Aquincum 2

 

 

 

 

 

 

Con Aquincum (foto) il Presidente dell’Istituto Mercati Internazionali, Maurizio Miranda (riquadro), inizia per Punto Continenti il racconto di un viaggio virtuale tra le Città di età romana. L’iniziativa rientra nelle celebrazioni del secondo millennio dalla scomparsa  di Augusto (14 d.C.), fondatore dell’Impero.

 

Ogni anno circa cinque milioni di persone provenienti da tutto il mondo visitano la splendida e romantica Budapest, capitale dell’Ungheria. Purtroppo, pochi sanno che nella periferia (zona di Obuda)  di questa millenaria città si trova uno dei più suggestivi siti archeologici di epoca romana. Parliamo della fortezza militare di Aquincum, risalente al primo secolo dopo Cristo. Su questa scarsa conoscenza non c’è, però, molto da meravigliarsi: nonostante rappresenti uno dei più grandi siti archeologici ungheresi praticamente nei vari depliant turistici, nelle guide e nei filmati promozionali quasi non se ne trova traccia. Mancano opuscoli e nessuna indicazione alla stazione dei treni per raggiungere il museo. Tuttavia, come italiani, non possiamo lamentarci troppo: qualcosa del genere avviene anche a Roma, per esempio, con Ostia Antica (in questo caso il secondo sito archeologico del mondo dopo Pompei). Anche a tale riguardo la promozione a livello nazionale e internazionale lascia molto a desiderare.

 

Ma torniamo ad Aquincum. Gli scavi archeologici sono iniziati intorno al 1880.  La fortezza militare oggi visitabile rappresenta, comunque, solo un quarto di quella che è stata la città romana, originariamente occupata dai Celti. Possiamo, inoltre, dire che quest’antica presenza romana era dovuta essenzialmente per due motivi: la prima è che i discendenti di Augusto hanno voluto  sfruttare, con largo anticipo sui milioni di turisti odierni, le 123 sorgenti termali che si trovano nell’area. Poi c’era la posizione strategica occupata da Aquincum, lungo le rotte tra occidente e oriente. Posizione che, in passato, ha alimentato numerose invasioni e guerre.

 

A volere la città di Acquincum è stato l’Imperatore Adriano nel II sec. d.C. La città era dotata di due anfiteatri (il principale con un’arena forse più grande di quella del Colosseo di Roma), di un acquedotto a tre piani, di piscine con acqua calda e fredda, di numerosi edifici pubblici e privati, di un tempio dedicato al Dio Mitra. Inoltre c’era il forum, i tribunali e un’eccellente  rete fognaria. Da non perdere nel corso della visita il Museo di Aquincum localizzato all’interno della fortezza militare, ricca di oltre un milione di reperti autentici dell’antica città romana (incluso un rarissimo organo ad acqua ricostruito).

 

In sostanza Acquincum, capitale della Pannonia inferiore, non è stata una città qualsiasi ma un luogo di prim’ordine con  acqua corrente ovunque, finestre invetriate e molte case dotate di  bagno con addirittura lo sciacquone. In queste ‘eccellenti’ condizioni Aquincum è stata per molti secoli un’importantissima base: in pratica fino al 376 quando sotto l’Imperatore Valentiniano l’abitato civile è stato saccheggoato dai Vandali. La fine di Acquincum porta comunque la data del 409 quando cadde sotto i colpi degli Unni e di Attila, che riuscirà ad occupare l’intera Pannonia nel 433.

 

NOTE

Istituto Mercati Internazionali (IMI), con sede a Roma, è un’Associazione senza finalità di lucro incentrata sullo studio dei rapporti culturali, economici, archeologici, turistici e sociali che legano ancora oggi i Paesi che hanno fatto parte del mondo romano. Nell’ambito delle sue attività l’IMI organizza convegni, dibattiti, mostre, filmati, viaggi culturali, studi e pubblicazioni. Molti dei documenti, foto e filmati raggruppati negli archivi dell’IMI sono frutto di donazioni dei propri associati. Per maggiori informazioni: Tel. 3393479223 – Fax. 065744836; istitutomercatiinter@libero.it

Filmato su Aquincum – cliccare su www.puntocontinenti.it , rubrica Video News (in alto a destra). Poi cliccare su Video Città di età romana, in particolare su SITI ROMANI-MONDO.

 

Suggerimenti da e per gli associati IMI.

Notizie utili. Dal centro di Budapest si può arrivare ad Aquincum con gli autobus (34, 42 e 106) o prendere la metro verde da Piazza Batthyany. Ricordarsi che il lunedì è il giorno di chiusura del museo, che è  aperto dal mese di maggio a ottobre dalle ore 9,00 alle 17,00, mentre l’esposizione è aperta dalle ore 10,00 alle ore 17,00. Dal 1 maggio al 30 settembre è aperto dalle ore 10,00 alle ore 18,00, mentre per l’esposizione interna e gli scavi gli orari sono dalle ore 10,00 alle ore 18,00.

Alberghi. Dagli associati IMI sono pervenute ottime referenze su questi due alberghi:

Hotel Viktoria Superior (3 stelle), costo circa 40 euro, molto vicino al raccordo anulare. www.booking.com/hotel-budapest

Park Inn By Radisson (4 stelle), costo circa 50 euro, inaugurato nel 2012. www.parkinn.com/hotel-budapest