Nella foto il giornalista brasiliano Rodrigo Lopes di Zero Hora

Il giornalista Rodrigo Lopes, dell’importante giornale brasiliano Zero Hora ha dedicato un ampio servizio all’iniziativa promossa in Italia dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate), insieme a diverse Associazioni operanti nel sociale, di lanciare una candidatura popolare per la Presidenza della Repubblica, proponendo il nome del giornalista Rainero Schembri, insieme a quella dell’ex Vicepresidente della Corte Costituzionale Paolo Maddalena. Dopo che quest’ultima candidatura ha registrato in Parlamento  un buon consenso da parte di alcune forze dell’opposizione (tra cui anche la componente Alternativa), Schembri insieme all’intero gruppo REA ha deciso di appoggiare il noto giurista, autore di alcune importanti battaglie contro le privatizzazioni selvagge.

Il fatto che Schembri abbia vissuto per molti anni in America Latina, soprattutto in Brasile, ha destato non poca curiosità in questo grande Paese dove vivono circa 30milioni di italiani e oriundi italiani. Diverse sono state le richieste di interviste on line, sui giornali e nell’ambito delle radio e televisioni. L’ultima è stata realizzata dal commentatore politico Rodrigo Lopes del noto giornale Zero Ora.

Dopo aver spiegato come è maturata questa candidatura e del ruolo esercitato dalla REA, Schembri si è soffermato sui poteri forti economici e finanziari, sulla candidatura di Silvio Berlusconi (per 4 volte primo ministro) e dell’attuale capo del governo Mario Draghi. Schembri poi ha stigmatizzato il fatto che quasi tutti i partiti sono al Governo (con eccezione di Fratelli d’Italia a destra e alcuni gruppi della sinistra), e che da un’indagine REA è emerso che molti italiani si aspettano dal nuovo Presidente un forte stimolo a rilanciare lo Stato Sociale, nel frattempo in buona parte smantellato.

Schembri ha poi parlato del Movimento Tutela Sociale lanciato dalla REA attraverso una serie di video che solo nel mese di gennaio hanno registrato oltre 50mila visualizzazione e l’iscrizione di 1600 membri al Movimento.

A una domanda precisa Schembri ha spiegato che Draghi rimane una figura centrale anche se non è chiaro se diventerà Presidente o resterà primo ministro. Su questa scelta incideranno anche gli sviluppi dalla possibile guerra in Ucraina e la necessità di gestire gli aiuti europei: una sua uscita di scena potrebbe allarmare il mondo dell’alta finanza. Inoltre, la caduta di Draghi potrebbe provocare anche la caduta del governo e nuove elezioni: prospettiva che allarma molti Parlamentari che rischiano di restare a casa, tra cui i 5 Stelle, l’attuale primo partito che potrebbe andare incontro a una veradebacle, dato che ha deluso sotto molti aspetti.

Per riguarda le somiglianze tra il Brasile e l’Italia, Schembri ha sostenuto che è difficile fare un confronto tra un regime presidenzialista e uno parlamentare. Da registrare, comunque, che dall’indagine REA è emerso che moltissimi italiani ritengono che sia giusto che il Presidente venga eletto direttamente dai cittadini. Per quanto riguarda il Covid, Schembri ha segnalato che finalmente la situazione sta migliorando anche se milioni di italiani non si sono e non s’intendono vaccinare. A questo proposito Schembri, dopo aver dichiarato di aver compiuto il ciclo completo di vaccinazione, ha dichiarato di non condividere certe forme autoritarie di obbligare le persone a vaccinarsi e molti in Italia cominciano a parlare di dittatura sanitaria. Infine, nella parte conclusiva dell’intervista, Schembri ha raccontato alcune sue esperienze vissute da ragazzo in Brasile, sia a Porto Alegre (nello Stato del Rio Grande do Sul) che a Rio de Janeiro (complessivamente sono stati 18 anni).