(Foto: la copertina del libro e la Cerroni). “Danzo, Nuda Come La Verità”: è il titolo del primo libro di Patrizia Cerroni, danzatrice, coreografa/regista di fama internazionale. Pubblicato da De Luca Editore in Italia e da Vani in India, il libro racconta la vita interiore, le emozioni, le paure e le sfide compiute da questa originale artista che ha fondato a Roma nel 1974 la Compagnia di Danza Contemporanea, “Patrizia Cerroni & I Danzatori Scalzi”. Considerata caposcuola di un linguaggio di danza ritenuto dalla critica internazionale del tutto “originale” e che ha formato più di 300 danzatori professionisti e 20 coreografi italiani, la Cerroni in questo intervista spiega le ragioni che l’hanno portata a cimentarsi anche con la letteratura. Per il suo impegno artistico-sociale la Cerroni da diversi anni è seguita dal ‘Movimento Tutela Sociale’, un movimento d’opinione internazionale.

Come e perché è nata l’idea del libro?

Premesso che questo libro è il racconto della ‘pazzia’ dal punto di vista interiore di chi vive in questo stato dalla nascita ma ne ha  preso piena consapevolezza, posso aggiungere che fu in occasione del quarantennale dell’attività della mia compagnia “Patrizia Cerroni & I Danzatori Scalzi”, che alcuni miei più stretti collaboratori ed amici  mi stimolarono a scrivere un libro sulla mia carriera di danzatrice, coreografa e regista.

A tal fine ebbi l’idea di chiedere a Daniela Tortora, mia cara amica musicologa, di farmi una lunga intervista che sarebbe diventa il libro da pubblicare. Avevo anche l’editore interessato che si prestò a sbobinare le interviste. A quel punto chiesi al mio amico letterato  e poeta, Luigi Troiani, di leggere il manoscritto. Ciò avveniva subito dopo aver coreografato, danzato e recitato le sue poesie in una performance a Roma.

L’opinione di Luigi fu che non potevo assolutamente non raccontare la storia della mia vita personale, del mio percorso spirituale e terapeutico, delle mie vicende amorose etc. Gli dissi che non mi andava di cimentarmi in un simile impegno troppo impegnativo per me, perché non mi ritenevo, allora, una scrittrice.

Ma lui insistette al punto che iniziai a scrivere, e facendolo tutto uscì con grande facilità, perché la mia mano sembrava scrivere in automatico, come se non fossi affatto io a farlo. Sentivo che ero felice di lasciare ai giovani la testimonianza del mio vissuto più intimo, le mie riflessioni, le mie comprensioni sulla vita, la mia esperienza.

Strada facendo ho capito che il libro in realtà è dedicato ai giovani di spirito non di età anagrafica. Intendendo per gioventù la capacità di continuare a imparare, di continuare a crescere mettendosi in discussione in ogni momento.

Qual’è il messaggio principale che intendi trasmettere?

Il messaggio del libro è: il segreto della felicità è imparare ad amare se stessi, superando le paure, i sensi di colpa, le insicurezze, la disistima creati dai pensieri limitanti, i blocchi emozionali inconsci. Comprendere quindi che siamo noi gli autori della nostra vita e prendere in pieno questa responsabilità smettendo di incolpare gli altri per la nostra mancanza di capacità di amare noi stessi.

Realizzando questo processo di auto guarigione e di purificazione possiamo sperimentare che l’erotismo su questo Pianeta Terra è la più alta espressione della spiritualità.

Sul piano professionale quali sono le principali differenza tra N. York, India e Roma?

Considero New York la città delle eccellenze, dove l’alta qualità è il valore prioritario. È a New York che ho avuto l’onore di studiare con Merce Kunningham in persona. Ho anche rappresentato i miei spettacoli davanti a quello che considero il pubblico più qualificato al mondo per apprezzare la modern dance.

Roma è la mia città natale che mi ha visto crescere anche come artista fino ad assegnarmi la Targa d’Argento dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Ma ho sempre percepito in questa città un’energia che è pesante per me.

L’India mi ha donato la più alta ispirazione che è sprofondata nel mio subconscio, la conoscenza di me stessa, il risveglio spirituale e i più soddisfacenti riconoscimenti dal Governo Indiano con il Premio Chandigarh.

Quali sono i progetti futuri? 

Sto lavorando sul mio prossimo lavoro teatrale, un One Woman Show, basato sulla sceneggiatura tratta da questo mio libro nel quale ho messo a nudo l’anima anche se in scena metto a nudo tutto, anche il corpo.

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Breve nota biografica

La Cerroni ha ricevuto prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali tra i quali la Targa Chandigarh dal Governo Indiano e la Targa d’Argento dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi: “Per l’impegno nella formazione dei giovani e per la diffusione e valorizzazione della tradizione italiana della danza, patrimonio culturale conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo”.

In oltre 45 anni di prodigiosa attività artistica con oltre 40 produzioni (2000 spettacoli in Italia, 28 tournèe internazionali, 25 tournèe Europee), Patrizia Cerroni è presente nei più importanti Festival Internazionali (Seoul Olympics Arts Festival, Gala Italia di New York, Taormina Arte, Festival di Spoleto, Umbria Jazz, etc….) e Teatri di tutto il mondo (Teatro Olimpico di Roma, Simon Bolivar di San Paolo, Teatro dell’Opera del Cairo, Teatro dell’Opera di Fiume, etc).

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Videoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA