Nella splendida Abazzia di San Michele, risalente al X secolo e che domina la cima del Monte Pirchiriano (all’imbocco della Valle di Susa in Piemonte) il 17 giugno del 2023 alle ore 20,30, andrà in scana in prima mondiale la sinfonia del grande compositore contemporaneo brasiliano Lucio Costantinni.  

Nato in Brasile a Mauá nello Stato di San Paulo, località facente parte integrante  della megalopoli di San Paolo (dove vive la più grande comunità di italiani e oriundi italiani nel Mondo), Costantinni ha iniziato la sua carriera da musicista praticamente all’età di 9 anni.

Considerato un ‘bambino prodigio’ ha fatto le sue prima esperienze artistiche come mandolinista nei più celebri locali di San Paolo (Brasile), insieme a  musicisti anziani di ‘choro’ che, tradotto letteralmente, significa ‘lamento’ e rappresenta una particolare caratteristica della musica strumentale brasiliana.

In seguito farà parte di due importanti gruppi musicali di San Paolo:  “Roda do Isaias” e “Roda de Choro da Contemporanea”.

All’età di 11 anni un direttore d’orchestra della città lo prende sotto la sua ala e per 5 anni gli insegna teoria musicale, scrittura per orchestra e direzione d’orchestra. Risultato: Costantini risulta vincitore per due anni consecutivi (2001 e 2002) del concorso “Mapa Cultural Paulista”.

Passano solo cinque anni ed ecco che nel 2007 Costantinni crea l’Orchestra “Brasil Villa-Lobos” nel teatro “CEU São Rafael” della favela di San Rafael (SP): si è trattato di un importante progetto culturale volto all’integrazione dei ragazzi che spesso non hanno accesso alla cultura a causa della situazione di degrado sociale in cui si trovano. Sempre nel 2007 conclude gli studi musicali presso l’Università “ULM Tom Jobim” di San Paolo laureandosi in mandolino.

Nel 2014 Costantinni decide di trasferirsi a Torino per lavorare come strumentista e arrangiatore con musicisti e direttori del Teatro Regio di Torino, nonché della Scala di Milano, dove segue un corso per perfezionare le sue conoscenze in ambito operistico. Ed è proprio  a Torino che ambienta la sua prima opera lirica: “Nietzsche a Torino”.

Nel Novembre del 2023 Costantinni viene selezionato insieme ad altri 5 compositori internazionali per comporre una sinfonia dedicata alla Sacra di San Michele, santuario simbolo della Val di Susa e del Piemonte. La Sinfonia verrà suonata da un’Orchestra Sinfonica dentro la stessa Sacra. Si tratta di una prima mondiale alla quale parteciperà il soprano Eri Suzuky insieme al coro sinfonico Reine Stimme e Giannandrea Agnoletto al pianoforte. Il tutto sotto la direzione di Sonia Franzese. Per maggiori informazioni consultare il sito www.sacradisanmichele.com

Maestro, chi è stata in gioventù la persona che maggiormente l’ha influenzata artisticamente?

Io ero il pupillo del maestro Mario Fuzzo: è lui che mi ha fatto imparare a scrivere la musica, cosa non ho mai smesso di fare. Ormai il numero di mie composizioni e arrangiamenti è così grande che mia madre, in Brasile, ha una stanza dedicata solo agli spartiti.

Come è nata l’iniziativa riguardante La Sacra di San Michele?

Sono stato selezionato per partecipare al progetto “Suoni dei laghi di Piemonte” dell’ Accademia della Voce del Piemonte, attraverso la maestra Sonia Franzese e il presidente dell’Accademia, Armando Caruso. Il progetto consiste nell’invitare un compositore residente in Europa, per una settimana a vivere in un posto importante del Piemonte e a scrivere una sinfonia dedicata a quella località. A me è stata assegnata la splendida Sacra di San Michele, dove sono andato a vivere nel febbraio di quest’anno e dove ho scritto la sinfonia.

Ci parli del suo trasferimento in Italia

All’età di 37 anni sono venuto a Torino per motivi familiari. Premetto che 10 anni fa avevo iniziato a suonare sulle navi da crociera della MSC e lì ho conosciuto la mamma della mia prima figlia che è torinese. Comunque, ci tengo a ricordare che nel prossimo anno spero di portare a termine il progetto professionale più importante della mia vita. Cioè, mandare in scena proprio nel mio Brasile a San Paolo, la mia prima Opera lirica scritta qui a Torino durante il periodo della pandemia. L’opera si chiama “Nietzsche a Torino” e parla della vita del grande filosofo nel periodo in cui lui ha vissuto in questa città.

Ho avuto il privilegio di finire l’opera proprio nella stanza in cui il filosofo dormiva in via Carlo Alberto. Il libretto dell’opera è stato pubblicato dalla casa editrice “Booksprint edizioni” e si trova sul sito della Feltrinelli.

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Videoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA (con sotto intitolazione in inglese)