(Sullo sfondo di Caracas Antonella Pinto)

Nata a Valencia (non la città spagnola ma quella venezuelana) l’avvocata Antonella Irene Pinto è uno dei più autorevoli rappresentanti dei cinquemilioni di oriundi italiani residenti in Venezuela (la sua famiglia d’origine proviene dalla Campania e dalla Puglia). Dirigente della ‘Estro’, impresa familiare nota nel settore calzaturificio, dal 2006 la Pinto dirige l’associazione dei campani dello Stato di Carabobo (Valencia ne è il capoluogo). Nel 2010, insieme ad altri giovani, ha creato la Federazione dei giovani italo venezuelani (FEGIV) diventandone la Presidente fondatrice. Dal 2015 al 2020, è stata consigliere del Comites (il Comitato degli italiani all’estero) assumendo in seguito (nel 2021) la carica di Segretario Generale. Tra gli altri incarichi assunti dalla Pinto figurano quello di Presidente del Consiglio della Camera di Commercio venezuelana-italiana (CAVENIT) di Carabobo, e quella di Segretaria Generale del Consiglio Direttivo del Centro Sociale italo-venezuelano di Valencia.

Sul piano politico, è stata per tre volte candidata al Parlamento italiano per la Circoscrizione America del Sud nelle liste del PD: nel 2013, 2018 e 2022. Nell’ultima lezione è risultata la candidata più giovane, unica donna e una delle più votate in Sud America. Particolarmente attiva, la Pinto ha contributo direttamente a molte delle iniziative promosse dal PD in Sud America, soprattutto in Venezuela.  

E’ notorio che il Venezuela sta attraversando un momento difficile sul piano economico. Come si trova la maggioranza degli italiani sul posto?

Il Venezuela non solo attraversa un momento difficile sul piano economico, ma anche sociale e sanitario. Sono molti gli italiani che hanno bisogno di essere assistiti. La crisi sociale del Venezuela ogni anno si fa piú grande con la conseguenza che anche connazionali di classe media abbiano problemi addirittura per mangiare, per acquistare medicine o fare un semplice intervento medico. Il disagio maggiore s’avverte soprattutto nell’interiore del Paese.

In passato si era parlato di costruire un ospedale italiano in Venezuela, ma poi non si è fatto più niente. Cosa gli italiani e il governo italiano potrebbero fare di concreto per gli italiani in Venezuela?

Si, l’attuale Ambasciatore appena arrivato in Venezuela, insieme ad un gruppo d’imprenditori e medici, ha elaborato un Progetto di Ospedale Italiano in Venezuela. In pratica una fondazione che doveva assistere a tanti connazionali in difficoltà ma doveva anche essere una referenza di supporto per la comunità italiana generale. Un progetto ambizioso ma importante e di livello. Sono andati avanti e hanno costituito la Fondazione Ospedale Italiano in Venezuela con l’appoggio di imprenditori italo-venezuelani ma senza un’ erogazione da parte del governo italiano. Poco prima che iniziassero i lavori, il Presidente della Fondazione ha bloccato tutto per mancanza dei mezzi necessari. Inoltre, l’Ambasciata si è resa conto che lo statuto e la documentazione relativa alla rendicontazione non andava bene. Da quel momento è tutto fermo. Siamo in attesa di un intervento  dell’Ambasciata e la creazione di un Consiglio direttivo in grado di attivare la ripresa del Progetto decisamente utile per tanti connazionali. Indipendentemente da questa iniziativa, il Consolato riceve dei sussidi per aiutare i più bisognosi, cosa che ha fatto per circa 5 anni lo ha fatto anche se in questo momento tutto è fermo per mancanza di fondi. Speriamo che quanto prima arrivino nuovi contributi in modo da poter continuare ad aiutare i più bisognosi che non sono pochi.

Esiste un programma radiofonico o televisivo in Venezuela interessato a stabilire rapporti di collaborazione e scambio di notizie da e verso l’Italia?

Certo, sia la radio o la Tv in Venezuela hanno dei programmi dedicati alla comunità italiana che vengono portati avanti da Italiani esperti sull’area e che sono sicura che saranno lieti di creare un rapporto e collaborazioni più vicini con l’Italia e anche con gli Italiani nel mondo.

Lei, sul piano personale, come vede i rapporti politici, economici e culturali tra l’Italia e il Venezuela?

Da sempre esiste un buon rapporto sia politico, che economico e culturale tra l’Italia ed il Venezuela. Questi ultimi anni con la crisi sociale, economica e sanitaria esistente in Venezuela rafforzare i legami tra i due paesi appare ancora più importante, tanto più che il Venezuela è il terzo paese in Sudamerica per presenza di italiani. Quindi ci sono mille motivi  per rafforzare i legami tra i due paesi. Fin ad ora i politici italiani hanno cercato di intervenire solo sul piano macro economico. Eppure, occorre anche prospettare delle soluzioni ai tanti problemi specifici e individuali vissuti dai tantissimi italiani residenti in Venezuela.

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Videoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA (con sotto intitolazione in spagnolo)