(Foto:immagini della mostra)L’arte non è un prodotto soltanto manuale, bensì sgorga da una fonte più profonda della nostra anima” sono le parole di Van Gogh scritte su un pannello che apre il percorso della  grande Mostra dell’anno allestita a Roma e dedicata al genio di Van Gogh. Sono solo alcune settimane dall’apertura e si registra già quasi il tutto esaurito fino al 26 marzo, data di chiusura della mostra.

Il fascino che Van Gogh esercita sui suoi ammiratori e cultori è indiscutibile, un fascino che rapisce nell’intimo lo spettatore, che trasmette in maniera diretta quel tormento che ha pervaso la vita del pittore fino a portarlo al suicidio. Ricorrono a marzo i 170 anni dalla sua nascita e questa mostra celebrativa ce lo ripropone con 50 opere tutte provenienti dal Museo Kroller-Muller di Otterlo. 

Ma i curatori della mostra hanno voluto puntare essenzialmente al lato più umano e più intimo di Van Gogh esponendo, oltre alle tele, numerosi pannelli riproducenti solo alcuni passaggi delle  sue numerose e bellissime lettere scritte al fratello Theo. Si  tratta di un epistolario ricchissimo fortunatamente arrivato fino a noi grazie alla cura della cognata che ne curò la raccolta e la conservazione dopo la morte del pittore. Senza queste lettere non avremmo mai potuto apprendere la drammaticità della sua vita e quel tormento continuo che lo ha condotto alla morte.

I quadri seguono questo percorso intimo e ci trasmettono quelle emozioni che l’autore sentiva. Basterebbe guardare l’uso dei colori delle tele nelle varie fasi di vita dell’artista per comprendere lo stato psicologico del momento “… invece di cercare di riprodurre fedelmente ciò che ho davanti agli occhi – scrive al fratello Theo –  mi servo del colore in maniera più arbitraria, per esprimermi con maggiore forza”…ed ancora “…molti pittori hanno paura della tela bianca, ma la tela bianca ha paura del pittore veramente appassionato che osa…”  ed in ultimo dice,  sempre a Theo: “voglio fare dei disegni che vadano al cuore della gente…sia nella figura che nel paesaggio vorrei esprimere non una malinconia sentimentale ma un dolore vero”.

Non possiamo negare a noi stessi che non ci sia riuscito!

Nota:

i quadri sono in esposizione a Roma nel Palazzo Bonaparte

(orari: dal lunedì al giovedì 9.00 -19.00)

Per maggiori informazioni:

Arthemisia Roma – Milano

Via di Montoro, 4 – 00186, Roma

T. +39 06 69380306 | +39 06 87153272 – int. 332

F. +39 06 6781846 

press@arthemisia.it

www.arthemisia.it