(Foto: un momento dello spettacolo)

Riportiamo di seguito la nota di Fausto Cabra, Regista di questa interessante opera teatrale in scena al Vascello di Roma dall’8 al 19 febbraio.

La Storia è quella narrazione collettiva che si scrive sulla carne degli ultimi. Una grande Macchina Artificiale determinata dagli uomini – ma allo stesso tempo sovra-umana e dis- umana – di cui gli uomini hanno perso il controllo, facendola assurgere a surrogato del Fato o del Destino.

Le penne della Storia scrivono implacabilmente e senza sosta, determinando il corso delle piccole storie dalla “s” minuscola, fragili traiettorie di quella brulicante umanità che si agita ai suoi piedi. La Storia ne indirizza il corso e, spesso, ne stritola la sostanza viva tra i suoi spietati ingranaggi.

Da questa dialettica nasce il nostro spettacolo, che usa come assi generatori proprio la Scrittura, da un lato, e la Lettura, dall’altro. La Storia scrive, si, con le sue penne meccaniche sulla carne viva degli ultimi, ma scrive anche Elsa Morante la piccola storia di Nino, Useppe e Ida. E, in scena, una donna di oggi, rileggendo il romanzo – capolavoro assoluto del ‘900 europeo – ricrea nella mente il suo personale attraversamento di quelle vicende. Questo nostro spettacolo non ha l’ambizione di sostituirsi all’esperienza del libro, anzi: sarà veramente riuscito se accenderà il desiderio di tornare al libro. Il nostro lavoro, infatti, non può che offrirsi, onestamente, come uno dei mille viaggi possibili all’interno di questo inesauribile scrigno di umanità. Così, nello spettacolo, il romanzo stesso è protagonista, perché abbiamo voluto portare in scena proprio l’esperienza di una mente che legge. Abbiamo cioè provato a rendere tridimensionale la lettura, con la sua libertà e coesistenza di piani e punti di vista, con l’agilità di cambi spaziali e temporali. Insomma, abbiamo cercato di tradurre nel linguaggio del teatro ciò che ci accade nel confronto con la letteratura.

L’altra via d’accesso che abbiamo utilizzato nell’allestimento vuole mettere a contatto una dimensione estremamente macchinosa e razionale con l’immensa umanità e fragilità delle creature raccontate dalla Morante. In questo senso, lo spettacolo vuole anche essere un omaggio a due Maestri della scena italiana: Luca Ronconi con le sue lucide architetture e vivisezioni analitiche, e Carlo Cecchi con la sua caotica e turbinosa umanità imbevuta di qui e ora.

Abbiamo voluto dunque che la Macchina Teatrale fosse esplicitata e ben riconoscibile. Il complesso disegno luci e il progetto sonoro danno vita a un impianto scenico che diventa vero co-protagonista, perché la grande Storia è un enorme marchingegno artificiale, contemporaneamente scritto e subìto dagli uomini, deus ex machina auto-proclamato che fa di noi ciò che vuole. Salvo poi essere continuamente relativizzato – quasi ridicolizzato – da una Sfera Naturale ad esso ancora superiore, un colossale involucro vivente fatto di piante, animali e meccaniche celesti tanto immani da far impallidire la misera Storia degli Uomini.

Il romanzo di Elsa Morante rivela questo paradossale gioco di scatole cinesi: le piccole storie degli individui sono contenute nella Grande Storia che tutti formiamo stando insieme; ed essa a sua volta è contenuta nella Grande Sfera Naturale, Atemporale e Universale. E tutto ciò è ri-contenuto in un bimbetto di nome Useppe, finito in quanto infinito, infinitesimale

Coop. La Fabbrica dell’Attore (ONLUS) Teatro Vascello via Giacinto Carini n.78 00152 Roma tel. 065881021 065898031 promozione@teatrovascello.it e promozioneteatrovascello@gmail.com www.teatrovascello.it

in quanto divino, vittima in quanto supremo creatore. Un “essere minimo” che sente e comprende il linguaggio misterico di uccellini, cani, gatti, alberi, radure e cicli solari.
Al romanzo, scomodo ieri come oggi, si è rimproverato di non dare risposte. Non ci sono ideologie che possano indicare una via. Non c’è speranza di sciogliere l’enigma tra violenza e amore. Non c’è modo sicuro per distinguere davvero il carnefice dalla vittima. L’oscuro è mischiato continuamente con il luminoso, e la vita è celebrata proprio nel momento in cui più ci si immerge nella sua fine. Questa suprema contraddizione è il grande “scandalo” che Morante svela implacabile. ln questo noi riconosciamo il supremo valore politico di questo testo, che ci pone continuamente davanti alla complessità del reale. Non c’è semplificazione possibile. Sembra dire: ecco la Storia nuda per quello che è. Non c’è l’auspicata “fine della Storia”, non ci sono vie d’uscita, né personali, né tanto meno collettive. L’unica salvezza possibile – vien da pensare leggendo – è proprio quella commozione, quella cruda com- passione che lo stesso romanzo genera nel lettore. Un seme di umanità? Un sentimento primario, mai compiaciuto, che rivela – nonostante l’orrore – l’amore per la Vita stessa e per questa bistrattata umanità.

“Loro nun lo sanno, a Ma’, quant’è bella la vita”. Questo seme di comunione che il romanzo pianta in noi non so cosa sia, ma probabilmente è un fiore, e non un’erbaccia.

Dal 8 al 19 febbraio
Dal martedì al venerdì h 21 – sabato h 19 – domenica h 17
LA STORIA
Uno scandalo che dura da diecimila anni
liberamente ispirato a La storia di Elsa Morante, edito in Italia da Giulio Einaudi Editore By arrangement with The Italian Literary Agency
drammaturgia Marco Archetti
regia Fausto Cabra
con Franca Penone, Alberto Onofrietti, Francesco Sferrazza Papa

produzione Centro Teatrale Bresciano, La Fabbrica dell’Attore-teatro Vascello Durata 1 h e 50’
Guarda il video promo https://www.youtube.com/watch?v=OT-F398pASE

scene e costumi Roberta Monopoli

drammaturgia del suono Mimosa Campironi

video Giulio Cavallini

regista assistente Silvia Quarantini

consulenza movimenti scenici Marco Angelilli

ideazione luci Gianluca Breda, Giacomo Brambilla

Fausto Cabra

info e biglietti

gruppi di minimo 10 persone €15 a biglietto il trascinatore deve acquistare i biglietti per tutti in un’unica soluzione tramite bonifico o recandosi in biglietteria il giorno prima della replica. Per prenotare i biglietti inviare una mail a promozioneteatrovascello@gmail.com o telefonare a 06 5881021, prezzi: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti, ridotto studenti, scuole di teatro, operatori €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it Teatro Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde

Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/Ticket/la-storia/182426