(Foto: La Boca quartiere italiano di Buenos Aires. Nel riquadro: Gabriela Malusà)

Per gli italiani residenti in Argentina è quasi un mito. Parliamo della professoressa Gabriella Malusà che sull’emittente Citrica Radio di Buenos Aires conduce il noto programma Buongiorno Italia: un appuntamento fisso per gli ascoltatori italo-argentini (ogni sabato mattina, in diretta dalle 9 alle 11, orario argentino). Nata a Buenos Aires, La Malusà è figlia di uno dei tanto espatriati istriani di Pola, costretto nel dopo guerra a cercare maggiore fortuna a Buenos Aires dove si è sposato con una figlia di Italiani.

Anche Gabriela, come milioni di italo argentini, è cresciuta nell’amore per due patrie: oltre all’Italia dei genitori, ama profondamente anche il Paese che ha accolto con grande cordialità milioni di nostri connazionali. Dopo aver imparato alla perfezione la lingua di Dante, la Malusà ha intrapreso una brillante carriera da insegnante. Tuttavia è soprattutto con il programma radiofonico in lingua italiana Buongiorno Italia che è diventata popolare. Si tratta di un programma in onda su Citrica Radio incentrato sulla realtà, la cultura e la tradizione italiana. E poi c’è anche un’ora dedicata ai Giuliani nel mondo. Oltre a questo programma, la Malusà conduce anche la trasmissione Tango y Algo Mas (in onda la domenica, sempre a partire dalle ore 9 argentine).

In questa intervista la Malusà si sofferma, tra l’altro, sulle principali richieste provenienti dagli italiani residenti in Argentina, tra cui quella di una maggiore assistenza ai nostri connazionali caduti in povertà: si tratta di uno degli obiettivi del Movimento Internazionale Tutale Sociale promosso dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) e dal giornale Punto Continenti. Ma passiamo all’intervista con la Malusà.

A vent’anni dall’approvazione in Italia della legge Tremaglia che consente agli italiani all’estero di votare per i propri candidati, che bilancio si può fare di questa iniziativa?

Ho avuto l’onore di conoscere di persona Mirko Tremaglia, prima a Buenos Aires e poi l’ho visto in Italia a Bergamo, per un Congresso Mondiale della Societa’ Dante Alighieri della quale faccio parte, visto che ho una sezione della Dante nel nostro quartiere di Avellaneda a Buenos Aires. Ricordo che lui diceva di avere recepito il grande entusiasmo degli italiani residenti in Sud America e che essi dovevano diventare protagonisti della vita politica nazionale. Condivido appieno le sue parole: siamo una grande risorsa che non può essere dimenticata. Ecco perché ritengo che la legge che porta il suo nome sia un fattore positivo per tutti. Infatti, una cosa deve essere chiara: gli italiani hanno diritto ad essere trattati allo stesso modo ovunque si trovino nel mondo.

A proposito, quali sono oggi le principali richieste della Comunità italiana in Argentina?

La comunità italiana in Argentina è la più numerosa al mondo e supera il milione di residenti. Poi ci sono diversi milioni di oriundi. Il numero di italiani è in continua crescita e ciò richiede un aumento delle risorse umane e dei consolati.

Le esigenze più pressanti riguardano la doppia cittadinanza, i passaporti, la sanita’, il lavoro, ecc.

Sono però del parere che anche per noi deve valere il concetto che i diritti vanno accompagnati dai doveri. Voglio dire, chi desidera avere la doppia cittadinanza deve anche impegnarsi ad avere un minimo di conoscenza della lingua, della storia e della geografia italiana.

Nell’ambito del sistema radiofonico e televisivo argentino ci sono degli spazi dedicati alle Comunità estere, in particolare a quella italiana?

La maggioranza dei programmi radiofonici italiani in Argentina non appartengono allo Sato, sono le cosiddette famose radio libere. Cioè, paghiamo per le ore che siamo in diretta. Un altro aspetto importante è che la maggioranza dei programmi radiofonici in Argentina non sono in lingua italiana ma in lingua spagnola: al contrario le nostre puntate di Buongiorno Italia sono integralmente in lingua italiana. Ecco perché abbiamo radioascoltatori italiani in tutto in mondo che si collegano tramite www.citricaradio.com  

Oggi si parla in Italia della necessità di elaborare un grande Progetto riguardante la Nazione italiana, che quindi comprenda sia gli italiani che vivono in Italia, sia quelli residenti all’estero. Secondo lei quali obiettivi andrebbero senz’altro inseriti in questo progetto?

Secondo me gli obiettivi debbono essere essenzialmente i seguenti:

a) fare in modo che la presenza degli italiani residenti all’estero  faccia  parte integrante della politica italiana;

b) che venga valorizzata l’attività degli italiani all’estero anche dal punto divista culturale;

c) che venga ampliata la rete diplomatica e l’assistenza ai più poveri;

d) che venga rafforzata l’assistenza legale e che si sviluppi un maggior numero di accordi di reciprocità;

e) che vengano incrementati i riconoscimenti dei titoli di studio;

f) che, finalmente, s’introduca il voto elettronico.

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Videoclip

La nuova Era Sociale (brano premiato per la sua forte carica umanitaria dal circuito delle 100 Radio Rea)