Il Teatro Vascello di Roma propone una trilogia elaborata da Antonio Rezza e Flavia Mastella: AMISTADE, FOTOFINISH e HYBRIS. Il Teatro ha sede a Roma in Via Giacinto Carini 78 (Cap 00152 Monteverde Roma Tel. 06 5881021 – 06 5898031. Di seguito una breve descrizione dei tre lavori

12 – 17 dicembre AMISTADE

è una storia a due voci, quella di Fabrizio De André registrata durante i concerti e quella di Antonio Rezza live. Tutto si svolge nell’habitat materico – visuale di Flavia Mastrella potenziato da frammenti di videoproiezioni e video mapping. Insieme a Antonio Rezza in scena c’è Ivan Bellavista. La voce e il movimento si alternano, gli editti di Fabrizio De André, parole del passato, si uniscono alla voce di Antonio Rezza creando una vicenda in continuità con il nostro presente fatto di abusi e veicolazioni di massa straordinariamente efficaci.

19 – 31 dicembre FOTOFINISH

È la storia di un uomo che si fotografa per sentirsi meno solo.

Apre così uno studio dove si immortala fingendosi ora cliente ora fotografo esperto.

E grazie alla moltiplicazione della sua immagine arriva a credersi un politico che parla alla folla. Una folla che non c’è. Ma che lo galvanizza come tutte le cose che non avremo mai.

Tra un comizio e l’altro arriva a proclamarsi costruttore di ospedali ambulanti che si spostano direttamente nelle case dei malati.

E all’interno di questi ospedali c’è sempre lui: sotto le vesti del primario, sotto quelle del degente e sotto quelle delle suore cappellone che sostituiscono la medicina con gli strumenti della fede.

Ben presto, grazie all’inflazione della sua immagine, è convinto di non essere più solo.

E continua nelle sue scorribande politiche delegando sé stesso alla cultura per costruire impossibili cinema dove l’erotismo differisce dalla pornografia solo per qualche traccia labile di dialogo. E ipotizza incendi e sciagure, ipotizza uscite di sicurezza per portare in salvo lo spettatore medio che lui stesso rappresenta.

Di tanto in tanto torna dal fotografo che è per costringersi a scattarsi nuove foto. E impazzisce a poco a poco. Ma mai completamente.

3-14 gennaio 2024 HYBRIS

Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? La porta…perché solo così ci si allontana. Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore. La porta ha perso la stanza e il suo significato, apre sul nulla e chiude sul nulla. Divide quello che non c’è… intorno un ambiente asettico fatto di bagliori. L’essere è prigioniero del corpo, fascinato dall’onnipotenza della sua immagine trasforma il suo aspetto per raggiungere la bellezza immobile e silente che tanto gli è cara. Le gabbie naturali imposte dal mondo legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata; ai bambolotti queste cose sembrano inutili sofferenze, antiche volgarità.

La porta attraversata dal corpo, che è di cervello e profondamente pigro, si trasforma in un portale nel vuoto; al bordo del precipizio si può immaginare un mondo alternativo ma il bambolotto si lascia abitare da chiunque, di ognuno prende un pezzo, uno spunto, sicuro e consapevole di dare una direzione sua alle cose. La spina dorsale si allunga e si anima: finalmente si divide.

Info e prenotazioni promozioneteatrovascello@gmail.com – telefono 06 5881021 È possibile acquistare i biglietti, abbonamenti e card telefonicamente 065881021 con carta di credito e bancomat abilitati,

acquista direttamente alla biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ 

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