(Foto: Sullo sfondo del quartiere italiano La Boca di Buenos Aires, Ana Scarinci, da sola e insieme a un gruppo di redattori del programma radiofonico italiano)

Giornalista, attrice e scrittrice, Ana Maria Scarinci in Argentina (più precisamente nella Capitale Buenos Aires) ha esercitato l’attività di professoressa di francese e di pratica della lingua spagnola presso autorevoli istituti privati e pubblici. Inoltre, è stata per 15 anni Direttrice di una scuola secondaria. Politicamente la Scarinci s’impegnata nell’ambito della Sezione peronista femminile. Nel 2011 ha invece elaborato un progetto didattico su scala nazionale.

Per un certo periodo la Scarinci ha anche collaborato come Assessora all’Istruzione con il noto imprenditore (nel settore della pasta) Federico Gelay, consigliere a San Isidro (Provincia di Buenos Aires). Possiamo, quindi, dire che praticamente da sempre è occupata nella formazione degli insegnanti, nella didattica a distanza, nell’assistenza all’infanzia, nonché nel campo della comunicazione.

Fino al 2018 ha diretto la Commissione cultura dell’AIRAA (Associazione Radici d’Abruzzo). Inoltre, ha gestito in passato il programma radiofonico ‘Bianco tra il Verde e il Rosso’. Attualmente è, invece, a capo della trasmissione radiofonica italiana ‘Identità’ su Radio Fenix della località Martinez (Provincia di Buenos Aires). Come hobby la Scarinci pratica Yoga, studia canto e inglese, si esercita in danze folk, Teatro e Tango.

————-

Nota della redazione 

Punto Continenti, in collaborazione con la sede romana di UNIPACE (Università Internazionale per la Pace istituita dall’ONU nel 1980) e la REA (Radiotelevisioni Europee Associate), sta eseguendo una serie di indagini e interviste sul ruolo dell’America Latina nella nuova geopolitica mondiale. Per la realizzazione e diffusione di questa indagine Punto Continente s’avvale della collaborazione di esperti di organizzazioni come l’IILA (l’Organizzazione Internazionale Italo Latino-americana); Mediatrends America Europa (gestito dal giornalista Roberto Montoya che organizza incontri internazionali di alto livello); il Movimento Tutela Sociale (un Movimento d’opinione internazionale – vedere la pagina Facebook:  https://www.facebook.com/groups/508452549970758/) e il video in fondo alla pagina; nonché di programmi giornalistici, radiofonici e televisivi come Sentir Latino, diretto dal giornalista boliviano Luis Flores, che va in onda in Italia (su Radio Mambo e presto su One Tv a Milano) e in America Latina.

Riportiamo di seguito l’intervista con la professoressa Ana Scarinci

—————

Professoressa, cominciamo parlando di ‘Identidad’,  la sua attività radiofonica rivolta agli italiani in Argentina.

Si tratta di un programma costruito sulla base di una proposta musicale integrata da una serie di informazioni italo-argentine, esperienze di connazionali, racconti di italiani residenti in Argentina e novità culturali. Attraverso il programma Identità (in spagnolo Identidad) cerchiamo di divulgare fatti e aspetti della cultura italiana che caratterizzano anche all’estero il nostro popolo. In estrema sintesi posso dire che Identidad mira a intrattenere, informare e trasmettere gioia di vita, parlando in spagnolo e italiano. Spesso ci colleghiamo con gli italiani all’estero che ci aggiornano su varie materia. Per quanto riguarda, ad esempio, i sistemi educativi, ci colleghiamo più volte con la professoressa Yvonne Pincelli di Teramo in Abruzzo che sta compiendo un grande lavoro di cooperazione tra giovani italiani e argentini.

Come è nato questo programma?

Il Programma dura un’ora su radio Fénix fm100.3 dalle 14 alle 17 (orario argentino, 10-13 italiane N.d.R.). Va in onda ogni mercoledì. In passato svolgevo all’inizio un’attività di presentatrice mentre ora sono anche la produttrice. Pur inspirandomi al progetto originario ho apportato alcuni cambiamenti. Comunque, mi fa piacere ricordare che in precedenza avevo già avviato un altro programma che si chiamava ‘Italia Bianco, tra il Verde e il Rosso, che  andava in onda la domenica mattina per due ore su FMLARES. Era un programma molto apprezzato dagli italo-argentini. Il creatore del programma è stato Nicola Cascini, purtroppo scomparso nel 2018.

Ci parli un po’ dei suoi collaboratori.

In Argentina abbiamo Silva Guglielmi (cantante e biochimica), Aurora Marino (avvocata), Hernan Ricioppo (professore), Cristina Villapol (astrologa) In Italia Luciano Benini (Cesena), Palmerina Silvestrini (Ancona) e, appunto, Yvonne Pincelli di Teramo della quale ho già parlato. Tutti insieme lavoriamo per un progetto culturale che da San Isidro si propone di diffondere la cultura italiana, argentina e internazionale (musica, costumi, notizie, testimonianze), e per condividere le esperienze degli italiani ovunque si trovino nel mondo.

Bene, fino ad ora abbiamo parlato del programma. Ci può dire qualcosa anche sulla storia di Radio Fenix FM?

Tutto è iniziato il 21 ottobre del 1988 quando venne messa in onda la prima trasmissione sperimentale. La radio è nata su iniziativa di un gruppo di persone della zona nord della grande Buenos Aires che cercavano un modo per esprimere le proprie idee. Negli anni ottanta gli spazi di comunicazione erano abbastanza limitati. C’erano poche radio ed erano tutte più o meno uguali. In diverse parti del Paese gruppi di persone hanno cercato di prendere possesso dell’etere: nacquero così migliaia di radio libere e alternative, che finiranno per rivoluzionare l’intero panorama radiofonico argentino. All’epoca venivano definite radio Trote e pirata.

Fenix faceva parte di quel movimento. Gli inizi furono veramente difficili, con errori tipici di ogni nuova impresa abbinati a inconvenienti determinati da strutture un po’ precarie. Tanto che un giorno il trasmettitore prese fuoco. La leggenda narra che quando fu riparata, la radio assunse il nome di Fenice (“che risorge dalle sue ceneri”).

Grazie a un lavoro costante e a una testardaggine quasi ossessiva, ai pionieri fu possibile superare tutti gli ostacoli. E debbo dire che dopo più di 30 anni, gli obiettivi originari della radio continuano ad essere mantenuti. Mi fa piacere ricordare che nel 1995, Carlos Sapere, fondatore dell’emittente  assicurò a tutti che l’obiettivo dell’emittente “non era fare soldi ma andare avanti come gruppo umano, come cultura locale”.

Dalla vostra esperienza e contatti ci può dire a cosa aspirano maggiormente i giovani italo-argentini?

Bisogna ammettere che la difficile situazione economica e sociale che sta attraversando l’Argentina, abbinata all’insufficienza informativa e all’inadeguata istruzione, spinge molti giovani a voler emigrare. Vogliono fare ciò che hanno fatto i loro nonni ma in direzione contraria.  Desiderano fare l’America nel vecchio continente.

Sono, quindi, molto interessati di avere la cittadinanza italiana perché sono di discendenza italiana ma non tutti scelgono poi l’Italia  per lavorare. Molti preferiscono la Spagna anche per una questione di lingua. Va detto, comunque, che i rapporti dell’Italia con gli italiani risentono purtroppo di diverse carenze istituzionali argentine.

Come giudica l’elezione dei parlamentari eletti all’estero, ad esempio nella Circoscrizione America del Sud?

Sono sempre state elezioni dubbie, con candidati piovuti dall’alto e con una scarsa rappresentanza femminile. C’è una storica mancanza di etica tra i rappresentanti argentini nel Parlamento italiano. Per moralizzare le votazioni una buona soluzione potrebbe essere, ad esempio, l’introduzione del voto elettronico. A tutto ciò dobbiamo aggiungere la diffusa disinformazione sugli accordi italo-argentini: questa disinformazione ha sempre aiutato una élite a scapito dei comuni mortali. È anche vero, però, che grazie alla maggiore circolazione delle notizie qualcosa sta cambiando in positivo. Questo miglioramento è in buona parte dovuto alle associazioni regionali italo-argentine che hanno sempre sostenuto l’italianità e i rapporti di collaborazione tra tutti i connazionali.

Più complicato è il discorso riferito specificamente ai giovani. Da parte nostra cerchiamo in ogni caso di tenere sempre viva la cultura e il folklore italiano. Lo stesso vale, ovviamente, per la promozione, sia in Argentina che in Italia, di validi professionisti, scrittori, artisti, ecc. E sotto questo profilo posso assicurare che la italianità rimane sempre una carta vincente.

Quali settori potrebbero avvantaggiarsi maggiormente da una più stretta collaborazione tra gli italiani in Argentina e quelli in Italia?

Direi, essenzialmente tre settori: Turismo, gastronomia e moda. Tuttavia, a questo proposito, ci tengo a precisare una cosa: molto dipende anche da quanto l’Italia ami veramente i suoi figli all’estero. Pur essendo l’Argentina il Paese con più discendenti italiani, a volte si ha la sensazione che Roma lo dimentichi con facilità. A livello politico ancora non è stato risolto in maniera soddisfacente, ad esempio, il problema ius soli o ius sanguinis. Vengono ancora frapposti un sacco di problemi (a meno che non si sia un famoso calciatore) ad acquistare o riacquistare la nazionalità italiana. E questo è un assurdo. Tanto più che sono proprio gli itali-argentini ma anche tutti gli italiani all’estero a garantire meglio la continuità dell’identità italiana.

Per concludere come vede la nascente collaborazione tra voi e la REA (Radiotelevisioni Europee Associate) nonché con il Movimento Tutela Sociale, al quale già aderiscono illustri italo argentini come il professore Antonio Martino dell’Università Salvador di Buenos Aires?

Non posso che essere allo stesso tempo estremamente soddisfatta e ottimista. Dobbiamo tutti lavorare insieme per dare all’Italia e agli italiani una nuova visione internazionale. Condivido appieno le parole dell’ex Ambasciatore Luigi Maccotta quando ha dichiarato proprio su Punto Continenti che “La politica estera e un maggiore coinvolgimento delle nostre collettività ed eccellenze non può essere un obiettivo perseguito solo dalla Farnesina, ma deve coinvolgere l’intero Governo italiano mediante un approccio pianificato e non episodico, creativo e, concediamolo, anche dotato di qualche geniale improvvisazione, capacità che certamente non ci manca. (link dell’intervista: http://puntocontinenti.it/?p=20743 )

Indirizzi

WWW.FMFÉNIX.COM.AR

YOUTUBE FMFÉNIX CANAL ALTERNATIVO

54 11 4798 9454 – 54 11 4793 3510

WHATSAPP 54 11 61779772

FACE IDENTIDADEMISIONRADIO

IDENTIDAD. EMISIONRADIAL@GMAIL.COM

WHATSAPP RADIO 54 11 73624850

Videoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA (con sottotitolazione in spagnolo)