Ritorna il 28 giugno la “XVII Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza” promossa dal Ministero della Salute e dalla Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico (FINCOPP).

Sarà possibile effettuare visite gratuite in circa 80 ospedali italiani che apriranno le porte ai cittadini per informare e diagnosticare questo grave disturbo che colpisce nel nostro paese circa 5 milioni di persone, uomini e donne anche in giovane età, senza risparmiare i più piccoli dato che l’enuresi riguarda 1 bambino su 10 a 7 anni. Per le prenotazioni si può chiamare il Numero Verde FINCO: 800.050415.

Obiettivi della giornata

Grazie alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 maggio 2006, FINCOPP ha stimolato e ottenuto la “Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza”, che ogni anno si svolge il 28 giugno con questi obiettivi:

• far aumentare la consapevolezza delle cure tra i cittadini e gli stessi professionisti del settore perché ancora oggi l’incontinenza non è correttamente diagnosticata e curata;

• sconfiggere i tabù e il “non far sapere”;

• migliorare la qualità di vita garantendo l’accesso all’innovazione terapeutica a costi sostenibili;

• garantire percorsi diagnostico-terapeutici corretti;

• assicurare un’adeguata qualità dei dispositivi medici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale.

Che cos’è

“L’incontinenza” consiste nell’emissione involontaria di urina o feci e si distingue in:

– incontinenza da sforzo (IUS) – per esempio, un colpo di tosse, una risata o il semplice sollevamento di una borsa causano fughe di urina e/o feci – che interessa maggiormente le donne a causa di parti, menopausa;

– incontinenza da urgenza o sindrome della vescica iperattiva dovuta a contrazioni involontarie della vescica, caratterizzata dall’improvviso e irrefrenabile bisogno di urinare più volte durante il giorno e la notte; interessa entrambi i sessi.

Un’altra forma è l’incontinenza urinaria di origine neurogena (legata a sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer, lesioni midollari da trauma, ecc.).

Il disturbo si cura

Nonostante la diffusione del problema che, con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare la vescica, incide pesantemente sulla qualità della vita, sui rapporti sociali, sulla sessualità, solo una minoranza dei pazienti – circa il 25% -, vincendo imbarazzo e vergogna, si rivolge a un medico. Invece, la malattia può essere curata con successo con la rieducazione perineale, i farmaci, le infiltrazioni locali di acido ialuronico, la nuova chirurgia mininvasiva, estesa anche all’uomo, pacemaker vescicali e sfinteri artificiali. Per le forme neurogene, c’è la neuromodulazione sacrale che si avvale di una sorta di ‘pacemaker’ applicato sull’osso sacro”.

Farmaci ancora a pagamento

Se i pannoloni sono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, la terapia farmacologica, invece, è a totale carico dei pazienti.

La rimborsabilità dei farmaci anti-incontinenza e la riabilitazione perineale – che pure è indicata dalle Linee guida dell’International Continence Society come primo approccio terapeutico contro l’incontinenza urinaria, a tutti i livelli – sono del tutto carenti in Italia.

Da qui l’accorato appello lanciato al Ministro della Salute dal Presidente di FINCOPP, Cav. Francesco Diomede: “Siano garantite a tutti i pazienti le terapie più adeguate che, oltre a ridare dignità alle persone con questi disturbi, allo stesso tempo riducono anche i costi sociali. Il Ministero della Salute attivi un Osservatorio permanente sull’incontinenza, costituito da rappresentanti delle Istituzioni, delle Società Scientifiche e delle Associazioni pazienti maggiormente rappresentative”.

Qualità dei dispositivi monouso

Tra gli obiettivi di FINCOPP c’è anche la tutela della qualità dei dispositivi medici monouso (sonde, cateteri, pannoloni, sacche, placche, ecc.) ottenibili gratuitamente, spesso però insufficienti e di bassa qualità per le esigenze del malato. Ciò comporta la necessità di dare un impulso all’innovazione tecnologica (HTA) e alla qualità di questi prodotti.

Centri specialistici e legge

Per contrarre drasticamente i costi – umani ed economici – è vitale l’attivazione di centri specialistici polivalenti come stabilisce l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 24 gennaio 2018, ad oggi rimasto inevaso in quasi tutte le Regioni italiane, tranne Piemonte e Veneto.

In realtà serve anche il varo di una legge che agevoli i percorsi riabilitativi, il reinserimento nel mondo del lavoro, garantendo la mobilità nel territorio grazie anche alla costruzione di bagni pubblici.

Per ulteriori informazioni tel. 080 5093389 – 393.9348379

FINCOPP

La Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico fornisce: informazioni socio-sanitarie; consulenze di esperti; informazioni sui dispositivi medici; consulenza legislativa e burocratica; tutela dei diritti; organizza convegni e meeting; dal 2013 ha attivato la “Scuola Nazionale per Professionisti Sanitari della Continenza e del Pavimento Pelvico”, con l’approvazione anche della SIUD e della Fondazione Italiana Continenza. Inoltre, ha attivato la Scuola nazionale di Vulnologia e Perfezionamento nella Gestione delle Lesioni della Cute.

Videoclip del Movimento Tutela Sociale che segue con grande interesse la FINCOPP