(Foto: Valparaiso – Cile) –

Notiziario del 1 luglio 2023.

CILE. L’opinione di Fabio Porta in merito alla Conferenza mondiale sulla fame nel Mondo.

A Valparaíso in Cile si è svolta la seconda Conferenza internazionale sulla fame del Mondo alla quale ha partecipato il parlamentare italiano Fabio Porta, eletto nella Circoscrizione America del Sud. L’iniziativa è stata promossa dalla FAO, l’Agenzia dell’ONU che si occupa di questo grave problema e che ha la sua sede principale a Roma. A Rea International Porta ha dichiarato che i 200 parlamentari convenuti da tutto il mondo si sono impegnati formalmente a premere sui propri governi per attivare una serie di iniziative concordate e finalizzate a modificare radicalmente questa situazione su scala planetaria.

ARGENTINA. Gabriela Malusà rivela che il Maresciallo Tito, Presidente dell’Ex Iugoslavia, ha vissuto per un certo periodo a La Plata.

Gabriela Malusà, direttrice del programma italiano radiofonico Buongiorno Italia di radio Citrica di Buenos Aires, ha dichiarato che in Argentina circola una storia misteriosa legata alla presenza nel Paese del maresciallo Josip Broz Tito verso la fine degli anni venti. Di temperamento molto introverso, il Presidente dell’ex Iugoslavia, oltre a lavorare come elettricista sarebbe stato  un grande tifoso dell’Estudiantes de La Plata, squadra di calcio che indossava una maglietta con gli stessi colori della sua squadra di Belgrado, oggi chiamata Stella Rossa. Un amore rimasto per tutta la vita. Questo spiegherebbe perché nel 1968, quando la squadra argentina vinse la coppa intercontinentale di club con il Manchester, Tito volle assolutamente congratulare di persona i calciatori argentini.

ITALIA. In Piemonte la prima mondiale della sinfonia del compositore brasiliano Lucio Costantinni.

Nella splendida Abazia di San Michele, risalente al X secolo e che domina la cima del Monte Pirchiriano (all’imbocco della Valle di Susa in Piemonte) il 17 giugno del 2023 è andato in scena in prima mondiale la sinfonia del compositore contemporaneo brasiliano Lucio Costantinni. Insieme all’autore si sono esibiti il soprano Eri Suzuky, il coro sinfonico Reine Stimme e, al pianoforte,  Giannandrea Agnoletto. Il tutto sotto la direzione di Sonia Franzese.

Nato in Brasile a Mauá nello Stato di San Paulo, dove vive la più grande comunità di italiani e oriundi italiani nel mondo, Costantinni ha iniziato la sua carriera da musicista in giovanissima età. In Italia dal 2014, Costantinni abita a Torino. Recentemente è stato, appunto, selezionato a comporre una sinfonia dedicata alla splendida Sacra di San Michele.

VENEZUELA. Orlando Santoro parla della difficile situazione economica vissuta dagli italiani in Venezuela.

Consigliere del Comites di Caracas (il Comitato degli italiani) e responsabile del programma radiofonico italiano TODA ITALIA, Orlando Santoro ha dichiarato a REA International: “Certamente la situazione in Venezuela è molto complessa ed è così da diversi anni, sia economicamente che socialmente. I connazionali italo-venezuelani affrontano situazioni molto difficili. Non è giusto che gli italiani che hanno contribuito così tanto a questo Paese, con società immobiliari, con industrie, con il commercio e i servizi, ora debbano soffrire un’autentica battuta d’arresto. Abbiamo bisogno di cibo, medicine, assistenza legale, ecc. Sono tanti gli iscritti nelle liste degli assistiti, cioè,  di cittadini crollati nell’impossibilità di ricevere assistenza dal Governo italiano”. Per Santoro sarebbe, poi, “importante far approvare una legge che revochi l’impossibilità per gli italiani che hanno rinunciato alla cittadinanza di riaverla per loro e per i propri figli, vista la situazione estremamente difficile in cui si trovano”.

Aiuto agli italiani all’estero. Commento di Rainero Schembri

Ogni volta che in Italia si valuta l’opportunità di dare un sostegno concreto agli italiani in difficoltà all’estero (come è il caso in questo momento degli italiani in Venezuela) qualcuno subito storce il naso.È vero che non mancano esempi di aiuti che si sono rivelati oscuri e fallimentari, come è stato, ad esempio, il progetto di costruzione di un ospedale italiano a Caracas. Ma questo non giustifica ricorrenti affermazioni tipo: l’Italia ha già troppi guai economici per pensare anche agli italiani all’estero che, tra l’altro, non pagano le tasse in Italia e quindi non possono usufruire di servizi spesso costosi. A questo ragionamento si può obiettare: primo, gli italiani all’estero fanno parte integrante della Nazione italiana e quindi hanno tutto il diritto ad essere tutelati; secondo, le famiglie di questi italiani attraverso le loro ingenti rimesse dall’estero hanno contribuito nel dopoguerra in maniera determinante al miracolo economico italiano.

Ma poi c’ un’altra argomentazione: le iniziative umanitarie rimangono sempre una carta vincente per la nostra politica estera. Anche piccoli gesti possono servire a migliorare i rapporti con i governi e le popolazioni locali; ad accrescere il prestigio dell’Italia; a rafforzare le alleanze internazionali e, in definitiva, a far lavorare anche piccole e medie aziende italiane all’estero.

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