(Foto: Tonino Luppino) Ecco una nuova  battaglia della  REA in difesa delle piccole emittenti libere  una battaglia emblematica, convincere più comuni possibili a intitolare una via o una piazza alle radio libere, per risvegliare le coscienze, oggi molto frastornate da una propaganda oligarchica che spegne le voci minori per controllare critiche e dissenso

Il paradosso è che questa omologazione viene mascherata dicendo che si rispettano i diritti e le libertà. Ma vengono rispettati solo i diritti dei più forti, dei super ricchi e delle multinazionali. Cosi una società sempre piu oligarchica e autoritaria pratica un tipo di censura indiretta ma forse più dura di quella delle dittature, che finge di criticare

Altro che esportare la Democrazia ! abbiamo importato l’autocrazia mascherata. Vedasi in proposito quanto abbiamo illustrato nel libro (per fortuna una favolathriller) https://www.romait.it/fabrizio-abbate-autore-del-libro-giallo-astrolia-e-il-mistero-delle-tre-cattedrali.html  Come reagire a questa pesante involuzione? Dobbiamo mobilitare gruppi locali, stampa, cultura, attorno a queste battaglie di libertà.

Animatore  della proposta REA di intitolare strade e piazze cittadine alle radio libere è Tonino Luppino (rappresentante della REA della Campania,) Regione in prima fila nell’istituzione della giornata delle radio libere  (vedasi link   RADIO LIBERE: LA REA AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA – puntocontinenti.it)

Cosa ha fatto Tonino LUPPINO ? Ha proposto ai sindaci di  varie città  piccole e grandi. di intitolare luoghi pubblici alle “Radio libere” .Un gesto altamente simbolico per abbinare il destino delle piccole città, dei piccoli Borghi alle loro emittenti, che sono le vere voci  spontanee, le uniche Voci del comunità locali.

I poteri forti (che rappresentano i superricchi) vogliono far sparire le voci libere, così come vogliono emarginare e desertificare le piccole comunità, perché il loro bussines predilige la massa inerte ed anonima. Il destino parallelo dei borghi e delle citta minori è evidente, in quanto senza più voci locali non possono crescere le piccole imprese, che non possono permettersi grandi mezzi pubblicitari, non si dà voce alle proteste di disapprovazione, non si crea solidarietà. Ecco quindi la difficolta di trovare lavoro per i giovani, di difendere l’arte e le eccellenze locali e dunque tutto finisce in mano alla speculazione finanziaria .

Il piano è preciso:  ammutolire, per fare scomparire le ragioni dei piccoli, in una spietata visione classista.  Vedasi Youtube Servizio https://youtu.be/xjUM3ez7Py0 (intervento del presidente REA Antonio Diomede)

Magari non scompaiono subito i piccoli Borghi (per ora) e le comunità minori e più deboli, ma scompaiono dalla comunicazione e sono obbligati alla decadenza, per abbandono, per incuria, per mancata manutenzione. I territori, il famoso km 0 viene così abbandonato, in favore delle multinazionali di rapina(che non pagano tasse in loco ma nei paradisi fiscali e qui fanno solo utili) e del globalismo, salvo poi allarmarsi se  il globalismo adesso fa crescere i prezzi e distribuisce povertà.

La tecnica delle oligarchie è sempre la stessa, uccidere pian piano, col silenzio e nell’oblio: uccidere le piccole imprese, le piccole emittenti una ad una isolandole, mentre ciascuna vede le altre morire ma spera che a lei non tocchi. (La tecnica del Divide et impera) vedasi https://www.sovranitapopolare.org/2022/04/05/radio-liberta-cultura-informazione/

Ebbene Tonino LUPPINO è riuscito nel miracolo di convincere varie città (26 fino ad ora) a  lottare contro questo rischio, con un gesto simbolico, intitolare una strada (per ricordare e far riflettere) le VOCI LIBERE         

( https://www.romait.it/piccole-radio-tv-italiane-chiuse-per-favorire-la-voce-unica-dei-mercati.html )

Un semplice decisione che rientra nei poteri del Sindaco, saltando le pastoie burocratiche, come stanno facendo molte piccoli Borghi .

La REA (Radiotelevisioni Europee Associate) appoggia questa operazione “Strade per la libertà” e offre a supporto dei gruppi che vogliono mobilitarsi, sia la bozza di delibera, sia suggerimenti operativi etc.  per attuare questa proposta. Adesso la REA lancia un appello a tutte le comunità locali, ai Borghi storici, ma anche s’intende alle città medie e grandi, a seguire questo esempio perché è l’occasione per riflettere sulla liberta minacciata oggi più che mai. Nel libro Astrolia e il mistero delle tre cattedrali, abbiamo celebrato non a caso il ruolo delle emittenti libere nella lotta per le libertà, vedasi in proposito l’articolo su puntocontinenti http://puntocontinenti.it/?p=19792

L’iniziativa della REA consentirà durante l’ inaugurazione della targa, della via e della piazza di ricordare a tutti la sentenza della Corte Costituzionale (28 luglio 1976) che rese l’etere libero. Una scelta che adesso stanno cercando, in tutti i modi, di calpestare facendo una marcia a ritroso (mascherata da vincoli burocratici, che sono una forma di censura e repressione, piu subdola e mal camuffata.)

 Chiediamo a tutte le emittenti locali, a tutti i gruppi culturali e sociali dei territori, a tutte le forze associative libere e alla piccola stampa di aiutarci a condividere, ciascuno nella propria citta questa semplice e bella iniziativa, anzi,  chiediamo a ciascuno di farla propria perche la difesa del territorio e delle liberta è una battaglia comune.

“Se è vero che tutte le strade portano a ROMA è anche vero che

tutte le strade intestate alle Radio libere portano a REA”.

Antenne libere, l’unica strada per la Libertà!

Nota: Fabrizio Abbate è il responsabile dei rapporti esterni della REA

Videoclip del Movimento Tutela Sociale