(Foto: Holly’s Good sullo sfondo all’Hall Of Fame di Las Vegas – USA).

Non entro nel merito se era più o meno opportuno uno spettacolo di “Burlesque” al Circolo Ufficiali delle Forze Armate,  con i venti di guerra che soffiano ai confini dell’Europa, dove si è esibita la celebre Holly’s Good, una delle più note artiste del settore (insieme a lei si è esibita Misty Night).

Prima italiana ad aggiudicarsi il  “Best Debut” all’Hall Of Fame di Las Vegas, Holly’s Good ha portato a casa il titolo “Most Classic 2019”. Sfogliando però la valanga di articoli pubblicati sui quotidiani nazionali, settimanali, TG e siti web, ho appurato che molte sono le inesattezze e poche le testate che hanno approfondito, dando anche voce all’interessata, così come una corretta informazione dovrebbe fare.

Tutti a evidenziare, il fatto che nessuno era a conoscenza dello spettacolo di Burlesque. Affermazioni che stonano con la realtà, dando così l’impressione che, in un luogo così prestigioso e istituzionalmente significativo si possa accedere ed esibirsi senza controllo alcuno. Ipotesi che ritengo assurda. Forse prima di gridare allo scandalo e pubblicare di pari passo una sola versione, ci si doveva informare meglio.

Una email inviata ai soci, oltre al menù della serata e relativo costo, specificava la presenza di due performer di burlesque.  Se poi, sempre come riportato  da alcuni organi d’informazione, gli spettatori sono rimasti indignati, potevano chiedere l’interruzione dello spettacolo, oppure alzarsi e andare via. Così non è stato. Anzi, da quello che si vede nei video che circolano nella rete e sui TG nazionali, sembra che il pubblico abbia apprezzato la performance artistica, ripresa da decine di persone con il loro cellulare, con tanto di applausi finali e richieste di foto di uomini e donne presenti allo spettacolo, e tutto ciò,  nonostante il divieto di divulgare le immagini della serata, così come indicato nel contratto sottoscritto.

Appare quindi chiaro a tutti che  è stato montato un caso che caso non è! Personalmente ritengo che ci sono argomenti ben più importanti che meriterebbero lo stesso spazio sui media riservato al fondo schiena di “Holly’s Good”. Parlo dei tanti suicidi che  si verificano all’interno delle forze armate e di quelle dell’ordine. Qualche numero  può farci riflettere e aiutarci a comprendere, quanti  drammi  si consumano silenziosamente dentro agli uomini in divisa.

Cito alcuni  dati, quelli  degli ultimi tre anni: 69 nel 2019 – 51 nel 2020 – 57 nel 2021 – 8 nei primi due mesi del 2022. Va detto che non tutti questi tristi eventi vengono resi noti, anche per espressa volontà dei famigliari. Sono queste le notizie che ci dovrebbero scioccare, non quelle relative a due  belle ragazze in perizoma, che hanno cercato  di distogliere almeno per qualche minuto l’attenzione dei presenti dalle angosce con le quali viviamo da tempo e dalle atrocità che si consumano in varie parti del nostro pianeta e alle quali, invece  dovrebbe andare la solidarietà di tutti coloro che rivendicano una visione ampia e paritaria dell’essere umano