(Foto: La candidata Bianca Laura Granato)

L’Italia Sovrana e Popolare è una nuova formazione politica lanciata il 25 luglio 2022 da Marco Rizzo, Antonio Ingroia, Stefano D’Andrea, Francesco Toscano e Adriano Duina in vista delle elezioni parlamentari del 25 settembre del 2022. Lo schieramento nasce dalla fusione di Ancora Italia, Partito Comunista, Riconquistare l’Italia, Comitati No Draghi, Azione Civile, Rinascita Repubblicana e Italia Unita. Di questa nuova formazione fa parte anche la Senatrice Laura Bianca Granato alla quale Punto Continenti ha posto alcune domande.

1 Senatrice, lei si ripresenta alla prossime elezioni. Nel 2018 è stata eletta nelle file del Movimento 5 Stelle, dal quale è stata espulsa nel 2021 per non aver votato la fiducia al Governo Draghi. A quel punto è entrata nel gruppo Alternativa c’è. Insieme e dopo di lei sono usciti dal Movimento tanti altri parlamentari. Dal suo punto di vista, quali sono state le principali ragioni che hanno portato al fallimento del Movimento che, comunque, ha rappresentato una grande speranza per milioni di italiani?

Il fatto di aver ceduto alle lusinghe del potere abdicando al ruolo politico che si era ritagliato dichiarandosi dalla parte della gente, della piccola e media impresa, dei precari, dei disoccupati, degli ultimi.

Cosa l’ha Spinta a entrare nel partito ‘L’Italia Sovrana e Popolare’?

Dopo aver contribuito alla nascita della formazione L’Alternativa c’è (oggi Alternativa), quando sono state varate le leggi liberticide incostituzionali legate al Greenpass, ho sentito il bisogno di assumere posizioni più decise e ho preferito entrare in Ancora Italia, il partito di Francesco Toscano, che poi è confluito nella formazione Italia Sovrana e Popolare

Qualora riuscisse a essere rieletta come pensa di caratterizzare il suo impegno politico?

Il mio impegno politico proseguirà al fianco della gente comune, degli ultimi, della gente che l’agenda 20/30 destinata all’Italia ha in programma di mandare sul lastrico, delle famiglie e delle piccole e medie imprese, della scuola, delle forze dell’ordine, degli operatori della sanità. Vanno disattivate urgentemente le misure di controllo sociale, interrotte le sanzioni boomerang contro la Russia, cancellati tutti gli obblighi vaccinali e il Green Pass. Poi va ricostruito letteralmente lo stato di diritto annientato dal governo Draghi.

Lei viene dal mondo della scuola. Secondo Lei quale sarebbe la prima cosa da fare per migliorare a tutti i livelli l’istruzione in Italia?

Per la scuola basterebbe cancellare le riforme degli ultimi 20 anni e lavorare per la qualità degli apprendimenti e le cosiddette hard skills (competenze che possono essere valutate rapidamente, N.d.R.), quelle che hanno dato alla mia generazione l’opportunità di comprendere le disfunzioni generate dai poteri finanziari che governano oggi il mondo. Aprire gli occhi ai giovani perché lottino per il loro futuro