(Foto: nell’immagine grande Antonio Diomede in occasione di una manifestazione pubblica. Sotto Fabrizio Abbate).

Alla Stampa Estera di Roma il 04 maggio 2023 ore 14,30 si terrà un’importante conferenza stampa e di mobilitazione nazionale delle radio e Tv locali, promossa dalla (Radiotelevisioni Europee Associate). Di seguito riportiamo la nota di presentazione preparata da Fabrizio Abbate, responsabile dei rapporti esterni della REA.

La REA (Radiotelevisioni Europee Associate),  Il 4 maggio 2023. ha convocato la Conferenza Stampa per presentare al pubblico e alle istituzioni il Progetto Multimediale REA per il rilancio del Made in Italy della comunicazione locale in ambito mondiale con le nuove tecnologie dello streaming Radiotelevisivo con contenuti tematici di pubblica utilità.

La REA presenterà i due circuiti aggregatori: le 100 Radio Made in Italy e Le 100 TV, come motori per il rilancio della rivoluzione copernicana del digitale diversamente impiegato nei contenuti editoriali dalla tecnologia analogica e nella misurazione dell’interesse pubblico mediante innovativi metodi di rilevazione e del relativo mercato della pubblicità.

La Conferenza si terrà alla Sala della Stampa Estera di Roma il 4 maggio dalle ore 14,30 alle 17,00, via dell’Umiltà, secondo il programma, che prevede numerose relazioni.

“Le Radio Tv locali per l’innovazione tecnologia e la massima occupazione”

14.30 registrazione partecipanti

15.00 saluti:

On.le Antonello Aurigemma         Presidente Consiglio Regionale Lazio

Angelo Raffaele Margiotta           Segretario Generale Confsal

RELAZIONI

Antonio Diomede – Presidente REA :  La vertenza delle radiotvù locali

Giuseppe Sugamele – Segretario Gen.le Libersind Confsal : Il CCdL REA/LibersindConfsal delle locali in linea con l’innovazione tecnologica

Fabrizio Abbate – Rapporti Esterni REA : Informazione, pluralismo e cultura

Gabriele Betti – Operatore Telecomunicazioni : L’alternativa delle piattaforme multimediali aggregative al Digitale Radiotivù Terrestre.

Luca Borgomeo – Presidente AIART (Associazione Italiana Telespettatori) : La programmazione di qualità e gli indici di ascolto Auditel

Carlo De Masi – Presidente Adiconsum: Radio e TV aziende energivore

Enea Franza – Docente Economia e Finanza UNIPACE –ONU : Monopoli informativi e libertà economica

Fabio Duranti – Editore Radio Radio/Vice Presidente REA :   La posizione dominate e sostitutiva di Google nella editoria radiotelevisiva italiana

Rainero Schembri – Rapporti Esteri : Una forte identità nazionale non può prescindere dagli italiani all’estero – La voce degli italiani all’estero nelle radio tv locali.

La REA continua quindi nelle sue battaglie per la libertà di informazione e per il pluralismo. Sul fronte Burocratico purtroppo continuano i soliti sistemi vessatori con cui vengono privilegiati i grandi interessi e discriminati i piccoli e la cultura.

Questa idea che il Dio Denaro debba prevalere su tutto in una falsa libertà (classista) è veramente incredibile come sconcertante è la sicurezza con cui i burocrati perseguono queste linee https://www.romait.it/astrolia-e-il-mistero-delle-tre-cattedrali-un-libro-sulle-radiotelevisioni-libere-e-indipendenti.html. Purtroppo la politica si manifesta incapace in questa fase di dare una svolta positiva e quindi tutto prosegue come prima.

Così però la gente si convincerà sempre più che qualsiasi scelta non incide sul futuro.

Ma la REA non si arrende e continua a difendere il pluralismo con nuove proposte e nuove iniziative malgrado l’oligarchia imperante che certo non promette molto ascolto. Nuovo Giornale Nazionale – TV, radio e informazione, tra politica, potentati e burocrazia

La REA non si limita alle proteste pur necessarie perché le piccole emittenti sono gravate da oneri assurdi per carichi energetici e per le spese per la cosiddetta capacità trasmissiva..

L’etere, un bene pubblico, e cioè trattato a livello Iper-speculativo con costi assurdi che sono come una nuova censura che permette solo a chi ha soldi di comunicare, informare collegarsi e fare cultura.

Torniamo cioè indietro di tre secoli e mezzo a livello dei padroni delle ferriere e al cosiddetto imperialismo Borghese che trionfò alla fine dell’Ottocento e sfociò come sappiamo in una grave crisi mondiale. Astrolìa e il mistero delle tre cattedrali: un enigma avvolge il mondo della stampa – RomaIT

La REA pur paventando uno scenario di libertà, sempre più ristrette e condizionate dal capitale, fa proposte nuove per informare e formulando le proposte.

E’ stato creato il circuito 100 Radio (lo trovate sul portale REASAT.EU) con una informazione Nazionale Libera e che non segue gli interessi forti ma i temi della gente, i diritti della gente.

Si sta per varare il circuito 100 TV che vuole dare lo stesso tipo di informazione anche in video e sarà operativo ben presto.

È stata rafforzato un contenitore di raccolta per tutti le emittenti associati e di serbatoio di idee e proposte tramite una radio web che rilancia la storica RADIO ROMA sempre sul portale REASAT.EU viene lanciato un progetto di giornalismo di Strada mobilitando sia le realtà locali direttamente per cercare notizie dal territorio sia i gruppi culturali locali che elaborano le a cultura del territorio (creativa) e quindi estromessa dal mainstream in quanto non allineata. https://www.nuovogiornalenazionale.com/index.php/italia/cronaca/11249-a-che-punto-e-la-battaglia-per-la-liberta-di-informazione.html

Una componente essenziale sarà la rete di collegamenti internazionale con cui Rea International grazie a Rainero Schembri già da anni dialoga con le radio e TV estere e in particolare con le comunità italiane all’estero.

Si tratta di un vero Servizio Pubblico svolto dalle emittenti libere che però le autorità non riconoscono né finanziano preferendo dirottare i soldi ai soliti “noti” e prendendo l’AUDITEL (che misura la audience PUBBLICITARIA) come misura niente meno che della qualità dei servizi (la dove non si capisce cosa c’entri la pubblicità con la cultura). Caso mai varrebbe il principio inverso.

Va ricordato infine che la petizione su change org a favore della liberta di informazione ha gia raccolto 10mila firme ma adesso la raccolta viene trasferita direttamente sul portale reasat.eu su cui si possono trovare tutte le motivazioni di questa battaglia di liberta.