(Foto: Patrizia Cerroni e la copertina del suo libro)

Patrizia Cerroni, danzatrice e coreografa, nota a livello internazionale, ha deciso di raccontarsi nel libro autobiografico ‘Danzo Nuda come la verità’, edito da De Luca Editori d’Arte e che verrà presentato in tre località: a Roma, il 25 novembre a Spazio Sette (via dei Barbieri 7) alle 18 e 30; a Catania, domenica 3 dicembre alle ore 19 presso la Legatoria Prampolini (via V. Emanuele 333); a Cagliari, 14 dicembre ore 17,30 presso la Soprintendenza archivistica della Sardegna (in via Marche 17).  Si tratta, indubbiamente di un’artista originale che ha approfondito il senso dell’arte e della danza in particolare fuori dai confini italiani e occidentali, maturando una lunga esperienza in India. Per approfondire questo originale impegno lavorativo abbiamo chiesto alla Cerroni di preparare per Punto Continenti una sua riflessione sull’argomento che volentieri pubblichiamo di seguito.

Riflessione di Patrizia Cerroni

Amo l’India, la sua cultura, la sua spiritualità, la sua umanità.

Mi riconosco e mi arricchisco di questi suoi valori, che in due semplici parole sono: rispetto e amore.

Oriente e Occidente, opposti che si stanno riunendo nonostante quest’epoca di contrasti e conflitti esasperati che sembrano irreparabili.

È  proprio dall’Est, dove nasce il sole,  che secondo me può arrivare la salvezza del mondo attraverso il risveglio di questi valori che la cultura orientale ha comunque salvaguardato.

La danza e la musica anche possiedono e salvaguardano l’essenza di questi valori esaltandoli, sublimandoli nella bellezza del mistero dell’anima espresso attraverso l’arte.

La danza contemporanea occidentale è dinamica: quel che conta è il movimento non la posizione di partenza e d’arrivo.

Lo spazio è importante alla pari col tempo. In comune con la danza indiana: l’ interiorizzazione e l’utilizzo della gestualità.

Si supera in questo modo l’attitudine  estetizzante propria della bellezza esteriore del corpo nelle sue posizioni scultoree, fisse, propria del balletto classico occidentale.

Nei vari stili di danza indiana il comune denominatore è il corpo che gioca ritmicamente con i vari segmenti del corpo, incluso la mimica facciale, ma non scorre nello spazio come l’acqua del fiume. Certamente il ritmo ha un ruolo prioritario, utilizzato all’interno del movimento del corpo piuttosto che fluidamente nello spazio.

Le tablas indiane, strumento a percussione, infatti sono fondamentali sia nella musica che nella danza indiana.

La musica dell’India alla pari della musica jazz è dinamicamente simili alla danza contemporanea occidentale che scorre sia nel tempo che nello spazio come l’acqua verso il suo oceano nell’infinito e nel distacco per rivelare, portare in superficie il sentimento profondo, il rasa, che sono il senso stesso della vita su questo nostro pianeta. Amore. Love.

Breve nota biografica

Nel 1974 Patrizia Cerroni ha fondato a Roma la Compagnia di Danza Contemporanea “Patrizia Cerroni & I Danzatori Scalzi”. Nel corso degli anni ha formato oltre 300 danzatori professionisti e 20 coreografi italiani. Oltre alla Targa Chandigarh dal Governo Indiano e la Targa d’Argento dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, la Cerroni vanta numerosi premi internazionali. Inoltre, la carriera della Cerroni si è arricchita dall’allestimento di numerosi spettacoli, tournée in Europa e all’estero, presenze in vari e prestigiosi teatri degli Stati Uniti, Germania, Messico e altri Paesi. A seguito della sua esperienza ha approfondito diversi stili di Yoga applicandoli al linguaggio della danza.