Nel riquadro il Presidente del Comitato Media e Minori Jacopo Marzetti. 

 

Il giorno18 novembre, si è insediato il nuovo Comitato per l’Applicazione del Codice di Autoregolamentazione Media e Minori. A presiedere questo Comitato, su indicazione  del Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, si trova l’avvocato Jacopo Marzetti.  In apertura dei lavori sono stati eletti i Vice Presidenti: Matteo Santini in rappresentanza degli utenti (Santini è in rappresentanza dell’Associazione Centro Studi e Ricerche sul Diritto della Famiglia e dei Minori), e Maria Eleonora Lucchin in rappresentanza delle emittenti e delle associazioni di settore (Lucchin rappresenta Mediaset, e guida la Direzione Documentazione e Analisi Istituzionale del gruppo).

 

Per il Presidente Marzetti l’obiettivo primario del Comitato sarà quello “ridare visibilità e centralità al lavoro del Comitato stesso, collaborare e vigilare per una televisione che rispetti rigorosamente le norme per il benessere dei nostri fanciulli”. Un altro obiettivo“sarà quello di regolamentare anche il web che sappiamo bene essere il pericolo più consistente che c’è oggi, con il coinvolgimento delle principali piattaforme social utilizzate dai giovani.Inoltre faremo”, ha dichiarato ancora, “attività di formazione e supporto alle famiglie e alle scuole, incontrando anche i ragazzi per ascoltarli e parlare con loro. Intendiamo infine coinvolgere maggiormente le reti televisive e le associazioni del settore che fino ad oggi non hanno partecipato e che sono sicuro, grazie a una maggiore visibilità e conoscenza del Comitato, saranno ben contente di essere coinvolte nel nostro lavoro di tutela dei bambini e dei ragazzi i quali, su questo siamo tutti concordi, in questo periodo più che mai hanno bisogno di essere protetti”.

 

Intervenendo, poi, a un forum promosso da Telefono Azzurro Marzetti ha dichiarato: “il nostro Comitato si occupa prevalentemente di televisione e radio, ma vorremmo entrare proprio nel merito dei media ed entrare in questo mondo complesso… c’è un organismo, che ogni social ha, che controlla ciò che viene scritto, ci sono magari delle parole chiave con cui si individua subito il contenuto da bloccare, ma un vero e proprio controllo non c’è”. Secondo Marzetti, “il Comitato Media e Minori potrebbe contribuire con l’educazione sul tema, è importante che il nostro obiettivo sia anche la formazione delle figure, anche familiari e di docenza, che avranno a che fare con i social”.

 

Tutti obiettivi sicuramente nobili e meritevoli di essere perseguiti. Ma ciò non ha impedito a tre Senatori di sollevare delle perplessità. Parliamo Elio Lannutti (Italia dei Valori), Margherita Corrado e  Luisa Angrisani (entrambi Gruppo misto) che hanno formulato un’interrogazione al Ministro Giorgetti.

 

“Sembra”, hanno sostenuto i Senatori, “che il ministro non abbia tenuto in alcun conto le legittime aspettative di utenti, istituzioni ed associazioni di settore, che invece il codice vorrebbe coinvolti nel processo di nomina: il medesimo articolo di “Key4Biz(il riferimento è a un articolo del quotidiano telematico “Key4Bizpubblicato il 2 novembre 2021 a firma di Angelo Zaccone Teodosi,) riporta alcune indiscrezioni ed osservazioni degli addetti ai lavori, secondo le quali il neo Presidente del rinnovato “Comitato Media e Minori”, sarebbe stato scelto direttamente dal ministro. Quanto al profilo del candidato scelto, l’avvocato romano Jacopo Marzetti (classe 1982), pur essendo stato per alcuni anni Garante per l’infanzia della Regione Lazio (carica di nomina esclusivamente politica), al tempo stesso non vanta un curriculum qualificato come esperto di comunicazioni elettroniche, né come studioso di media, ma piuttosto come amministratore giudiziario, liquidatore societario e curatore fallimentare (dal maggio scorso, come commissario straordinario di FarmaCap, azienda speciale farmasociosanitaria capitolina) e, soprattutto, ha avuto una precisa connotazione partitica, essendo stato membro del Consiglio municipale di Roma 2 (quartiere Parioli), dal 2008 al 2013, eletto nelle liste del Popolo delle Libertà”.

 

I Senatori parlano poi di una evidente superficialità ed approssimazione della gestione del dossier relativo alle nomine del ricostituito Comitato Media e Minori da parte del Ministro. Da registrare che anche  la REA (Radiotelevisioni Europee Associate),  rappresentata nel Comitato dal giornalista Rainero Schembri, non può esimersi dall’esprimere delle perplessità in merito alla decisione di inserire un rappresentante delle piccole e medie radio e televisioni nella lista dei membri supplenti senza diritto di voto, a differenza di quanto è avvenuto per i rappresentanti di altre emittenti, soprattutto quelle maggiori. Quali sono stati i criteri adottati per questa decisione e chi lo ha voluto? Mistero. Se, poi, vi è stata una svista, sarebbe bene che venisse corretta.

————-

Nota: Nel 2002, all’atto della costituzione del primo Comitato, la REA (Radiotelevisioni Europee Associate) presieduta dall’ing. Antonio Diomede, ha sollevato la questione se era compatibile che in un siffatto Comitato di vigilanza finalizzato a controllare i programmi radiotelevisivi facessero parte i rappresentanti delle emittenti. In ogni caso dal 24 febbraio al 31 marzo del 2014 la REA come membro effettivo del Tavolo tecnico per la revisione del Codice composto da RAI, Mediaset, La7, TV2000,  FRT e altri, ha contribuito all’elaborazione dell’attuale testo in vigore.