la nostra arte non viene riconosciuta per quella che è. Cito il caso di Piazza Navona dove espongo i miei quadri. Per molto tempo i pittori versi non poteva esporre. C’erano le solite barriere burocratiche, i soliti favoritismi. Oggi, dopo lunghe battagli gli artisti sono tornati in piazza. E’ stato istituito un bando corretto dall’Amministrazione Comunale, che ha consentito ai veri artisti di riproporre le loro opere che spesso sono di buon livello. Un livello superiore, non siamo un suvenir. Naturalmente non parlo solo degli artisti di Piazza Navona ma di tutti gli artisti di strada, che fanno questo bellissimo mestiere: un mestiere privilegiato, fatto di tanta passione. Mi auguro che il prossimo Presidente abbia la necessari sensibilità per capire l’importanza di questa passione. Voglio aggiungere anche che sono favorevole a un’elezione diretta  come avvie negli Stati Uniti e in quasi tutti Paesi occidentali. Il popolo deve scegliere il suo Presidente. E lo sceglierà tenendo conto della sua sensibilità per l’arte  e per i rapporti con le persone.

Un presidente con la passione per l’arte

 

Rossi Natale Antonio  – Docente universitario, autore, co-presidente della Federazione Unitaria Italiana Scrittori.

“La domanda posta è interessante, provocante e disponente per chi sente la storicità dell’Italia, delle sue terre, dei suoi mari, delle sue mura, delle città – Roma in primis -,  dell’italica anche di quella non affidata al restauro o alla conservazione. L’epidemia di coronavirus che ha colpito l’umanità (non il mondo intero ché per fortuna selve, acque, pietre si salvano e non sono untori) richiede l’attenzione dei riflettenti che non vogliono passare inosservanti: occorre un Presidente che, sapendo che ci si salva tutti insieme, incarni disponibilità superiori all’Italia stessa, si slunghi oltre i limiti della Comunità Europea, s’assetti sulla universale misura dei diritti del genere umano (quindi senza distinzioni generiche, né di genere). Per essere deve essere con-donato di elevata cultura, con-sapevole di umanità e di saperi, con-corrente d’arte e di storia (non di quelle nazionali), con-sapiente dell’esistenza di un deposito di racconti umani (alla Barhes), con-fondanti d’ogni lingua e d’ogni mondo. Un presidente i cui confini non abbia dell’universo, né di questo nè di quello naso-insù, ma dell’umanità con gli specchi lunghi del digitale.
Un Francesco Rutelli per capirci, senza fare nomi d’altri meno idonei e, se proposti, per disorientare la scelta: che sappia che tutte le strade portano alla vita, alla linfa e all’acqua del battesimo, che sia un Presidente di genere (di genere uno e di genere due, di tre, fino a senza), che s’abbelli a produttore di natura delle opere dell’ingegno civile e sociale: che si con-doni di occhiali e tutto disponga senza indossarli. Indovina chi è?”

Valorizzare l’ingegno civile e sociale. Un nome? Francesco Rutelli

 

Tortora Silvano – Musicista

Credo che stiamo vivendo un momento di grande confusione collettiva. Avere un Presidente autorevole, anche se non autoritario ma rispettoso della Costituzione, potrebbe essere la soluzione. Tuttavia ci vuole anche molta esperienza e capacità di mediazione. Temo che allo stato attuale una sola persona risponda a questi requisiti: il premier Mario Draghi. Non sarà il massimo della simpatia ma mi sembra che sia il migliore. In fondo è una scelta quasi obbligata.

Una scelta quasi obbligata: Mario Draghi

 

Willy Forbert– Artista

Parlamentari? Difficile trovarne uno , Gratteri è il primo nome che mi viene in mente!

Un nome? Gratteri

x x x x x x x x