(Foto: nel riquadro Ana Scarinci sullo sfondo di Casa Rosada, residenza del Presidente della Repubblica argentina).

Riportiamo di seguito un articolo inviatoci da Ana Scarinci, Direttrice del programma radiofonico italiano ‘Identidad’ di Radio Fenix di Buenos Aires. La Scarinci si sofferma sul cambiamento avvenuto nelle relazioni tra i due giganti del Sudamerica: Brasile e Argentina, dopo l’elezione del nuovo Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula. Si parla addirittura della possibilità di creare una moneta unica, anche se l’obiettivo è estremamente complesso. In ogni caso l’Italia e i milioni di oriundi  italiani residenti in questi due Paesi possono dare un contributo determinante al rafforzamento dei rapporti politici, economici, culturali e sociali tra l’Europa e l’America Latina (Rainero Schembri, Coordinatore del Movimento Internazionale Tutela Sociale).    

La recente riunione del Celac (Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi) ha consacrato le lodevoli intenzioni del neopresidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, che ha onorato il vertice con la sua presenza trovando ampi consensi da parte dei rappresentanti dei Paesi presenti alla riunione.

In precedenza, il presidente brasiliano si era incontrato con le autorità argentine, compiendo un gesto inteso a di favorire il più grande partner commerciale della Regione, dopo quattro anni di relazioni tese durante il governo di Jair Bolsonaro.

Lula ha espresso tutto il suo ottimismo e il suo entusiasmo rispetto allo sforzo di stabilire alleanze collaborative tra le due nazioni, vicine e fraterne, che si sono concretizzate in accordi bilaterali.

Allo stesso modo, è riapparsa l’idea di una moneta comune parallela come strategia di integrazione che migliorerebbe le attività finanziarie. Funzionerebbe come valuta parallela al peso argentino o al real brasiliano. Si chiamerebbe ‘Sud’. Dopo un primo tentativo di creazione fallito nel 2019, Argentina e Brasile hanno iniziato ad avviare i lavori preparatori.

L’obiettivo finale dovrebbe essere la creazione di una moneta comune sudamericana da utilizzare sia per i flussi finanziari che commerciali, riducendo i costi operativi e la vulnerabilità esterna, nonché una minore dipendenza dal dollaro USA.

La proposta fu sollevata in un articolo scritto lo scorso anno da Fernando Haddad e Gabriel Galípolo, diventati rispettivamente ministro delle finanze e segretario esecutivo del ministero. In ogni caso, era già stato indicato come uno degli obiettivi di Lula durante la sua campagna elettorale.

A questo punto possiamo affermare che la prima visita di Lula a Buenos Aires, avvenuta nell’ambito del suo primo viaggio internazionale come Presidente del Brasile, ha consentito di riannodare i vecchi legami strategici tra i due paesi, finalizzati all’integrazione economica e Regionale. L’obiettivo è di dare vita a una serie di accordi congiunti, rivalutando anche il ruolo del Mercosur (il mercato comune dell’America meridionale che si affianca alla Comunità Andina, alla Comunità Caraibica e al Sistema di integrazione centroamericana). Parliamo di un accordo   entrato in crisi circa  quattro anni) ma che rimane una importante piattaforma per l’effettiva integrazione dell’America Latina nel mondo e nel quadro di una serie di obiettivi strategici di sviluppo.

E a proposito di strategie politiche ed economiche vale la pena di ricordare che recentemente l’Uruguay ha annunciato l’intenzione di negoziare un accordo commerciale indipendente con la Cina e l’Alleanza del Pacifico (un blocco composto da Cile, Perù, Colombia e Messico). Si tratta di un accordo che contradice alcune  regole del Mercosur. Ebbene, sono proprio iniziative discutibili come questa che rendono ancora più importante l’intesa raggiunta tra il Brasile e l’Argentina: due Paesi che, tra l’altro, sono fermamente intenzionati a rafforzare anche i rapporti  tra il Mercosur e l’Unione Europea.  

Ana Scarinci

Direttrice programma radiofonico italiano ‘Identidad’ di Radio Fenix di Buenos Aires