Foto: Chioggia. Nel riquadro: Germano Costa.

Come cittadina di Chioggia non posso che rallegrarmi per una notizia che ha fatto il giro del Mondo: secondo l’autorevole New York Times, su 52 città da visitare nel 2022, Chioggia si trova al primo posto. Per la giornalista Anna Momigliano a questo punto occorre dirlo apertamente: “Chioggia non è la piccola Venezia, ma Venezia è la più grande sosia di Chioggia, che è più vecchia”. Si tratta, secondo la giornalista, “di un’affermazione che posiziona la città nella sua giusta collocazione, finalmente con una sua propria identità! Lo fa, strizzando l’occhio al mondo teutonico (usando il termine “doppelgänger”, sosia in tedesco). Siamo ad un passo dalla proclamazione delle 10 finaliste per il progetto di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2024, e i frutti di questo lavoro già si vedono. Chioggia viene descritta come un ricco luogo culturale e allora abbiamo la conferma dall’America che davvero Chioggia è pronta a svolgere il suo importante ruolo nel mondo della cultura italiana”.

A questo punto diventa d’obbligo fare il tifo per Chioggia come Capitale Italiana della Cultura 2024”. Ma non è solo la città a primeggiare nel mondo. Lo sono anche alcuni dei suoi cittadini. Tra questi figura certamente il pittore chioggiotto Germano Costa. Basta ricordare che le sue opere hanno partecipato fino al 30 gennaio alla mostra Parigi-Expo a “Le Porte de Versailles”. Il pittore è stato, infatti, scelto per esporre le sue opere all’interno del più ambito dei parchi espositivi di Francia.  

Ormai Costa viene considerato tra i pittori più importanti riconosciuti a livello internazionale e, già da molti anni, viene invitato da artisti francesi a unirsi a loro in esposizioni internazionali in Giappone, Cina, Corea del Sud e negli Usa. Nel corso della sua carriera ha esposto più volte in Francia, a Tokyo ogni anno dal 2017 al 2021 e, negli ultimi 20 anni, a New York, San Diego, Miami, Londra, Seoul e in Cina.

Nel mese di dicembre Costa è stato presente anche all’Art Fair Spectrum di Miami, in Florida. E seppure non andrà quest’anno a Parigi “l’importante – ha dichiarato – è che ci siano le mie opere e il nome di Chioggia”.