Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione dell’ottava edizione premio Caravella, che ha visto tra i premiati illustri esponenti dell’Arte della cultura della Sanità. Alla cerimonia presieduta dal senatore Domenico Gramazio (nella foto al centro con il microfono) ha presenziato un pubblico particolarmente attento alle novità culturali. Ma ecco l’elenco dei premiati
Antonio Masia – Cronaca giudiziaria del Corriere della sera
Franco Gimignani – Tutela della legalità
Beatrice Venezi – Direttore d’orchestra alta capacità professionale
Carlo Zannetti – Compositore musicale
cultura Gennaro Sangiuliano – Direttore del TG2 per la Rubrica Dossier
Gennaro Malgieri – Cultura
comunicazione Claudio Scalambretti – Tele cine operatore TV
Simona Petrozzi – Donna ConfCommercio
Cinzia Quondamcarlo – Gastroenterologa nell’ambito clinico
Domenico Mazzullo – Consulente Rai TV
Beniamino Iorio – Urologo trapianti di reni
Paola Fiorilli – Coordinatrice presso la Facoltà di Studi La Sapienza di Roma
Antonella Ambrosioni – Capo Servizio Cultura Secolo d’Italia
Antonella Butelli Zoppas – Difesa del patrimonio artistico italiana
Fabio Desideri – Gruppo Work in the World
Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli – Imprenditore
Graziano Longo – Direttore U.O.C. di Chir. Oncologica
Roy de Vita Direttore U.O.C. Chirurgia Plastica IFO Roma
Molto apprezzata è stata la premiazione del direttore d’orchestra Beatrice Venezi, esempio di come professionalità e qualità possano emergere senza piegarsi al manistream. Lo ha sottolineato, mentre consegnava il premio Sabrina Valletta, che presiede il Comitato donne 7 marzo.
Tutti i premiati di grande qualità hanno trovato il consenso del folto pubblico composta da personaggi di rilievo. Anche alcuni di essi sono stati anche premiati come il vice presidente del senato l’on. Gasparri, il senatore Giulio Terzi di Santagata, il segretario FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Pierluigi Bartoletti e il direttore de Il Tempo Davide Vecchi.
Perché è interessante questa edizione del premio che l’anno prossimo diventerà internazionale?
Perché è impostata su basi culturali nuove e quindi potenzialmente apre delle prospettive per superare l’attuale stagnazione culturale che ripete purtroppo le formule del globalismo, proprio in un momento in cui il globalismo è in crisi! E’ un segno di confusione da parte di coloro che invece di capire i segni di una svolta ripetono slogan e frasi fatte, spesso confezionate in luoghi di potere occulto.
Il premio non è un convegno, non vi è stato ovviamente dibattito, e quindi in prospettiva rappresenta una deduzione derivante dall’insieme della manifestazione. Dalle motivazioni e dai premiati si intuisce che vengono messi in discussione i pilastri del politicamente corretto (che chiamato col suo nome significa ideologia globalista) e della Cancel Culture che significa in pratica cultura colonialista in quanto vuole cancellare le altre culture e sostituirle con i propri dogmi.
Ecco quindi che il premio sembra colpire proprio i luoghi comuni del globalismo, di un certo vento di guerra, vuol colpire l’incitamento all’odio verso chi la pensa diversamente, la cultura divisiva il finto green e il finto ambientalismo (che non si sa perché fa salve sempre le Multinazionali), nonché il neo autoritarismo che demanda la censura a soggetti privati e mette il bavaglio a tutti, in fine la falsa solidarietà che trascura le categorie deboli e i soprusi nostrani per esaltare una solidarietà finalizzata alla sola pubblicità.
La cultura globalista, infatti, quando tratta la solidarietà qui da noi in casa e cioè l’aiuto ai piccoli (piccoli imprenditori, piccoli borghi, piccole associazioni, piccole emittenti etc) ecco che tira fuori il mantra dei mercati e degli spread cioè, due pesi e due misure. La solidarieta lì si ferma per far posto al DIO DENARO
Vedremo se in futuro queste nostre ipotesi troveranno conferma in questo premio certamente anticonformista e innovativo. I fermenti nuovi certamente ci sono e la nuova fase che si apre in italia e nel mondo favoriscono nuove riflessioni. La prossima edizione del premio Caravella che si terra il 21 aprile ci dirà se abbiamo colto il segno e la direzione: vedremo se abbiamo intuito il messaggio che si è voluto dare e vedremo anche come la società civile reagirà alle sfide di una nuova epoca che sta investendo il mondo.