A un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, Greenpeace Italia aderisce alle diverse mobilitazioni che Europe for Peace organizza a partire da oggi fino al 26 febbraio per chiedere un immediato cessate il fuoco e l’avvio di veri negoziati di pace. Volontari e volontarie di Greenpeace parteciperanno alle molte iniziative che si terranno in tantissime città italiane per “far vincere la pace, ripristinare il diritto violato e garantire la sicurezza condivisa”


“La guerra che si combatte in Ucraina continua a mietere vittime e non sembra avere fine. Le armi hanno fallito ancora una volta, ma se in molti hanno giustamente condannato l’invasione della Russia, pochi stanno lavorando per i negoziati di pace“, dichiara Sofia Basso di Greenpeace Italia, che insiste sulla necessità di fermare l’escalation militare e arrivare al più presto a una risoluzione giusta e rapida del conflitto.

Una mappa diffusa pochi giorni fa da Greenpeace e dall’ONG ucraina EcoAction mostra come un anno di guerra abbia devastato anche l’ambiente ucraino, provocando incendi, danneggiando habitat naturali e inquinando l’acqua, l’aria e il suolo, mentre i bombardamenti dei siti industriali hanno causato ulteriori contaminazioni. 

“Di fronte a questa guerra molti Paesi, Italia inclusa, stanno aumentando le spese per le armi e i profitti dell’industria bellica, alimentando un settore che prolifera mietendo vittime sulle spalle dei più deboli. Più armi significa solo più conflitti”, aggiunge Basso. Greenpeace da tempo documenta il legame tra i conflitti e le fonti fossili: l’industria bellica e il settore oil&gas non a caso stanno accumulando profitti da record mentre cittadine e cittadini patiscono la povertà energetica e le popolazioni in guerra muoiono sotto le bombe. Per questo oggi Greenpeace lancia una petizione rivolta al governo italiano per chiedere di fermare la corsa al riarmo e investire nelle energie rinnovabili, l’unico modo per garantire un futuro verde e di pace.

Lo scorso 5 novembre Europe for Peace aveva già portato in piazza San Giovanni a Roma più di centomila persone per chiedere il cessate il fuoco immediato, un negoziato di pace e la messa al bando di tutte le armi nucleari. Le associazioni e le organizzazioni aderenti alla piattaforma scendono in piazza per esprimere solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, anche quelle lontane e dimenticate.

Di seguito riportiamo alcuni esempio di manifestazioni in programma il 26 febbraio 2023

BRESCIA

Corteo e incontro 

ore 15:30 ritrovo in Largo Formentone attorno alla bandiera della pace;

ore 16:00 Cammino di pace per le vie del centro. 

ore 17:00 Incontro “Note e parole contro la guerra”, auditorium San Barnaba in corso Magenta 44/a.

Musiche con gli Amici della musica Brescia – Decimino Breberg; Letture di Giuseppina Turra;

Interventi di Mao Valpiana e di Emilio Del Bono sindaco di Brescia.

CECINA

Manifestazione alle ore 16.00 in piazza Guerrazzi

Promosso da: Rete seminando futuro

SAN GIOVANNI IN ROTONDO

Tavola rotonda

ore 19:00 nel Salone parrocchiale Chiesa Madre – San Giovanni Rotondo 

Promosso da: Coordinamento per la Pace di San Giovanni Rotondo

SENIGALLIA

Corteo ore 17:00 partenza Piazza Saffi – Foro Annonario – Piazza Roma arrivo,

promosso da: Scuola di pace -V. Buccelletti – Senigallia, Comune di Senigallia, Rete per la pace subito Senigallia.

Sotto lo slogan “L’unica vittoria di cui abbiamo bisogno è la pace”, la marcia partirà alle ore 17 da piazza Saffi e terminerà in piazza Roma.

TARANTO

Trattativa di Pace in Piazza della Vittoria a Taranto (lato via D’Aquino) alle ore 10:00

Aderiscono alla Rete i Comitati di:

Altamura – Bari – Bisceglie – Brindisi – Corato – Foggia (Coordinamento Capitanata) – Gioia del Colle – Gravina – Lecce – Manduria – Manfredonia – Ruvo di Puglia – San Severo – Sud Salento – Taranto.

TORREMAGGIORE

Marcia Nonviolenta

(partenza da San Severo con bus di linea delle Ferrovie del Gargano per Torremaggiore alle ore 8.00)
Ore 8:45 ritrovo a Torremaggiore presso il Castello ducale; 

arrivo a San Paolo Civitate dopo circa 3 ore di cammino ed incontro alle 11,30 in Piazza Aldo Moro ORE 13,00 si prosegue la marcia alla volta di San Severo dove si arriva dopo circa 4 ore di cammino.