(Foto: da sinistra Piero de Masi, Tomaso Vergottini,e Emilio Barbarani e Augusto Pinochet) –

CILE. Quando 3 diplomatici italiani si opposero a Pinochet

Diciamo 11 settembre e viene subito in mente il crollo delle  torri gemelle a New York nel 2001 e la morte di oltre 2.700 persone per mano del gruppo terroristico Al Qaida. Eppure, c’è anche un altro 11 settembre che non andrebbe mai dimenticato. Parliamo del colpo di Stato attuato in Cile dal generale Augusto Pinochet nel 1973: un golpe responsabile di oltre 130mila arresti e più di 3mila sparizioni.

Quello che pochi sanno è che contro questa follia si sono opposti tre diplomatici italiani: Piero De Masi, Tommaso Vergottini ed Emilio Barbarani. Mettendo a rischio la loro stessa vita, sono riusciti a salvare circa 750 oppositori al regime. Oltre ad aver aperto le porte della nostra Ambasciata hanno consentito a piccoli gruppi di 40 persone, scortate da altri Ambasciatori europei, di volare verso la libertà.

ITALIANI ALL’ESTERO. Gli italiani nel mondo non sono un optional.

Nello storico quartiere del Testaccio a Roma, fino al termine dell’estate si riuniscono intorno a piccoli tavoli distribuiti su una grande piazza, gruppi di politici, economisti, sindacalisti, professionisti e giornalisti per confrontarsi liberamente e senza alcun vincolo su vari problemi contingenti. Su iniziativa di Fabio Porta, deputato eletto nella Circoscrizione America Meridionale, si è parlato per due giorni dell’assoluta necessità di valorizzare la presenza italiana fuori di confini nazionali, nonché di potenziare la nostra rete consolare e le nostre rappresentanze all’estero. Per la cronaca: recentemente è stato aperto un ufficio consolare a Florianòpolis in Brasile dove vive una grande comunità italiana.

ROMA L’Italia promuove la moda ecosostenibile latinoamericana

L’Organizzazione Internazionale Italo Latino Americana IILA, diretta dal Segretario Generale Antonella Cavallari, ha organizzato a Roma una sfilata di moda italo latino americana. Insieme all’Italia hanno partecipato stiliste di tre Paesi: Cuba, Perù e Paraguay. La manifestazione, che ha riscosso un grande successo di pubblico è stata realizzata in collaborazione con Confartigianato Impresa e con l’Accademia Italo latinoamericana della Moda. Per Esperanza Anzola, esperta di Cooperazione internazionale, l’evento oltre a promuovere i giovani talenti e a valorizzare la moda sostenibile, offre anche delle concrete possibilità alle lavoratrici latinoamericane di inserirsi nel difficile ma affascinante mondo della moda.

POLITICHE SOCIALI IN BRASILE. Buna Augusto sul Governo Lula. 

Come vanno le politiche sociali in Brasile dopo che il Presidente Lula Da Silva è entrato in carica per la terza volta nel gennaio del 2023? Secondo Bruna Augusto, la Italo-brasiliana che insieme Marcus Brancaglione porta avanti a Quatinga Velho, piccola località vicino San Paolo, un progetto di Reddito di base Universale la situazione sta migliorando. “Secondo dati ufficiali”, ha dichiarato a REA International la Augusto, “nel periodo che va da marzo a giugno di quest’anno, 18 milioni di persone sono uscite dalla povertà. Per raggiungere questo risultato è bastato fare ricorso a semplici provvedimenti come l’erogazione dei contributi per i bambini fino a 6 anni e per le donne incinte. In altri termini”, ha concluso la Augusto, “possiamo dire che l’orientamento al ribasso degli ultimi anni mostra una chiara inversione di tendenza”.

Commento di Rainero Schembri sull’indipendenza brasiliana

II 7 settembre il Brasile, quinto Paese più grande del mondo con oltre 200 milioni di abitanti, festeggia la  sua indipendenza avvenuta nel 1822. Questo gigante che vanta 8,5milioni di km², non è stato scoperto e colonizzato dagli spagnoli ma dal Portogallo e questo spiega perché solo da queste parti si parli il portoghese.

La storia del Brasile è strettamente intrecciata con l’Italia. Qui, nel dopoguerra, sono arrivati milioni di emigranti italiani che, con le loro rimesse, hanno contribuito in maniera determinante al boom economico italiano degli anni sessanta. Si calcola che in Brasile oggi vivano circa trenta milioni di oriundi italiani fino alla quarta generazione. Ci sono più italiani nella ricchissima San Paolo che a Roma. Attualmente il Brasile è uno dei Paesi guida dei Brics che stanno tentando di alterare la Geopolitica mondiale. Avere ottimi rapporti con la modernissima Capitale Brasilia è nell’assoluto interesse dell’Italia, come lo è l’intera America Latina, un Continente inspiegabilmente trascurato per troppi anni dal punto di vista politico.

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ideoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA (con sotto intitolazione in inglese)